Etna Versanti

Etna, come cambia il grande vulcano

Etna Versanti
Molti vulcani attivi alternano lunghi periodi di quiete ad intense fasi eruttive. Durante i periodi di attività l’esterno del cono vulcanico può subire notevoli mutazioni mentre nella maggior parte dei casi l’interno dell’edificio vulcanico tende a conservare la propria struttura. Per queste ragioni la formazioni di nuove bocche eruttive è un evento piuttosto raro in una logica di medio periodo e pochi sono gli studi che è stato possibile associare direttamente a questi fenomeni. Il Nuovo Cratere di Sud-Est sull’Etna rappresenta in questo senso una notevole eccezione con una evoluzione recentissima ed ancora in pieno svolgimento. Di questo complesso tema si occupa un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’Università Roma Tre recentemente pubblicato nella sezione Earth Science della rivista scientifica Frontiers.

Eruzione del Vesuvio, l’INGV frena, non c’è nessuna avvisaglia

amiantoHa suscitato grande clamore la previsione del vulcanologo Nakada Setsuya alla XII conferenza dei geoparchi ad Ascea: l’esperto giapponese ha avvertito che ci sono gli indicatori dell’imminenza di un’eruzione del Vesuvio. Ma ora arriva la risposta di Paolo Papale dell‘INGV: non c’è nessuna avvisaglia, e quindi, freniamo gli allarmismi.

Etna, uno studio dell’INGV apre nuove possibilità nella previsione delle eruzioni

Un nuovo studio dei vulcanologi dell’INGV e dell’Università di Catania potrebbe aprire a nuove possibilità nella previsione delle eruzioni vulcaniche dell’Etna. Lo studio intitolato “Triggering mechanisms of static stress on Mount Etna volcano. An application of the boundary element method” è da poco apparso sulla prestigiosa rivista “Journal of Volcanology and Geothermal Research”.

Un vulcano artificiale ci salverà dal riscaldamento globale?

Regolare la quantità di raggi solari che raggiungono il nostro Pianeta è possibile. Almeno in teoria, secondo quanto spiegano dall’Aurora Flight Sciences, una società aerospaziale statunitense. Un’opzione possibile e rapida che potrebbe proteggere la Terra dal surriscaldamento può derivare dai vulcani. Abbiamo visto più volte quanto la forza dirompente delle loro esplosioni possa avere effetti devastanti ed incontrollabili, dunque se riuscissimo a controllarli potremmo utilizzarli a nostro favore.