Auto elettrica, interessato all’acquisto il 74% degli italiani

di Redazione 1

Auto elettrica: stuzzica l’appetito d’acquisto del 74% degli italiani, specie dei giovani che vivono in città e dei più attenti all’ambiente. La domanda per i veicoli elettrici è molto alta, il 2% del mercato, ovvero 30-35 mila vetture. Al momento di decidere, però, è la prudenza a dominare a causa di reticenze comprensibili relative all’autonomia, alla comodità ed al costo di ricarica.

Se ne è parlato nei giorni scorsi a Milano nell’ambito del convegno E-car: grande domanda, offerta adeguata? organizzato da Assolombardia ed Unindustria, e nel corso del quale è stata presentata l’indagine di mercato Global e-Vehicles Survey, condotta da Deloitte. Nel corso dei lavori si è dibattuto sui dati raccolti, specie su quelle che sono le aspettative deluse dei potenziali acquirenti, il 74% dei quali richiede infatti un’autonomia di 480 km, autonomia attualmente non soddisfabile dal mercato.

L’auto elettrica, per chi intende acquistarla non è intesa come seconda auto, da usare in città e per tratte brevi: la maggioranza dei first movers desidera coniugare l’economicità di un veicolo a basso costo alla possibilità di una discreta autonomia.
Il mercato, ha spiegato nel suo intervento il presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, deve perciò necessariamente muoversi in questa direzione.

Meomartini ha sottolineato come il mercato delle auto elettriche sia attraente anche per l’enorme potenziale nel diminuire l’inquinamento. Ne è convinto anche Roberto Testore, responsabile del progetto Ambiente, Energia e Sicurezza di Assolombarda, che si è soffermato sul problema dello smog a Milano, sottolineando come la mobilità elettrica possa rappresentare un punto di svolta per arginare il disagio alle limitazioni del traffico ed al contempo far diminuire il livello di polveri sottili, per il cui sforamento il capoluogo lombardo è da anni nel mirino dell’Unione.
Senza contare la difficile situazione in Nord-Africa che potrebbe far lievitare ulteriormente i costi del petrolio.

Occorre riflettere sulla necessità di diversificare le modalità di alimentazione dei veicoli verso soluzioni sempre meno costose, ha concluso Testore.

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