Sostenibilità ambientale: Piemonte, Bando transazionale per la mobilità

di Redazione 2

Scadono il 31 marzo prossimo i termini, nella Regione Piemonte, per ottenere agevolazioni finalizzate a portare avanti progetti per lo sviluppo dell’elettromobilità. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel far presente come il Bando miri a fare in modo che, a valere sui prossimi anni, in materia di sostenibilità si possa dare avvio ad una nuova era della mobilità.

Il Bando è transazionale in quanto le grandi imprese, i centri di ricerca, ma anche le piccole e medie imprese, ai fini dell’ottenimento delle agevolazioni, dovranno formare dei consorzi con dei partner di Paesi esteri che partecipano a “Electromobility”, ovverosia quelli dell’Andalusia, in Spagna, della Francia, della Regione Fiandre, in Belgio, della Germania, della Turchia, dell’Austria, della Polonia, dell’Olanda, della Finlandia, della Svezia, della Danimarca e della Norvegia.

Il Bando, che ha una dotazione finanziaria complessiva pari ad un milione di euro, mira quindi ad attivare la ricerca comune tra gli Stati membri dell’Unione Europea al fine di portare avanti, nell’ambito della elettromobilità, progetti comuni per lo sviluppo sperimentale e per la ricerca industriale.

Al riguardo l’Amministrazione regionale fa presente come l’Europa stia portando avanti rilevanti investimenti per portare avanti azioni di sviluppo e di ricerca sui veicoli elettrici al fine di promuovere la sostenibilità ambientale e, quindi, abbattere le emissioni di CO2.

I progetti di ricerca che i consorzi dovranno presentare, ai fini dell’ottenimento dell’agevolazione, entro i termini sopra indicati, dovranno far riferimento alla diffusione ed al potenziamento dei sistemi di trasporto; oppure ai motori a idrogeno o ibridi; oppure ancora allo sviluppo dell’energia elettrica sui veicoli. A fronte di una quota di progetto dell‘impresa piemontese pari ad almeno il 20%, il progetto stesso nel suo complesso deve avere una dimensione non inferiore ai 500 mila euro;  la dimensione minima a capo dell’impresa piemontese non deve inoltre essere inferiore ai 150 mila euro.

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