Energie rinnovabili

Energie rinnovabili

Le energie rinnovabili includono qualsiasi forma di energia che, per definizione, è potenzialmente infinita. Si distinguono dalle energie provenienti dai combustibili fossili in quanto questi ultimi sono presenti in quantità limitata sulla Terra e si sa che prima o poi termineranno, mentre le energie rinnovabili sono potenzialmente illimitate, a meno che non si voglia considerare ad esempio il momento in cui il sole si spegnerà. Ma in quel momento non sarà possibile nemmeno la vita sulla Terra, e dunque non è contemplabile nella quantità di energia a disposizione.

Le forme principali di energia rinnovabile sono l’energia del sole (o energia solare), l’energia del vento (eolica), il calore della Terra (geotermia), il movimento delle onde e delle maree, la potenza dell’acqua (energia idroelettrica) e la biomassa.

Energia: i finanziamenti pubblici ai combustibili fossili sono 12 volte maggiori delle rinnovabili

Sembra mettere tutti d’accordo la linea politica di finanziare maggiormente il comparto delle rinnovabili, a dispetto di quello dei combustibili fossili. Almeno in linea teorica. La riforma energetica globale, dopo che gli Stati Uniti l’hanno bocciata sul loro territorio, rischia di subire una pesante sconfitta anche nel resto del mondo.

Per rilanciare il settore, come per ogni ramo dell’industria, sono vitali sovvenzioni e contributi per le aziende. Il problema è che, come spiega una nuova relazione della USC Marshall School of Business, il comparto dei combustibili fossili, in tutto il mondo, riceve ben 12 volte l’ammontare delle sovvenzioni destinate all’energia pulita.

La Danimarca non userà più combustibili fossili

La Danimarca potrebbe essere il primo Stato dell’Unione europea ad abbandonare l’uso dei combustibili fossili per la produzione di energia. A dirlo è un rapporto dell’agenzia governativa danese. Molto entusiasta, il primo ministro Lars Rasmussen, ha annunciato questa mattina durante una conferenza

Il mio governo studierà le raccomandazioni del rapporto molto da vicino, e presenterà una road map con una data per liberarci dai combustibili fossili saremo uno dei primi paesi al mondo. Un piano per una transizione come questa toccherà ogni settore della società, e implicherà scelte molto difficili.

L’abbondono dei combustibili fossili per coprire interamente il fabbisogno energetico della Danimarca sarà raggiunto entro il 2050 ma già è stata annunciata in parte la strategia per limitare i consumi di energia nel Paese: incentivazione e sviluppo fino a 6 volte dell’energia eolica e aumento della tassa sull’inquinamento da combustibili fossili 10 volte tanto rispetto a quella attuale.

Inquinamento: oltre 13 mila morti negli Usa a causa del carbone

Un esempio perfetto di quanto il costo dell’energia elettrica proveniente dai combustibili fossili non è pienamente rappresentato dal prezzo lo possiamo ottenere dal nuovo rapporto della Clean Air Task Force americana, dal quale si evince che le particelle di inquinamento dal carbone esistenti nei cieli degli Stati Uniti potrebbero causare circa 13.200 morti premature nel 2010, per non parlare dei circa 9.700 ricoveri e dei 20.000 attacchi di cuore.

I dati sulla mortalità stimati per il 2010 vedono la Pennsylvania “vantare” un poco invidiabile primato come nazione con il maggior numero di vittime per l’inquinamento con 1.359 persone probabilmente uccise, 1.016 persone ricoverate, e 2.298 che hanno subìto attacchi di cuore collegati all’aria sporca. L’Ohio arriva secondo con 1.221 morti premature, lo Stato di New York terzo con 945 morti da inquinamento da carbone.

Basta petrolio, l’Arabia si converte al solare

centrale desalinazzazione solare arabia

Si potrebbe immaginare che un Paese desertico come l’Arabia Saudita dovrebbe poter contare molto sulla dissalazione per una buona parte delle acque dolci che utilizza. Ed infatti, ad esempio, nel regno Saudita c’è il più grande impianto di dissalazione al mondo, quello nella Al Jubail Industrial Zone, sulle rive del Golfo Persico.

Fino ad ora, gli impianti di dissalazione sono più di 28 sparsi in tutto il regno, e hanno dovuto fare affidamento sui combustibili fossili, in particolare olio combustibile, per fornire la potenza necessaria per far funzionare le apparecchiature utilizzate per l’estrazione del sale e altri minerali dall’acqua di mare.

Gran parte di questo può cambiare, tuttavia, visto che l’Arabia Saudita è ora interessata ad utilizzare l’energia solare per fornire la potenza necessaria, al posto del petrolio. Secondo un articolo pubblicato sulla UAE Top Media News, il regno sta ora progettando la costruzione di impianti di desalinizzazione alimentati ad energia solare, al fine di risparmiare sui costi energetici, ma anche per essere in sintonia con le nuove politiche ambientali. Questo potrebbe essere per garantire l’iscrizione della nazionale all’International Renewable Energy Agency, altrimenti nota come IRENA.

Un eccesso di Co2 ha portato in passato all’estinzione di quasi tutte le specie viventi. E può ripetersi

eruzione vulcanica

I combustibili fossili si sono macchiati di un nuovo delitto. Un eccesso di combustione di idrocarburi, alla fine del periodo Permiano, può avere portato la Terra alla più devastante estinzione di massa che abbia mai visto, causata da incontri esplosivi tra magma e carbone che ha rilasciato enormi quantità di anidride carbonica, più nel corso di quei pochi anni che in tutta la storia umana.

Circa 250 milioni di anni fa, la cosiddetta “Grande Morte”  ha visto il 70% delle specie spazzate via dalla terra e il 95% dagli oceani. Un indizio di ciò che potrebbe avere provocato questo disastro sta nel magma solidificato di quel tempo, che è presente in una zona della Siberia, dove anche il carbone è abbondante.

Un suggerimento è che il calore del magma potrebbe avere sfornato molti miliardi di tonnellate di CO2 per un periodo geologicamente breve di poche migliaia di anni. Il successivo cambiamento climatico e l’acidificazione degli oceani hanno causato le estinzioni. Ora Norman Sleep e Darcy Ogden, entrambi della Stanford University in California, pensano che il limite per la riproposizione della Grande Morte potrebbe essere stata ancora più rapido e più terrificante.

Le tecnologie e le conoscenze per un mondo 100% rinnovabile esistono già

turbine

La maggior parte della tecnologia necessaria a spostare il mondo dai combustibili fossili all’energia pulita e rinnovabile esiste già. L’attuazione di tale tecnologia richiede il superamento di ostacoli nella pianificazione e nella politica, ma così facendo potrebbe tradursi in una diminuzione del 30% della domanda mondiale di elettricità. Di questo ne sono convinti il docente di ingegneria di Stanford Mark Z. Jacobson ed il ricercatore della University of California-Davis Marco Delucchi.

Per chiarire la portata di tali ostacoli, e come potrebbero essere superati, hanno scritto un articolo su Scientific American. In esso si presenta una nuova ricerca per tracciare e valutare un piano quantitativo per alimentare il mondo intero con vento, acqua ed energia solare, compresa una valutazione dei materiali e costi. Alla fine, dicono, saranno più convenienti dei combustibili fossili o nucleari.

La chiave è eliminare la combustione come un modo per produrre energia per i veicoli, nonché per l’utilizzo di energia elettrica normale. Il problema risiede nell’uso di combustibili fossili e nella combustione della biomassa, che sono notoriamente inefficienti nella produzione di energia utilizzabile. Ad esempio, quando la benzina è utilizzata per alimentare un veicolo, almeno l’80% dell’energia prodotta viene dispersa come calore.

Con i veicoli che funzionano con l’elettricità, è il contrario. Circa l’80% dell’energia fornita al veicolo viene convertita in movimento, con solo il 20% disperso sotto forma di calore. Altri dispositivi di combustione possono analogamente essere sostituiti con l’elettricità o con l’idrogeno prodotto dall’energia elettrica.

Nuova impresa di Bertrand Piccard: giro del mondo su un aereo solare

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Il nome Piccard probabilmente ai più non dirà molto, ma nel mondo scientifico, e soprattutto nel mondo dei Guinness World Record, è uno dei nomi più ricorrenti della storia. Auguste Piccard, amico di Einstein e di Marie Curie, salì nella stratosfera in una bolla di metallo appesa ad un pallone a 16 km di altezza nel lontano 1931 per studiare i raggi cosmici. Suo figlio, Jacques Piccard, scese nel 1960 nelle profondità della Fossa delle Marianne, primo uomo a compiere l’impresa, percorrendo con il batiscafo Trieste i 10.916 metri della più profonda gola oceanica del mondo.

E se buon sangue non mente, anche il nipote di Auguste e figlio di Jacques, Bertrand, non poteva essere da meno. Così dopo aver fatto il giro del mondo nel 1992 a bordo di un pallone aerostatico, ecco che nell’Era dell’ecologia si prepara a 51 anni, a compiere la sua ennesima impresa: girare il mondo a bordo di un aereo alimentato esclusivamente dal sole.

Fornello solare: il modo più ecologico per preparare il pranzo

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Molta attenzione si sta dando in questi ultimi tempi negli Stati Uniti alla cosiddetta “cottura solare“. Dopo tutto, qual è un modo migliore di sfruttare la potenza del sole se non quella di utilizzarlo per la produzione di calore? E qual è il modo migliore di utilizzare il calore se non per cucinare deliziosi pasti senza l’uso di combustibili fossili?

Così ad un recente concorso sull’energia rinnovabile, il fornello solare è stato premiato con 7 milioni di dollari per poterlo produrre a livello industriale. E dire che è possibile costruirsi un fornello solare in casa, basterebbe un ombrello e qualche foglio di latta. Ma, purtroppo, gran parte dei consigli sui fornelli solari sembrano essere diversi a seconda del tipo di cottura. Ecco dopo il salto alcuni modi per poter cuocere i vostri cibi senza l’aiuto del gas o dell’elettricità.

“Oil 2.0”: il petrolio del futuro prodotto dai batteri

Il petrolio, come si sa, non è una fonte di energia inesauribile. Presto ci ritroveremo senza e dovremo fare i conti con la perdita del pilastro alla base dell’approvvigionamento energetico mondiale. Per far fronte a questa situazione, ricercatori e scienziati, negli ultimi anni, si stanno adoperando al fine di trovare un’efficace fonte di energia alternativa al petrolio.

Muovendosi in questa direzione, Greg Pal, ricercatore e direttore dell’istituto di ricerca Ls9 di Silicon Valley, è riuscito ad ottenere un biocombustibile simile al petrolio tramite l’utilizzo di alcuni microrganismi modificati geneticamente.

Il mondo senza petrolio raccontato da Dario Fo

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Inutile negarlo: il petrolio non è una fonte inesauribile. Prima o poi le riserve dell’oro nero finiranno e la nostra vita cambierà inesorabilmente. Secondo il celebre drammaturgo Dario Fo, il vertiginoso aumento del prezzo del petrolio è legato alla scarsità delle risorse del greggio.
Nel libro L’apocalisse rimandata- ovvero benvenuta catastrofe! (ed. Guanda, 15,00 euro), Fo immagina cosà ci accadrà quando il petrolio sarà realmente finito.

Shell: a fine mese pronto il distributore di idrogeno a Santa Monica Boulevard

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Santa Monica Boulevard (Los Angeles, California) avrà, a partire dalla fine di giugno, una stazione Shell a idrogeno. Il progetto è stato ideato da un gruppo di ricerca dell’US Department of Energy, Shell e General Motors. La stazione a idrogeno di Santa Monica sarà dedicata alla distribuzione dell’idrogeno come carburante per il trasporto su gomma. La produzione del combustibile verrà affidata agli impianti petrolchimici in attesa di poter essere ottenuta da fonti pulite come il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani o il frazionamento di carbone.

La stazione Shell di Santa Monica non è l’unica prevista dal progetto: altre stazioni verranno costruite nel territorio di Los Angeles al fine di creare una rete di distributori di idrogeno e allargare l’utilizzo di questo carburante. Il progetto, però, non è definitivo e dovrà essere perfezionato.

Biocarburanti: il paradosso dell’ecologia

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Ne abbiamo parlato spesso come della forma di energia del futuro, pulita, rinnovabile e alternativa valida all’oro nero. Ma il biocarburante ha i suoi scheletri nell’armadio, un rovescio della medaglia tutt’altro che positivo per l’ambiente.
La Lipu lancia infatti l’allarme sulle profonde alterazioni dell’habitat naturale di molte specie di uccelli, causate dalla destinazione di molte aree verdi alle colture energetiche.

Un dossier della Birdlife International, rete di associazioni rappresentata in Italia dalla Lipu, ha evidenziato i danni per l’habitat degli uccelli provocati dalle biocolture a scopo energetico.

Patto tra produttori per il biocarburante, l’Italia comincia a respirare

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Il biocarburante in Italia è sempre più vicino. E’ stato firmato mercoledì mattina a Roma, tra il presidente di Assocostieri (Unione Produttori Biodiesel), Giancarlo Jacorossi, e il presidente di AssoDistil, Antonio Emaldi, il Protocollo di Intesa per la nascita dell’Unione Biocarburanti che si occuperà di definire una strategia comune per lo sviluppo e l’incentivazione all’utilizzo dei biocarburanti nel nostro Paese.

I nuovi carburanti presi in considerazione saranno specificamente biodiesel e bioetanolo. L’idea alla base dell’intesa è di mettere in comunicazione e favorire i rapporti tra istituzioni e organizzazioni agricole, anche in vista di investimenti nella ricerca di nuove tecnologie e nuovi carburanti puliti.
Non solo, perchè la ricerca punterebbe anche a sviluppare nuove forme di produzione energetica naturale, alternative allo sfruttamento degli olii e dei cereali.