Nucleare, Corte Costituzionale accoglie ricorso Regioni: obbligatoria l’intesa sulla costruzione di centrali

Nucleare, lasciamo il fronte sicurezza tedesco per tornare in Italia. Italia ancora nuclear free e, a quanto risulta dalla prima prova in Sardegna dei giorni scorsi, intenzionata a rimanerci. L’isola ieri ha partecipato al referendum consultivo concomitante con le amministrative, arrivando quasi a raddoppiare il quorum fissato al 33% e, oltre all’affluenza record, vittoria per la partecipazione democratica ai temi energetici, ha fatto registrare un punto a favore dei contro in quella che ormai è diventata una battaglia su tutti i fronti. Sono andati in tanti a votare sì per dire no alle centrali e alle scorie radioattive sul territorio sardo.

Altro freno al ritorno all’atomo italiano è arrivato in questi giorni dalla Corte Costituzionale che ha accolto, con la sentenza 165/2011, il ricorso presentato dalle regioni Toscana e Puglia e dalla provincia autonoma di Trento contro il decreto 105/2010.

Nucleare, Germania: “Nessuno dei 17 impianti sicuro in caso di incidenti aerei”

Nucleare, un tema che occupa la scena politica, anima il dibattito scientifico e civico, diventa, come nel caso del referendum in Sardegna che lo ha bandito dall’isola, oggetto dell’espressione della sovranità democratica. Nucleare che, in seguito ai tragici eventi di Fukushima, è nel mirino soprattutto sul fronte sicurezza, con la questione degli stress test in Europa ancora in sospeso, Paesi che vanno avanti come la Russia e nazioni che fanno un clamoroso dietrofront come la Germania della Merkel.

E proprio delle centrali nucleari tedesche parliamo oggi, in riferimento ad un rapporto sulla sicurezza dei reattori e la resistenza ai diversi fattori di rischio atomici ad opera della Rsk, la commissione preposta alla verifica della tenuta degli impianti nelle emergenze.

Fotovoltaico: Enfinity, due mega impianti solari in Francia

79.000 moduli, 18,2 MW di potenza complessiva, nove mesi di lavoro e risparmio ambientale annuo pari ad oltre 9 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2). Sono questi i numeri salienti di due impianti fotovoltaici annunciati dalla multinazionale belga Enfinity che si trovano in Francia, e precisamente a Puimichel. I due parchi sono situati su un’area del territorio francese che risulta essere tra le più efficienti in termini di efficienza fotovoltaica, e sono stati annunciati da Enfinity in concomitanza con gli European Solar Days che si sono svolti dal 9 al 15 maggio scorso.

Per la realizzazione dei due parchi hanno lavorato senza sosta per ben nove mesi oltre 350 persone su una superficie complessiva di ben 36 mila metri quadrati; adesso, a fronte di un investimento complessivo pari a circa 70 milioni di euro, si potranno cogliere i frutti con la produzione di energia elettrica da fonte solare pari a ben 26.000.000 kWh annui, corrispondenti al fabbisogno energetico annuo di novemila famiglie.

Referendum nucleare Sardegna, atomo bocciato

Referendum sul nucleare in Sardegna: l’atomo è stato bocciato, stando agli ultimi dati pervenuti. Continuiamo ad aggiornarvi sull’esito della consultazione popolare sulla costruzione di centrali e depositi di scorie nucleari

Sardegna, referendum nucleare supera il quorum: in testa il popolo dei contrari

Il referendum sul nucleare in Sardegna del 15 e 16 maggio ha superato il quorum, abbassato al 33%. Al momento sono state scrutinate solo 205 sezioni su 1.820 complessive e risulta, dati ancora parziali dunque, che il 98,01% dei votanti, alla domanda “Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?”  abbia dato risposta affermativa, dichiarandosi contrario.

Una grande vittoria della democrazia sulla dittatura, così ha definito l’affluenza dei sardi alle urne nell’ambito del quesito consultivo regionale, Felice Belisario, presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato. Un quorum che fa ben sperare per il referendum abrogativo nazionale previsto per il 12 e 13 giugno prossimi.

Impianti Solari Expo: tutto pronto per la terza edizione

E’ tutto pronto per la terza edizione di “Impianti Solari Expo“, un evento che si terrà a Parma, in una tre giorni dal 29 al 31 marzo del 2012, e che rappresenta un appuntamento immancabile per l’industria delle rinnovabili, nell’ambito delle relazioni business to business, e quindi per le imprese della filiera. La terza edizione di “Impianti Solari Expo” si terrà all’interno della fiera internazionale delle tecnologie di produzione, il MECSPE, organizzato da Senaf, che a sua volta rappresenta un evento di riferimento per quella che è l’intera industria manifatturiera.

La data relativa alla terza edizione di “Impianti Solari Expo” è stata tra l’altro fissata in un momento cruciale visto che è in procinto di entrare ufficialmente in vigore, dopo tanto attendere, il quarto Conto Energia sul fotovoltaico. Nell’ambito delle sinergie con il MECSPE, durante la terza edizione di “Impianti Solari Expo” le imprese e tutti i visitatori potranno relazionarsi con oltre 25 mila aziende del settore manifatturiero che a loro volta sono proprietari di impianti industriali i cui tetti rappresentano chiaramente dei siti ideali per la progettazione, la realizzazione e l’installazione di sistemi fotovoltaici.

Il cellulare si ricarica parlando, produrre energia elettrica dalle onde sonore

Ricaricare il cellulare semplicemente parlando, ovvero ottenere energia elettrica dalle onde sonore. Una promessa che viene dalla Corea e che ha fatto in poche ore il giro del mondo, veicolata, oltre che dal consueto tam-tam del web, dal potenziale stesso della tecnologia che permette di rivoluzionare il nostro modo di rifornire di energia i dispositivi, con il miraggio delle chiacchiere tradotte in costo zero.

In un futuro non troppo lontano sarà possibile. Ne è convinto il dottor Sang-Woo Kim della  South Korea’s Sungkyunkwan University che spiega come suoni e rumori presenti nell’ambiente circostante rappresentano una fonte energetica trascurata ma affatto trascurabile.

Fotovoltaico: Cia Umbria, procedure troppo complesse

La Cia Umbria, Confederazione Italiana Agricoltori, afferma che dopo tante soluzioni ipotizzate si è trovata quella giusta per quel che riguarda i nuovi incentivi sul fotovoltaico. Le famiglie, e chiaramente e soprattutto le imprese della filiera, hanno ora chiaro il quadro normativo su tutti i vantaggi offerti dal solare, a partire da quelli per gli impianti di piccola taglia, maggiormente incentivati, e passando per i premi offerti per l’installazione di impianti fotovoltaici a fronte della rimozione dell’amianto.

Pur tuttavia, secondo Domenico Brugnoni, il presidente della Cia Umbria, tutti i provvedimenti collegati al quarto Conto Energia non sono ancora del tutto soddisfacenti in quanto, specie a favore degli imprenditori agricoli, non offrono un quadro certo e stabile con un’ottica di lungo periodo. C’è inoltre poi da dire che, a fronte dei criteri e dei livelli fissati sulle incentivazioni, ci sono ancora da risolvere i problemi legati ai lunghi percorsi autorizzativi che sono direttamente connessi a procedure troppo farraginose.

rinnovabili seconda fonte energetica

Decreto fonti rinnovabili: le imprese puntano sulla ripresa settoriale

Il tira e molla sul quarto Conto Energia, con la relativa approvazione che è arrivata decisamente fuori tempo massimo rispetto al previsto, ha generato incertezze, ma ha lasciato il segno anche sulla redditività delle imprese. Un esempio lampante al riguardo giunge da una società quotata in Borsa a Piazza Affati, la Beghelli che, oltre che nel settore dell’illuminazione a risparmio energetico, ed in quello dell’illuminazione di emergenza, opera anche nel comparto dei sistemi fotovoltaici.

Ebbene, stando ai dati comunicati dalla società a valere sul primo trimestre 2011, Beghelli ha chiuso il primo quarto del corrente anno con un utile netto in contrazione anno su anno del 37,7% a 0,71 milioni di euro citando proprio le incertezze normative che hanno caratterizzato il comparto del fotovoltaico prima che poi arrivasse l’emanazione del nuovo Decreto sul nuovo Conto Energia, il quarto della serie.

I pazzi siete voi: 4 ragazzi simulano un disastro nucleare

Come si vivrebbe in caso di esplosione di una centrale nucleare? A questa domanda possiamo ricevere risposte ogni giorno grazie alla stravagante idea di quattro ragazzi che, come una specie di Grande Fratello in versione tragica, hanno deciso di rinchiudersi in casa per un mese, simulando uno scenario post-nucleare.

Ripercorrendo un po’ la scia di quanto visto a Fukushima, con livelli di radioattività all’esterno della centrale centinaia di volte superiori alla norma, Giorgio, Alessandra, Pierpaolo e Luca hanno deciso di mostrare al mondo come si vive in quattro mura senza la possibilità di uscire, senza mangiare cibi freschi, latte, formaggio o carne, ed avendo come unico mezzo di comunicazione la rete.

Impianti eolici offshore: Italia, approvazione con doppio binario

Le rinnovabili sono il futuro grazie a numerose tecnologie su cui si può far leva, dal fotovoltaico al geotermico e fino all’eolico. E proprio sulla produzione di energia sfruttando il vento nel mondo si stanno effettuando dei grandi investimenti. A metterlo in risalto sono stati Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori del Pd, i quali in particolare denunciano come l’attuale Governo in carica non ponga ostacoli solo allo sviluppo del fotovoltaico, ma anche all’eolico, ed in particolare alla realizzazione di impianti eolici offshore.

Il tutto, come sopra accennato, a fronte di nazioni come la Danimarca dove nel 2009 è stata inaugurata la più grande centrale eolica offshore del mondo, così come gli Stati Uniti hanno pianificato ingenti investimenti che negli USA nei prossimi anni potrebbero permettere proprio all’eolico di coprire fino al 20% del fabbisogno energetico.

Fukushima, fusione nel reattore uno?

Fukushima, il combustibile nel reattore uno potrebbe essersi fuso. A lanciare l’allarme è stata questa mattina la stessa Tepco, azienda che gestisce l’impianto giapponese in avaria ormai da mesi. Secondo quanto dichiarato dai gestori della centrale, il combustibile nucleare che si trova all’interno del reattore numero uno potrebbe aver subito dei danneggiamenti, a causa dei quali si sarebbe parzialmente fuso e sbriciolato.

A provocare il potenziale danno avrebbe inciso, senza alcun dubbio, la mancata refrigerazione dovuta al sistema di raffreddamento in tilt, emergenza che avrebbe lasciato il combustibile all’asciutto. All’interno del contenitore di pressione, hanno spiegato infatti i tecnici, il livello di acqua è stato registrato ad un’altezza alquanto inferiore al tasso ritenuto sinora presente.

Nucleare: il Governo non ha ancora finito di pagare i conti arretrati, scatta la denuncia

E’ incredibile come si possa ancora parlare di nucleare in Italia oggi, quando i conti delle vecchie centrali che risalgono ad oltre 20 anni fa non sono ancora stati saldati. Ma siamo nel Paese di Pulcinella, e non dovremmo sorprenderci. La vicenda è chiara, si tratta della classica storia all’italiana in cui, trincerandosi dietro la burocrazia e i soldi che improvvisamente spariscono, il Governo trova sempre escamotage per non pagare quanto dovuto.

La questione risale al 2005, quando i Comuni che hanno ospitato le uniche centrali nucleari e quelli che si sono occupati dello smaltimento dei rifiuti radioattivi, dunque Caorso, Saluggia, Trino Vercellese, Rotondella, Ispra e Piacenza, dovevano ricevere un rimborso, da parte del Governo, per far fronte ai costi per le operazioni di bonifica e smantellamento degli impianti.

Enel Green Power: 6,4 miliardi di investimenti fino al 2015

Dal 2011 al 2015 Enel Green Power, la controllata verde di Enel S.p.A., investirà 6,4 miliardi di euro nella produzione di energia e, in prevalenza, nell’idroelettrico, geotermico e solare. A darne notizia è stata in data odierna proprio Enel Green Power in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati del primo trimestre del 2011. Contestualmente EGP ha infatti alzato il velo sulle strategie e sugli obiettivi per il periodo 2011-2015, i cui investimenti, a 6,4 miliardi di euro come sopra accennato, superano del 23% quelli previsti, a 5,2 miliardi di euro, nel precedente Piano Industriale dal 2010 al 2014.

A livello di business Enel Green Power punta a mantenere prima, consolidare ed accrescere poi la propria presenza in Italia e nel mondo in qualità di player di livello mondiale nelle energie rinnovabili per effetto di una diversificazione non solo a livello geografico, ma anche per quel che riguarda il mix di tecnologie utilizzate.