Smog: Torino e Milano chiudono al traffico domenica 30 gennaio

Sono passati appena 25 giorni dalla prima rilevazione del 2011 dell’aria nella città di Torino, e già 17 sono risultati fuorilegge. Ciò significa che le centraline che rilevano lo smog nel capoluogo piemontese hanno superato il limite fissato per legge di 50 µg/m³ (50 microgrammi per metrocubo). E considerando che in un anno una città può sforare questo limite al massimo per 35 volte, significa che una buona parte del bonus Torino se l’è già spesa.

Per questo i Comuni dell’area metropolitana hanno deciso, con l’eccezione di Orbassano, di stabilire per domenica 30 il blocco del traffico. Un blocco che non prospetta nulla di buono visto che il nuovo anno non è cominciato da nemmeno un mese.

Smog, torna il blocco domenicale a Milano

Milano continua a sforare il livello limite di polveri sottili. Siamo già al nono giorno consecutivo sopra la soglia dei 50 microgrammi al metrocubo. E il Comune corre ai ripari con un’ordinanza antismog predisposta dal sindaco Letizia Moratti che prevede lo stop alla circolazione di tutti i mezzi più inquinanti nonché il blocco per tutti la domenica successiva al dodicesimo giorno di sforamento.

Già da martedì, se il Pm10 resterà così alto, si partirà con il piano anti-inquinamento che non prevede soltanto le domeniche senza traffico ma anche altre misure altrettanto incisive: ad esempio, se le giornate con il bollino rosso supereranno quota 18, anche i veicoli che entrano in centro pagando il ticket resteranno fuori. Inoltre, nelle abitazioni la temperatura andrà abbassata a 19 gradi per un massimo di tredici ore al giorno di funzionamento delle caldaie.

Smog, nuove regole in Toscana

Torniamo a parlare di inquinamento, salute pubblica e ruolo delle istituzioni. Siamo in Toscana, dove la nuova rete della qualità dell’aria può contare su 32 centraline, la cui collocazione è stata ridisegnata dalla Regione, insieme all’Arpat e alle Province, alla luce delle nuove regole antismog approvate dalla giunta regionale, giunta che proprio ieri ha deliberato l’adeguamento alla direttiva europea del 2008, recepita, ahinoi con ritardo, a livello nazionale soltanto nel 2010.

Sulle modalità di calcolo del PM10 sostanzialmente a cambiare sono i criteri basati sulla localizzazione delle centraline di rilevamento. Infatti, il superamento del limite di polveri sottili, non sarà considerato significativo qualora registrato dalle stazioni in strade altamente trafficate, bensì se avviene nei siti di fondo urbano, ovvero quelli in cui si può calcolare la reale esposizione media della popolazione allo smog.

Polveri sottili, a Torchiarolo Comune vieta di accendere stufe a legna e caminetti

Nel comune di Torchiarolo, in provincia di Brindisi, il monitoraggio del PM10 effettuato dall’ARPA Puglia, ha registrato il superamento dei valori soglia di polveri sottili per più giorni all’anno. Pensate che nei primi dieci giorni del 2011, i superamenti sono stati già otto, tantissimi se si considera che in un anno la normativa ne permette in tutto trentacinque.

Lo sforamento, non a caso, ha inizio in concomitanza con l’arrivo della stagione invernale e termina a primavera. A correre ai ripari per tutelare la salute pubblica ci pensa un’ordinanza a dir poco restrittiva del Comune, giunta il 13 gennaio scorso: i cittadini non potranno più accendere stufe e caminetti. Il divieto resterà in vigore fino al 31 gennaio prossimo.

Ecco come l’Asia inquina la California: le immagini satellitari

Ci eravamo già occupati tempo fa di una teoria secondo la quale l’inquinamento su una regione geografica non necessariamente era stato prodotto in quella zona stessa. Anzi, una grossa fetta di inquinamento prodotto veniva trasportata dai venti in altre aree “innocenti”.

Ora arrivano delle immagini satellitari molto interessanti in cui si nota come circa un terzo del piombo recentemente raccolto in due siti nella San Francisco Bay proveniva dall’Asia. In uno studio, primo nel suo genere, gli scienziati dello US Department of Energy’s Lawrence Berkeley National Laboratory e del California Air Resources Board hanno registrato variazioni della quantità di piombo trasportate attraverso il Pacifico. Hanno usato la firma isotopica delle particelle di piombo che ha permesso loro di risalire ad alcune delle origini che conducono al carbone e a minerali metallici che si trovano solo in Asia.

L’inquinamento alla base dell’epidemia di obesità anche negli animali

L’esposizione all’aria inquinata nei primi anni di vita ha portato ad un accumulo di grasso addominale e resistenza all’insulina nei topi, anche se hanno seguito una dieta normale. A spiegarlo è una nuova ricerca scientifica effettuata negli Stati Uniti, dove si è dimostrato che gli animali esposti alle polveri sottili presenti nell’atmosfera erano più in sovrappeso, possedevano più cellule di grasso nella zona addominale e livelli più elevati di zucchero nel sangue, rispetto a quelli che avevano seguito la stessa dieta ma respirato aria pulita. Un meccanismo molto simile potrebbe avvenire anche nell’uomo, e così si potrebbe spiegare l’epidemia di obesità che sta colpendo il mondo Occidentale da alcuni decenni.

I ricercatori hanno esposto i topi all’aria inquinata per sei ore al giorno, cinque giorni alla settimana per 10 settimane a partire dalla terza settimana di vita. Questo arco di tempo corrisponde all’incirca, in un essere umano, al periodo che va dalla prima infanzia alla tarda adolescenza. I livelli di esposizione all’aria inquinata a cui gli animali sono stati sottoposti erano paragonabili all’inquinamento da polveri sottili che si può trovare nelle aree urbane degli Stati Uniti, ma anche in molte zone d’Europa.

Polveri sottili, a svelarne l’identità una ricerca pugliese

Una ricerca compiuta dalla Regione Puglia ha svelato interessanti aspetti sulle polveri sottili, anche note come particolato atmosferico, PM.
Lo studio su La vera identità delle polveri sottili è stato condotto dal dipartimento di Chimica dell’Università di Bari e dal dipartimento di Fisica dell’Università del Salento in collaborazione con le società Lenviros s.r.l e Fai Instruments s.r.l.

Le polveri sottili sono nocive, e questo già si sapeva. Ma determinante per comprenderne la pericolosità non è la loro dimensione, ma la loro provenienza: le particelle che provengono dallo smog e dal traffico cittadino sono leggere e molto dannose per la salute; quelle che arrivano dal deserto del Sahara sono più pesanti ma non pericolose. Le polveri sottili al Nord sono molto nocive perché provenienti per lo più dallo scarico delle auto; quelle che circolano nell’aria dei Paesi Mediterranei e del Sud Italia non sono dannose perché arrivano dai deserti dell’Africa.

Polveri sottili

Polveri sottili

Le “particelle”, note come polveri sottili, particolato o PM, sono una miscela complessa di particelle estremamente piccole e goccioline liquide. L’inquinamento da particolato è costituito da un numero di componenti, tra cui gli acidi (come i nitrati e solfati), prodotti chimici organici, metalli, e particelle di suolo o di polvere.

La dimensione delle particelle è direttamente legata alla loro capacità di causare problemi di salute. L’EPA (l’Agenzia per l’ambiente americana), e l’Agenzia europea si sono dette preoccupate per le particelle che hanno 10 micrometri di diametro (PM10) o sono ancora più piccole. Il motivo della preoccupazione è dovuto al fatto che queste sono talmente piccole da essere in grado di passare attraverso il naso e la gola e penetrare nei polmoni. Una volta inalate, queste particelle possono influenzare il cuore e i polmoni e causare seri effetti sulla salute.

Inquinamento ed efficienza energetica, la UE denuncia l’Italia

Ormai sembra sia stata avviata una guerra tra la commissione ambiente dell’Unione Europea e l’Italia. Per sintetizzare la situazione in una frase, basta dire che l’Italia non ha seguito nessuna delle direttive comunitarie nel rispetto dell’ambiente.

Due procedure d’infrazione sono state avviate nei giorni scorsi, ed una terza potrebbe essere aperta se, entro due mesi, il nostro Paese non dovesse adeguarsi alle direttive. Ciò significa altre multe salate, oltre a quelle che già paghiamo, a causa dell’inefficienza della macchina burocratica italica.

Bike sharing: incentivi Regione Veneto per la mobilità sostenibile

L’utilizzo del servizio di bike sharing, accompagnato ed associato alla presenza di parcheggi e di mezzi nei posti chiave, rappresenta una forma ed una risposta alla mobilità ancor più evoluta che nel Veneto l’Amministrazione regionale ha voluto sostenere ed incentivare con appositi stanziamenti.

A dichiararlo è stato Renato Chisso, Assessore alle politiche della mobilità del Veneto, sottolineando come il finanziamento della Regione abbia dato buoni frutti, e come presto si provvederà a riassegnare quegli stanziamenti che alcuni dei Comuni interessati alle incentivazioni per il bike sharing non le hanno potuto spendere.

Tira una brutta aria nelle scuole italiane, polveri sottili e CO2 oltre i limiti

Aria nera nelle scuole europee, in primis quelle italiane e danesi. A dirlo è lo studio pilota Hese, Effetti dell’ambiente scolastico sulla salute, un progetto dell’Unione Europea, coordinato da Piersante Sestini dell’Università di Siena, e che ha visto la partecipazione, per l’Italia, dell’istituto Ifc-Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche).
Negli istituti scolastici presi in esame, un campione di scuole di Siena, Udine, Aarhus (Danimarca), Reims (Francia), Oslo (Norvegia) e Uppsala (Svezia), il livello di esposizione degli alunni (600 bambini con età media di 10 anni) alle PM10 e alla CO2 è risultato in gran parte, per la precisione in 2/3 delle aule prese in esame, superiore agli standard. Si salvano solo Svezia e Norvegia, unici Paesi che garantiscono sistemi di ventilazione meccanici.

L’aria viziata che si crea dall’eccessiva concentrazione di PM10 e CO2 nelle aule espone i bambini ad un rischio maggiore di problemi respiratori. Giovanni Viegi, direttore dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare (Ibim) del Cnr di Palermo, ci illustra i parametri presi in esame dai ricercatori, che hanno preso in considerazione

fattori come la temperatura, l’umidità relativa, le polveri respirabili, l’anidride carbonica, il biossido d’azoto, composti organici volatili, ozono, allergeni, muffe, focalizzandosi sulla concentrazione, nelle aule, di un inquinante (PM10, polveri respirabili con diametro fino a dieci micron) e di un indicatore di scarsa qualità dell’aria da affollamento in ambienti poco ventilati (anidride carbonica).

Referendum ambiente e mobilità sostenibile, a Milano partita la raccolta firme

“Sdraiarsi sull’asfalto caldo per fare un picnic all’ombra di un palazzo. Oppure puoi firmare…”; “Respirare le stesse polveri sottili abbracciati davanti una caldaia a gasolio. Oppure puoi firmare…”; “Baciarsi sulle sponde dei Navigli ammirando la migrazione dei roditori. Oppure puoi firmare…”; “Pedalare accompagnati dal cinguettio dei clackson inebriati dal profumo dello smog. Oppure puoi firmare…”
Sono gli slogan che accompagnano la raccolta firme (scadenza 6 novembre) per cinque referendum volti a migliorare la mobilità sostenibile e la qualità dell’ambiente nella città di Milano che, dopo i mesi estivi, in cui si sono già raccolte molte firme, si appresta ad accogliere i Referendum Days il 17, 18 e 19 settembre prossimi, con cento tavoli distribuiti su tutto il territorio urbano per chiamare all’appello più iscritti possibile afferenti alle liste elettorali del Comune di Milano.

I promotori del movimento civico Milanosimuove, coordinati da Lorenzo Lipparini, vogliono che i cittadini, giustamente, recuperino il possesso ed il controllo della propria città, battendosi attivamente per un’aria più pulita, maggiore sicurezza e, soprattutto, incidendo positivamente sulla riqualificazione ambientale di Milano per migliorare la qualità della vita sempre più minata dallo spettro delle polveri sottili.

Smog, ictus ed infarto aumentano in città inquinate

inquinamento atmosfericoNelle città inquinate si è più esposti al rischio di ictus ed infarto. E’ quanto ha stabilito un recento studio condotto da un’équipe composta da esperti dell’Harvard School of Public Health, del Policlinico di Milano e del centro trombosi della Fondazione ospedale Maggiore.
La ricerca, pubblicata sugli Archives of Internal Medicine, mette sul banco degli imputati le polveri sottili, suscettibili di provocare un’infiammazione delle cellule immunitarie delle vie aeree e addirittura di provocare modifiche nel DNA, con conseguenze devastanti per la salute.

Come spiega il dottor Pier Mannuccio Mannucci, professore ordinario di medicina interna all’Università di Milano:

Le cosiddette polveri sottili attivano in senso infiammatorio le cellule immunitarie presenti nelle vie aeree, in particolare i macrofagi alveolari. Queste cellule residenti nei bronchi e nei polmoni, contaminate dalle polveri, cominciano a produrre grandi quantità di 6 citochine, che innescano una generale reazione infiammatoria, la quale può manifestarsi sotto forma di asma o allergia respiratoria, ma può anche dare origine a un evento trombotico, a causa degli effetti pro-coagulanti del mediatore stesso.

Polveri sottili, al vaglio nuove misure di prevenzione

Polveri sottili in città

Le polveri ultrasottili derivanti dalla combustione dei motori diesel sono il fattore più inquinante e dannoso per la salute. Causano ogni anno centinaia di morti e migliaia di affezioni invalidanti solo in Italia. E’ quanto emerso nel convegno internazionale “Trasporto sostenibile: energia, salute e ambiente, problemi e soluzioni

Le polveri ultrasottili non solo sono la causa di una

strage silenziosa

ma ogni anno gravano sulle casse dello Stato, e quindi su noi cittadini, con costi sanitari molto elevati.

L’unico modo per arginare l’inquinamento da polveri sottili è

l’adozione di soluzioni tecnologiche già disponibili sul mercato, caratterizzate dall’efficacia comprovata da decine di test internazionali e dai costi contenuti: i filtri antiparticolato, in grado di abbattere oltre il 99,8% delle polveri ultrasottili.