Il biodiesel viene dal mare: le alghe produrranno benzina

di Redazione 4

alghe

Fino ad oggi si lavorava quasi esclusivamente sulla soia e altri vegetali per produrre biodiesel. Eppure da molte parti del mondo scientifico sta prendendo sempre più piede l’idea che le migliori produttrici di biodiesel sono le alghe. Si tratta di alcune delle prime piante nate sulla Terra. Sono fotosintetiche, come le piante terrestri, ma a differenza loro sono molto meno complesse.

Poiché alcune specie di alghe sono ricche di olio, la quantità di olio che si può raccogliere da loro è centinaia di volte superiore alla quantità di olio che si può ricavare dai tradizionali vegetali come la soia. Le alghe possono crescere anche in luoghi lontani dai campi coltivati e boschi, tanto che oggi si trovano comunemente anche sulle spiagge più pulite di tutto il mondo, e così facendo si ridurrebbero al minimo i danni causati agli ecosistemi nella catena alimentare.

Ma facciamo un paragone con l’olio di soia. Al fine di convertire rapidamente in biodiesel l’olio di soia, serve un catalizzatore, cioè composti chimici che rendono le reazioni più rapide. Il catalizzatore utilizzato per fare il biodiesel è un liquido. Ciò significa che, quando la reazione chimica è finita, il catalizzatore è mescolato con tutti i prodotti di reazione, ma per essere commercializzabile, il biodiesel dev’essere separato dal catalizzatore, un processo che richiede un sacco di lavoro ed energia e produce rifiuti indesiderabili.

Questa reazione per convertire l’olio di soia per il biodiesel si svolge in un reattore, che assomiglia ad una grande pentola. Ma nel reattore solo una certa quantità di prodotto può essere lavorata in un determinato momento. Alla fine di ogni processo, il reattore dovrebbe essere fermato, in modo che il biodiesel e i suoi sottoprodotti possano essere rimossi. Poi si ricomincia tutto daccapo. Questo tipo di reattore non è molto efficiente per produrre una grande quantità di biodiesel.

E adesso passiamo alle alghe. In primo luogo, la quantità di olio di alghe che sarà disponibile per la produzione di biodiesel sarà molto maggiore della quantità di olio di soia. Se il liquido catalizzatore ed il reattore utilizzati prima venissero utilizzati per modificare l’olio di alghe in biodiesel, più lavoro ed energia sarebbero necessari, e i benefici sarebbero persi. Fortunatamente, esistono altri tipi di catalizzatori e reattori. Utilizzando un reattore che ha una cavità del tubo riempita con un catalizzatore solido, l’olio di alghe passa attraverso il tubo, e la reazione produce il biodiesel, ma senza produrre scarti, senza dover scindere il catalizzatore dal biodiesel e senza energia e lavoro ulteriori. Inoltre, il reattore è in grado di produrre biodiesel in continuo. Esso non ha bisogno di essere arrestato e ri-lanciato, in modo che possa produrre molto più biodiesel in una determinata quantità di tempo.

Fonte: [Livescience]

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