Scienza, la durata del giorno su Saturno scoperta in Israele con un nuovo metodo

Un’interessante novità sul fronte della scienza giunge da Israele e dall’università di Tel Aviv più in particolare: la durata del giorno su Saturno è al centro di uno studio in cui, tramite un nuovo metodo, si è giunti a dati più precisi. Il nuovo metodo è importante anche per lo studio della struttura interna del pianeta e sarà applicato anche su Urano e Nettuno.

NASA, le mappe dallo spazio delle emissioni di CO2 e delle foreste

Alcune preziose informazioni sul nostro pianeta giungono dalla NASA e dallo spazio, con la mappa delle foreste e la mappa delle emissioni di Co2 dell’intero globo, che come balza all’occhio rivela una quantità di emissioni davvero massiccia da parte dell’emisfero meridionale: vediamo allora a cosa è dovuta tutta questa anidride carbonica e perché i risultati risultano di particolare interesse scientifico ed ecologico.

Rifiuti nello spazio, spray italiano potenziale soluzione

Rifiuti spaziali: come liberarsi dai detriti di astronavi, satelliti, razzi che restano in orbita e che crescono a vista d’occhio proporzionalmente all’incremento di missioni e spedizioni nell’universo? Per evitare di trasformare la galassia in una discarica a spazio aperto, l’ESA, l‘Agenzia Spaziale Europea, ha scelto di correre ai ripari prima che sia troppo tardi, testando ben otto progetti per disfarsi dei rottami. La prima fase della sperimentazione dovrebbe vedere lo start a marzo 2012, con il lancio di un razzo sonda dedicato alla risoluzione del problema spazzatura. La missione dovrebbe partire dalla base di Kiruna, in Svezia, nell’ambito di un programma denominato Rexus/Bexus.

Energia solare, ora anche dallo spazio

Chi l’ha detto che per produrre energia pulita saremo costretti a costruire, a spese nostre, dei pannelli solari sui tetti delle nostre case? Vanno a rilento anche i progetti delle grandi opere solari, cioè quelle distese di pannelli che dovrebbero ricoprire una grossa fetta del deserto del Sahara o di altri deserti mondiali (si parla anche della zona di Las Vegas). E allora come fare per avere energia pulita e a basso prezzo, che non dia fastidio a nessuno?

Facile, la andiamo a prendere dallo spazio. Lì sicuramente non si può dire che manchi la luce del sole, visto che la parte illuminata attorno alla nostra atmosfera ha temperature di gran lunga superiori a quelle percepite da noi sulla Terra. Il progetto risale a meno di due anni fa ed è, ovviamente, americano. La società che se ne occuperà si chiama Space Energy, con il supporto del US National Security Strategy e del Pentagono. Si tratta di inviare nello spazio dei satelliti che funzionino da centrali fotovoltaiche, in grado di “lanciare” l’energia prodotta sulla Terra direttamente con onde radio a bassa frequenza.

I miti scientifici più popolari, quali sono veri e quali no

Qualche settimana fa vi abbiamo parlato dei 10 miti verdi da sfatare. Oggi invece trattiamo il tema dei miti della credenza popolare, che si ritiene abbiano una valenza scientifica, ma che di scientifico, in molti casi, non hanno proprio niente.

Si tratta di convinzioni nate per “sentito dire”, molto spesso si afferma di averle sentite in televisione, o dalla bocca di qualche amico al quale è stato riferito da un amico che conosce un altro amico di uno scienziato. Così il sito Live Science si è rivolto a specialisti del settore per confermare o sfatare questi modi di pensare, e fare un pò di luce in un mondo in cui tutti credono di essere scienziati, ma in realtà non lo sono così tanto.

Scoperta su Venere presenza di ossidrile

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Venere (in latino Venus, in greco Afrodite) è il nome della dea dell’amore della mitologia greca e romana, figlia di Giove e Dione. Lo stesso nome è stato dato al secondo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal sole, con un’orbita della durata di 224,7 giorni terrestri. La superficie di Venere è stata mappata nel dettaglio solo nel corso degli ultimi venti anni; il progetto Magellano ha elencato circa un migliaio di crateri di meteoriti, un numero sorprendentemente basso se confrontato a quello della Terra. La superficie mostra segni di essere geologicamente molto giovane, con estesi fenomeni vulcanici, e lo zolfo nell’atmosfera dimostrerebbe secondo alcuni esperti che molti vulcani sarebbero ancora oggi attivi.