Un albero per ogni nuovo bambino, da oggi obbligatorio in Italia

di Redazione 2

Un albero per ogni nuovo bambino che nasce nei comuni con più di 15 mila abitanti: da oggi è obbligatorio in Italia. La legge per incentivare il verde urbano diventa realtà (con alcune modifiche rispetto al progetto iniziale) e varrà per i nuovi nati così come per i bambini adottati.

Diventa realtà le legge n.10 del 14 gennaio 2013: in Italia diventa obbligatorio per tutti i comuni con più di 15 mila abitanti piantare un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe e per ogni bambino adottato. Rispetto alla legge n.113 del 29 gennaio 1992 (Cossiga-Andreotti) ideata più di 20 anni fa, la legge che entrerà in vigore, al fine di assicurare l’effettivo rispetto delle prescrizioni, sarà limitata ai comuni con più di 15 mila abitanti. La perdita di spazi verdi in aree urbane è secondo l’Ispra pari a 8 mq al secondo: la situazione, stando a questi dati, inutile dirlo è molto grave. E sebbene l’Italia come è noto ha un tasso di natalità alquanto basso, la legge dovrebbe comunque riuscire ad apportare buoni benefici in termini di spazi verdi e di vegetazione nelle città (o nei dintorni).

Ma chi controllerà se i comuni effettivamente pianteranno un albero per ogni nuovo bambino nato o adottato? A farlo sarà il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico del Ministero dell’Ambiente. I comuni dal canto loro avranno l’obbligo, da oggi, di comunicare per ogni nuovo nato l’albero che verrà piantato (quale specie) e dove. Una bella legge, una legge che ci piace, come si potrà facilmente immaginare. Ma come sempre in Italia occorrerà vigilare attentamente sulla sua effettiva attuazione, per questo ci auguriamo che il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico prenda la nuova disposizione normativa nel modo più serio possibile chiedendo con fermezza l’effettiva attuazione della norma a tutti i comuni italiani con più di 15 mila abitanti.

Photo Credits | Ana Cotta su Flickr

Commenti (2)

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