Novità sull’Ilva di Taranto e stanziamento di denaro, dalla stessa azienda, per la riqualificazione dell’ambiente tra indecisioni e colpi di scena. Sembrano esserci buone possibilità per la città di Taranto all’indomani della riunione blindata di ieri mattina tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il ministro dello sviluppo Economico Passera. Secondo quanto stabilito l’Ilva si impegna a stanziare 146 milioni di euro per la bonifica delle acciaierie di Taranto. Tuttavia se il governo non deciderà adesso quale sarà il futuro dell’industria, gli investimenti non partiranno.
fumi di acciaieria
Ilva Taranto, politici e funzionari indagati per corruzione
Proseguono le vicende relative alle acciaierie Ilva di Taranto. Dopo la chiusura confermata del polo industriale scattano le manette per politici e funzionari coinvolti in operazioni illecite e per corruzione. Prosegue lo sciopero di due per gli oltre cento operai che aderiscono ai sindacati Fim Cisl e Uilm che dalla mattina di ieri hanno bloccato la statale Appia in direzione Bari e la 106 per Reggio Calabria. Blindate le strade limitrofe alla prefettura di Taranto dove si sono riuniti il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il ministro Passera dello sviluppo Economico per decidere sul futuro delle acciaierie della città; Grande manifestazione di piazza tra fischi per Clini e applausi per il gip Todisco.
Rifiuti radioattivi di Brescia in Sardegna, protesta contro l’Alfa Acciai
Da Brescia a Cagliari via mare, un carico radioattivo giunge allo stabilimento della Portovesme srl, nel Sulcis, dall’Alfa Acciai di San Polo ma il tentativo di passare la patata bollente alla Sardegna non riesce. Ieri è montata una rumorosa protesta con pentole e coperchi fuori dai cancelli dell’azienda bresciana: il carico di veleni sta tornando indietro, rispedito al mittente, con un avanti e indietro di materiale tossico in giro per l’Italia che ha del vergognoso. I rappresentanti del Comitato Spontaneo contro le Nocività di Brescia chiedono un più stretto monitoraggio sulla ditta.
Com’è possibile? Rifiuti speciali in viaggio fino alle coste sarde in due banalissimi (invisibili?) container, come se niente fosse. Protesta Legambiente Sardegna che definisce, nelle parole del suo presidente Vincenzo Tiano, davvero incredibile che del materiale così pericoloso per la salute pubblica e ambientale abbia viaggiato indisturbato sino all’isola italiana.