Le fattorie africane stanno diventando sempre più difficili da gestire

di Redazione Commenta

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Gli agricoltori africani presto si ritroveranno ad affrontare temperature sempre più calde in qualsiasi stagione rispetto al passato. Per far fronte a questo rapido cambiamento climatico, anche gli allevatori e gli impianti che forniscono le loro colture avranno bisogno di grandi cambiamenti, e presto.

Gli esperti hanno previsto che per un po’ di tempo gli agricoltori rischieranno di affrontare problemi come la siccità. Infatti, alcuni casi in Sudafrica sono già stati segnalati. Per vedere quanto è veloce questo cambiamento, Marshall Burke, un economista della Stanford University, ha fatto la media dei risultati da 18 modelli climatici a livello mondiale per prevedere la temperatura e le condizioni della pioggia nel 2025, 2050 e 2075 nelle regioni dell’Africa, dove la maggior parte del mais, miglio e sorgo crescono oggi. Quindi, supponendo che anno per anno la variabilità rimarrà la stessa di oggi, ha calcolato quanto sarebbe la sovrapposizione con l’attuale clima.

Con i colleghi ha scoperto che gli agricoltori in Africa, si troveranno ad affrontare le temperature medie al di fuori del normale del 42% entro il 2025 e del 97% entro il 2075. Dato che la temperatura influisce fortemente sui raccolti, gli agricoltori avranno bisogno di trovare nuove varietà adattate a queste temperature più elevate. Le precipitazioni in gran parte varieranno di anno in anno rispetto ad oggi.

I ricercatori hanno quindi cercato di verificare se le temperature più calde previste per il 2050 si possono trovare ovunque in Africa . Se così fosse, condizioni analoghe potrebbero produrre varietà vegetali già adattate da oggi alle future condizioni. A pochi fortunati paesi, come la Tanzania, Etiopia e Sudafrica, con climi diversi, capiterà nel 2050 che non ci saranno grosse differenze; ma all’estremo opposto, in Paesi come il Ciad, Mali e Niger, la svolta potrà essere epocale. Il granturco potrebbe sparire, e le condizioni per le colture dovranno essere trovate in altri Paesi.

Per far fronte ai futuri climi, c’è il rischio di dover ricorrere all’ingegneria genetica per assicurare diverse colture in questi Paesi. E poi non ci sorprendiamo se nei Paesi Occidentali vediamo ogni giorno sbarcare centinaia di disperati provenire dai Paesi africani. La causa per cui scappano l’abbiamo creata noi.

Fonte: [Newscientist]

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