Il nucleare è buono e fa bene. A dirlo è Patrick Moore. Si, avete capito bene, non è un caso di omonimia. E’ proprio lui, uno dei padri fondatori di Greenpeace, l’associazione ambientalista più famosa al mondo. Le sue dichiarazioni a favore di un ritorno all’atomo hanno sollevato numerose polemiche, soprattutto tra gli ambienti di quella che è ormai, a tutti gli effetti, la sua ex organizzazione. A Greenpeace lo definiscono, infatti, un caso da psicoanalisi, in evidente contrasto con le sue posizioni, l’associazione sta combattendo attivamente per evitare la riconversione dell’Italia all’energia nucleare.
Le dichiarazioni di Moore sono arrivate a margine dei due appuntamenti previsti per la sua tappa romana, uno dei quali si è svolto all’Auditorium dell’Enel. Moore si è dichiarato favorevole alla costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano, come unica soluzione definitiva agli approvvigionamenti energetici.