ogm italia vieta decreto legge

OGM, l’Italia lo vieta con un decreto legge

ogm italia vieta decreto leggeIl mais Ogm al centro di mille polemiche nelle scorse settimane è finalmente vietato. I ministeri della Salute, dell’Ambiente e delle Politiche Agricole hanno realizzato proprio ieri sera un decreto con il quale si esplicita che è vietata la coltivazione del mais Mon810 in Italia. Si spera che con questo provvedimento altri coltivatori come quello friulano che, in barba ad ogni tipo di regolamento, hanno pensato di coltivare prodotti geneticamente modificati, possano cambiare idea.

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Nuova semina di mais OGM in Friuli, Slow Food sconcertata

mais ogmNuova semina di mais OGM all’aperto in Friuli, a Vivaro, nuova provocazione di Futuragra. Si parla di appena 6 mila metri quadrati, quindi l’intento provocatorio è chiaro. Slow Food commenta diffusamente per voce del presidente della divisione italiana Roberto Burdese e dello stesso Carlo Petrini.

OGM, Consiglio Superiore di Sanità smentisce Veronesi su mais biologico cancerogeno

OGM più sicuri del biologico in quanto a potenziale cancerogeno? Il Consiglio Superiore di Sanità smentisce l’allarme lanciato da Veronesi e Defez sottolineando che non c’è alcun rischio per la salute, in relazione nello specifico all’insorgenza di cancro, connessa al consumo di mais convenzionale. A riportare il verdetto dell’organo è stato lo stesso Ministro della Salute Ferruccio Fazio, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare. Si mostra soddisfatto di questa smentita sui rischi del biologico Mario Capanna, presidente della Fondazione Diritti Genetici che aveva chiesto chiarimenti sull’allarme lanciato dai due scienziati.

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OGM, insetticidi transgenici potrebbero contaminare corsi d’acqua

La polemica sui campi di OGM coltivati in Friuli derivava in misura maggiore dalla preoccupazione per la contaminazione delle colture biologiche da parte delle piante transgeniche, tanto che il blitz di Greenpeace nel campo di Vivaro, in provincia di Pordenone, nel luglio scorso, comportò l’operazione d’isolamento della parte superiore della pianta di mais, per evitare che il polline si diffondesse.

E mentre gli esperti si interrogano sulla possibilità di una coesistenza tra colture biologiche e geneticamente modificate, un nuovo studio analizza un altro genere di contaminazione: quella dei canali agricoli. A realizzarla l’ecologista Jennifer Tank, dell’Università di Notre Dame, che ha accertato, insieme ai suoi colleghi, la presenza di materiali transgenici da sottoprodotti del mais, anche sei mesi dopo il raccolto nel Midwest.