Positively Green: la prima rivista ecologica

Nasce in America la prima rivista ecologica. Si chiamerà Positively Green (Verde Positivo), e sarà la “Bibbia” per una vita ecologica, di cui oggi abbiamo tanto bisogno. Non si conosce ancora la data di uscita del primo numero, ma la più probabile al momento è il 4 novembre prossimo.

Positively Green tratterà di tutto ciò che riguarda il mondo, dai prodotti ecologici al gossip verde, farà conoscere la vita delle star nel campo ambientale, e magari far vedere anche il loro lato umano, al di fuori della loro vita da esseri al di fuori della società. Ovviamente promuoverà eventi che riguarderanno la nostra Terra, ai quali sarebbe bene parteciparvi, o almeno esserne aggiornati.

Lampade ad alta efficienza, cosa sono e com’è la situazione italiana

La Legge Finanziaria del Governo italiano in discussione in questo periodo prevede che, entro il 2011, le lampadine ad incandescenza vadano in pensione. In pratica queste lampadine sono a bassa efficienza, cioè la maggior parte dell’energia che gli serve per fare luce poi va perduta perchè si trasforma in calore, consumando molto di più del necessario.

Così il Governo ha deciso che dagli scaffali e dalle insegne luminose dei grandi centri commerciali, questo genere di lampadine debba scomparire. Ma Greenpeace si è chiesta “Perché aspettare il 2011 se la tecnologia sprecona può essere mandata in pensione subito?” E così ha proposto alle grandi aziende di eliminarla sin da subito, con ottimi risultati. Andiamo a vederli insieme.

L’evoluzione degli alberi solari di Ross Lovegrove

La proposta di Ross Lovegrove, designer gallese, di impiantare alberi solari ai bordi delle strade fu inizialmente accolta con scetticismo: le solite belle idee che resteranno irrealizzate.
Ma chiunque abbia pensato una cosa simile ha dovuto ben presto e piacevolmente ricredersi perchè l’idea geniale di Lovegrove è diventata realtà.

Di luci solari che illuminano i viali ne sono state realizzate tante, ma mai così belle come quelle progettate dall’ormai famoso designer.
Gli alberi solari si sono rivelati idonei ad immagazzinare energia solare sufficiente ad illuminare una città come Vienna, luogo prescelto per testare l’ecoilluminazione.

L’Eden della guida: giardini lineari per guidare senza stress

Rompere la monotonia di strade grigie, tutte uguali, con rettilinei infiniti che stancano la vista di chi guida immergendo in una sorta di stato di automazione dei comandi. Arrivare a destinazione con questi stradoni lunghi e tristi è davvero un percorso deprimente. Lo è ancor di più in America, dove i percorsi automobilistici sono immensi, sconfinati e attraversano spesso lande disabitate e zone pressochè desertiche.

Perchè dunque non variare la piatta visuale dei bordi delle strade, utilizzando le bellezze della Natura? Seminando fiori, piantando alberi, creando addirittura strutture e sculture di forme artistiche con le piante. E’ la geniale idea che sta diventando ormai di moda negli Stati Uniti, sostenuta tra gli altri dalla dottoressa Sandra Wilson, professore associato di Orticoltura Ambientale allo University of Florida’s Indian River Research and Education Center (IRREC).

L’ecotempo: usare le previsioni meteo per sfruttare meglio l’energia naturale

Ingegneri e meteorologi americani stanno studiando il modo di sfruttare meglio le energie naturali utilizzando delle particolari previsioni meteo.
I ricercatori hanno infatti installato delle stazioni meteorologiche per monitorare le zone migliori per trarre vantaggio dalle risorse rinnovabili.

Ad esempio il monitoraggio dell’esposizione solare di un sito aiuta ad individuare il luogo ideale per piazzare i pannelli o ancora la misurazione della velocità del vento permette di localizzare il punto migliore per impiantare le pale eoliche ed il momento giusto per metterle in funzione o anche, più in piccolo, di sapere quando è il caso di aprire le finestre!

E’ Costiglione d’Asti il comune riciclone 2008, e le grandi città dove sono?

In questo periodo in cui si sente tanto e forse troppo spesso parlare di immondizia, è bello anche premiare quei comuni che questo problema non ce l’hanno perchè sono stati in grado di risolverlo autonomamente. Legambiente li chiami “i comuni ricicloni“, e già da qualche anno li premia per l’alto tasso di riciclo di rifiuti urbani, facendoli diventare modello per tutta l’Italia.

I cosiddeti comuni ricicloni in tutta la nazione sono oltre mille (1081 per la precisione) e per la maggior parte sono al Nord (968), seguiti dal Sud (71) e dal Centro (42). Tra le regioni invece la più ecologica è senza dubbio la Lombardia, con 364 comuni virtuosi, seguita dal Veneto (326), ma solo in termini assoluti, perchè invece in percentuale è il Veneto che svetta in classifica, avendo ben il 56% dei propri comuni in classifica. Ma il comune migliore è Costiglione D’Asti (AT), in Piemonte con una percentuale di raccolta differenziata pari al 73,09%.

Surya: il primo eco nightclub a Londra

E’ stato inaugurato qualche giorno fa il primo nightclub londinese completamente ecologico.
Si chiama Surya (in sanscrito “dio del sole”) ed è uno dei locali che hanno aderito all’organizzazione Club4Climate.
L’alta tecnologia della pista consente di produrre elettricità con il movimento e la pressione delle persone che ballano.

Gli artefici dell’iniziativa promettono che questo sarà solo l’inizio di una serie di discoteche e club per il tempo libero tutte fondate sulla greentechnology.
Gli edifici previsti dal Club4Climate prevedono infatti un ulteriore potenziamento dell’energia prodotta da erogarsi alle abitazioni civili della zona in cui sorgeranno i locali.

Ditto Hangers: le grucce ecologiche e riciclabili al 100%

Il mondo della moda ha sprigionato da sempre un elevato fascino che ha spesso offuscato i lati oscuri del settore, come il forte impatto ambientale. L’uso di un oggetto comune come la gruccia per appendere gli abiti, ad esempio, ha un costo ambientale non indifferente. Negli ultimi anni, complici la globalizzazione e la produzione delocalizzata, nei principali negozi di abbigliamento la merce arriva in grossi scatoloni contenenti capi di abbigliamento già etichettati e muniti di gruccia pronti per essere sistemati nel negozio.

Questo sistema comporta un notevole spreco di grucce di plastica e di metallo che il più delle volte hanno vita breve e finiscono dritto dritto in discarica. La maggior parte di esse, inoltre, non viene riciclata poiché composta da differenti tipi di plastica ed altri materiali costosi da separare.

CO2 per riciclare la plastica

Nell’ultimo periodo è alla ribalta sulle cronache italiane l’emergenza rifiuti che attanaglia diverse zone del nostro paese ed in particolare la Campania. Il problema dello smaltimento dei rifiuti riguarda da sempre tutti i governi nazionali ed ultimamente, con l’aumento dei consumi e dell’urbanizzazione, ha assunto dimensioni colossali portando con se fortissime implicazioni a livello ambientale. Da qui la priorità, che emerge soprattutto in ambito internazionale, di ridurre il volume dei rifiuti urbani attraverso il riciclaggio.

Riciclare, infatti, aiuta a tutelare l’ambiente attraverso il recupero dei rifiuti, il risparmio di risorse ed energia e il minor utilizzo delle discariche. Anche riciclare, però, ha un costo. In particolare, il riciclaggio della plastica richiede ingenti quantità di acqua.

Le sette regole d’oro per ottenere un ecogiardino

Le giornate si allungano, le serate si fanno più miti e c’è più tempo libero: quale momento migliore dell’estate per prendervi maggiormente cura del vostro giardino?
Se siete giardinieri principianti, troverete certamente utile il pollice verde formato Usb che proietta direttamente sul monitor del vostro computer le esigenze delle vostre piante.
Se invece preferite alla tecnologia i preziosi consigli fai-da-te, oggi vi proponiamo qualche semplice regola da seguire per un giardino perfetto.

I fuochi d’artificio ecocompatibili

I fuochi d’artificio che illuminano il cielo di bagliori scoppiettanti e giochi di luce potrebbero diventare presto ecologici, non appena i ricercatori finiranno di rivedere la chimica che ne è alla base, apportando i dovuti cambiamenti.

I razzi di segnalazione degli antichi romani generalmente impiegavano il perclorato di potassio per accelerare il processo di combustione di carburante che li guidava.
Nel momento in cui bruciavano il perclorato avrebbe dovuto estinguersi totalmente, ma spesso la reazione finiva prima che si fosse del tutto esaurito, provocando delle scie chimiche.
L’eccesso di perclorato è usato molto spesso anche per i fuochi pirotecnici.

Dance Charge: il caricabatteria umano

Il cellulare è scarico: siamo in mezzo al deserto, abbiamo la macchina in panne e la nostra unica salvezza sarebbe riuscire ad alimentare la batteria del telefono per chiamare aiuto.
Un esempio un po’ drammatico. è vero, ma questo è il peggiore dei mille contrattempi che quotidianamente ci possono capitare e in cui solo il cellulare può funzionare da àncora di salvezza.
Pensate a quante volte ci ha tolto da situazioni critiche o ha risolto in breve tempo imprevisti con una sola chiamata.

Tuttavia il telefonino ha il grave difetto di scaricarsi in poche ore, soprattutto quelli nuovi, sovraccarichi di mille funzionalità inutilizzate.
In quel caso ci viene in aiuto un particolare caricabatteria, il Dance Charge, che permette di ricaricare la batteria del cellulare anche in mezzo al deserto!
Tutto quello che bisogna fare è camminare e/o correre!

WWF: in arrivo recinti elletrificati nei parchi dell’Appennino e delle Alpi

Vivere a stretto contatto con la natura, in un parco protetto, è qualcosa di straordinario. Si respira aria pulita e si passeggia immersi nel verde a contatto, molte volte, con i più svariati animali che non disdegnano una capatina in paese. L’atmosfera è serena e tranquilla, senza quella frenesia isterica della città. Niente traffico, caos e rumori molesti. Ci sono solo il silenzio e il cinguettio degli uccelli.

Ma non è tutto oro quello che luccica. Anche chi vive in questi piccoli paradisi terrestri ha delle grane da risolvere. Ad attraversare maggiori difficoltà sono, soprattutto, i piccoli agricoltori e gli allevatori che troppe volte perdono parte del loro raccolto o del loro bestiame a causa delle visite di qualche animale dalla pancia vuota.

Vendesi inceneritore bresciano a Napoli: prezzo scontato, interessi più di uno

La città di Brescia ha deciso di vendere il suo inceneritore a Napoli.
La motivazione è fin troppo evidente: in Lombardia questo impianto inquina troppo.
Le immagini dal satellite, a tal proposito, non lasciano adito a dubbi sull’alto tasso di emissioni provocato dal termovalorizzatore bresciano.

L’idea di spostare l’inceneritore in Campania trapela dalle informazioni ottenute da Ennio Italico Noviello, primo ricercatore del Cnr di Roma.
La cifra richiesta alla città di Napoli per la cessione è di circa 25 milioni di euro, somma inferiore all’ammontare della spesa necessaria per terminare la costruzione dell’inceneritore di Acerra.