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Animali, 1.300 leoni marini spiaggiati in California

leoni mariniGli studiosi della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) non conoscono ancora il motivo che ha spinto 1.300 leoni marini malati a cercare la morte lungo le coste della California meridionale. Dall’inizio dell’anno si è registrato un vero e proprio record per gli spiaggiamenti di questi mammiferi marini

Foche e leoni marini simpatici (gallery)

foca simpatica gallleryLe foche e le otarie, dette comunemente leoni marini, appartengono entrambi alla famiglia dei Pinnipedi ma il loro destino è ben diverso: le foche rischiano l’estinzione e i leoni marini, no; anche se in passato si sono verificate delle situazioni particolari che hanno causato la morte di centinaia di esemplari lungo le coste del Pacifico.

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Ambiente, i 5.000 pellicani del Perù sono morti per inedia

perùMorti per inedia e per la mancanza di alici, il loro cibo preferito. Questa la risposta del governo peruviano alla strage di uccelli marini, delfini e cetacei, che si sta svolgendo nelle acque a nord di Lima da alcune settimane. Dunque i 5.000 pellicani trovati morti sulle spiagge a nord della capitale peruviana sarebbe deceduti per noia e perché il loro cibo principale, le alici, è scarso. Scarso perché, come si legge nella nota diramata dall’esecutivo di Lima, il riscaldamento del mare ha causato la migrazione in acque più fredde del principale alimento degli uccelli marini.

morìa cetacei e uccelli marini perù

Allarme ambientale in Perù per strage di cetacei e uccelli

morìa cetacei e uccelli marini perùNon sono chiare le vicende di quel che sta accadendo in Perù dalla scorsa settimana e rese note solo ora alla stampa estera: una morìa di delfini, pellicani e leoni marini che alle prime analisi sembra non trovare una spiegazione scientifica. I cavaderi degli animali, alcune centinaia per ora, sono stati ritrovati lungo le spiagge di Lima, ma la causa dei decessi ancora non è stata stabilita. Il ministro dell’Ambiente peruviano ha lanciato l’allerta sanitaria vietando alla popolazione di raggiungere le spiagge limitrofe alla capitale e di consumare pesce crudo; mentre l’ente di ricerca Istituto del mare (Imarpe) sta indagando sui decessi.

A volte ritornano: le lontre nei fiumi inglesi, i leoni marini a San Francisco

Due buone notizie fanno capolino in questa scottante ed infuocata estate, costellata di guerre, disastri ambientali ed inquinamento, sprazzi di speranza o forse, più probabile, semplicemente il risultato di buone politiche, avviate da tempo e che stanno dando i loro frutti, come quasi sempre avviene quando si lanciano progetti di riqualificazione ambientale e di ricostruzione degli habitat. E’ sicuramente questo il caso del ritorno delle lontre nei fiumi inglesi, un vero e proprio rientro massiccio dal momento che, dalla quasi totale scomparsa dal territorio britannico, ora gli animali sono tornati a popolare quasi tutte le contee della Gran Bretagna.

Animali in via d’estinzione: per salvare i salmoni gli Usa aprono la caccia ai leoni marini

Come se la causa dell’estinzione dei salmoni fossero i predatori marini, i responsabili del NOAA hanno deciso che, per salvare una specie in pericolo, bisogna abbatterne un’altra. Capita così che un gruppo di leoni marini della California che ha trovato un “ristorante” sempre aperto di salmoni in via di estinzione alla base della diga di Bonneville, tra Oregon e Washington, è stato condannato a morte.

A parziale discolpa dei funzionari del Fisheries Service del NOAA c’è da dire che questa non è stata la prima soluzione a cui hanno pensato. Per liberare il fiume Columbia dei leoni marini le hanno provate tutte, dai petardi ai proiettili di gomma, ma senza riuscire a dissuaderli. E così ecco trovata la soluzione più drastica.

Cuccioli di leone marino muoiono di stenti lungo le coste del Pacifico

un cucciolo di leone marino che si riprende al Pacific Marine Mammal Center di Laguna Beach in CaliforniaAffamati ed emaciati, i cuccioli dei leoni marini sono spiaggiati lungo le coste del Pacifico.
Le condizioni meteorologiche tropicali caratterizzate da un intenso El Niño sono la causa di questo triste fenomeno. Le temperature insolitamente calde della superficie del mare nel Pacifico occidentale si stanno spostando a est, costringendo le risorse alimentari naturali dei leoni marini – calamari, naselli, aringhe e acciughe – a cercare acque più fredde.

I leoni marini adulti hanno accumulato abbastanza grasso per sopravvivere all’improvvisa penuria alimentare, ma i loro cuccioli non sono così ben attrezzati. Richard Evans, direttore sanitario del Pacific Marine Mammal Center a Laguna Beach, in California, spiega che, quando gli animali arrivano nelle mani del suo team, sono al terzo stadio della Fame.

“Abbiamo tre fasi di fame nell’uomo e negli animali: uno, due, tre. Tre è quando sei ridotto così male che stai per digerire il muscolo come fonte di proteine”.