Investire nella Green economy e sull’ecologia porta i suoi risultati e permette di uscire dalla crisi finanziaria. Parola del governo irlandese che puntando sull’uso delle fonti energetiche alternative, sula raccolta differenziata dei rifiuti e tassando fortemente l’uso dei combustibili fossili non solo è divenuto il Paese più green al mondo, ma il suo PIL è in crescita del 2%.
Le energie rinnovabili e il fabbisogno energetico nel rapporto di Greenpeace
Sarebbe possibile per il nostro Pianeta soddisfare in maniera completa il proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili? La risposta a questa domanda non è solo affermativa ma anche conveniente e,
Come riportavamo qualche giorno fa,
I politici italiani sono fossili. E non solo dal punto di vista anagrafico. Sono anche “amici” dei fossili, come ha denunciato oggi Greenpeace che ha tappezzato la Capitale di manifesti per invitare gli italiani a firmare una petizione da destinare al futuro Premier per dire no all’inquinamento da petrolio e carbone per l’Italia. I
Ormai le riserve di petrolio e gas facilmente raggiungibili sono quasi esaurite, e allora bisogna trovare nuovi lidi da cui ricavarle. Tra questi ce n’è uno pressoché incontaminato, ma lo sarà ancora per poco: la Groenlandia. Purtroppo in questo periodo di sfruttamento di ogni minima risorsa, gli occhi bramosi dei Paesi europei si sono puntati verso uno degli ecosistemi più fragili del mondo.
Sappiamo che, almeno per i prossimi cento anni e oltre, dire addio ai combustibili fossili sarà impossibile. Il nostro sogno è che il carbone, il fossile più inquinante che esista, venga sostituito dalle rinnovabili, ma siccome appunto si tratta di un’utopia, forse saremmo più realisti se pensassimo che fosse sostituito dal “meno peggio”, cioè da un altro combustibile fossile meno inquinante. L’identikit perfetto corrisponde al gas naturale, come dimostra un recente studio pubblicato su Geochemistry Geophysics Geosystems.
Tutti sorridenti alla fine della tre giorni di Rio i capi di Stato e di Governo ed i loro rappresentanti riunitisi per il meeting di Rio+20. Ovviamente si tratta di sorrisi di facciata visto che più che per la soddisfazione di aver trovato l’accordo, la loro felicità sembrava dovuta al fatto che finalmente questa “seccatura” del vertice ambientale era finita. E’ andato tutto secondo i piani, con un
