L’abuso di alcol, caffè ed il troppo sport sono fattori di rischio noti per l’infarto, cause scatenanti problemi cardiovascolari che creano le condizioni per l’insorgenza di attacchi di cuore. Dei primi due, in particolare, si parla molto spesso nelle campagne di prevenzione e sensibilizzazione della popolazione sulla salute pubblica. Si parla poco, invece, di un fattore di rischio ambientale presente nelle nostre città che ultimamente, grazie alle polemiche sul superamento dei limiti di polveri sottili nelle metropoli italiane, sta emergendo con prepotenza e finalmente sta avendo l’attenzione che merita: l’inquinamento atmosferico.
Che provocasse un aggravarsi dei sintomi di asma, allergie, con rischi enormi per lo sviluppo dei polmoni dei bambini, aumento di eczema e rinite allergica, incremento delle patologie respiratorie se ne era già discusso e accertato in precedenti studi. La ricerca aveva inoltre da tempo appurato che vivere vicino ad arterie stradali esponesse ad un rischio maggiore di subire un ictus o un infarto. Oggi scopriamo, e non ne siamo affatto sorpresi a dire il vero, che l’inquinamento atmosferico provocherebbe lo stesso numero di infarti dell’alcol, del caffè e del troppo sport.