Centrale nucleare Fukushima, gli scenari della contaminazione

Ne parla all’Ansa il professor Mauro Liberatore, esperto di medicina nucleare dell’Università La Sapienza di Roma, dei rischi di una contaminazione da fuga radioattiva per gli abitanti nell’area della centrale di Fukushima e zone limitrofe.
Liberatore spiega che in questi casi sono tre gli elementi determinanti: lo Iodio 131 (I-131), il Cesio 137 (Cs-137), e lo Stronzio 90 (Sr-90).

A dosi elevate possono scatenare l’insorgenza di tumori, maggiore è la dose di radiazioni assorbita, più alto è il rischio. In molti si saranno chiesti perché alla fetta di popolazione potenzialmente a rischio siano state distribuite pillole di iodio. A questa domanda risponde il professor Paolo Vitti, dell’Istituto di Medicina Nucleare di Pisa:

La contaminazione da radiazioni avviene principalmente in due modi, per irradiazione diretta o per ingestione di cibi contaminati. Le pillole di iodio stabile servono a saturare la tiroide impedendo che venga contaminata dallo iodio instabile che danneggia la cellula a livello di DNA facilitando così l’insorgenza di tumori.

Esplosione centrali nucleari in Giappone, le reazioni dell’Europa

Dopo la seconda esplosione in una centrale nucleare giapponese, a seguito del terribile terremoto di pochi giorni fa, decine di migliaia di persone hanno preso parte ad una manifestazione anti-nucleare nella Germania meridionale. La manifestazione era stata programmata da tempo, ma dopo la notizia dell’emergenza nucleare giapponese, gli organizzatori sono stati travolti da una folla di circa 50.000 persone, molte di più di quelle che speravano potessero arrivare al momento dell’organizzazione.

I manifestanti, che si sono disposti in una catena di 45 km intorno alla centrale elettrica di Neckarwestheim (Stoccarda), chiedevano che il Governo tedesco prendesse le distanze dal nucleare. Il Cancelliere Angela Merkel, che ha esteso la durata della vita delle centrali nucleari in Germania, ha convocato i ministri per una riunione d’emergenza.

Rinnovabili, “torneremo su dossier” parola di Brunetta

Le fonti rinnovabili sono ancora al centro dell’economia italiana. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha annunciato che

Il governo intende ancora tornare sul dossier e lo farà il ministro Romani con i colleghi competenti, tra cui quelli di Ambiente e Infrastrutture.

E ancora

Sul tema darei una parola di tranquillità.

Rischi nucleari in caso di terremoto, io non sono favorevole e tu?

Fuga radioattiva nella centrale di Fukushima in Giappone, a seguito del violento terremoto di magnitudo 8.9 che ieri ha squassato il Nord-Est del Paese, scatenando un devastante tsunami sulle coste del Pacifico. La gabbia esterna di contenimento di uno dei reattori si è polverizzata a seguito di una violenta esplosione verificatasi durante le scosse di assestamento, il tetto del reattore è crollato. L’impianto di raffreddamento ha forti problemi di tenuta.

Un’area di 20 km intorno alla centrale nucleare è stata evacuata, 45 mila i residenti sfollati. Le autorità giapponesi invitano la popolazione a barricarsi in casa, chiudendo le finestre. Per proteggersi contro le radiazioni, gli esperti hanno invitato gli abitanti a coprirsi naso e bocca con asciugamani bagnati, a lavarsi le mani appena rientrati a casa e ad evitare di consumare verdure, acqua del rubinetto e cibi freschi per scongiurare potenziali rischi prima che siano compiuti tutti gli accertamenti del caso. Cosa può scatenarsi quando esplode un reattore?

Terremoto nucleare su Fukushima, esplode reattore

Quello che si temeva è accaduto. Quanto anticipato ieri, quando la centrale di Fukushima faceva paura per una possible esplosione, si è avverato. Nelle scorse ore una nuvola di fumo bianco si è sollevata dalla centrale, ripresa a debita distanza dagli elicotteri, segno che la tanto temuta esplosione è avvenuta.

Nonostante le strutture antisismiche più avanzate al mondo, il Giappone non ha retto al terribile terremoto di ieri, le cui scosse continuano ancora oggi, e così delle strutture tanto pericolose quanto delicate come quelle nucleari rischiano di combinare un disastro epocale.

Caricabatterie da bicicletta, anche Nokia lancia il suo

Dopo l’idea di qualche anno fa di Apple, anche Nokia ha deciso di entrare nel mercato dei caricabatterie da bicicletta. L’idea, a dir la verità, non è degli ingegneri del colosso della telefonia, ma di due giovani studenti universitari del Kenya, Jeremiah Murimi e Pascal Katana, i quali hanno cominciato a parlare di un loro progetto per un caricatore del telefonino alimentato da una bicicletta già circa quattro anni fa. I due hanno ottenuto un brevetto in base alle leggi del Kenya, ma non avevano né i finanziatori, né i fondi per avviare la produzione industriale.

Katana sperava che il caricabatterie da bicicletta avrebbe portato un grande beneficio per gli africani, soprattutto quelli che vivono in aree dove la presenza dell’elettricità è scarsa, così ha deciso di parlare con Nokia. La compagnia scandinava ha così realizzato il caricabatterie che prende la corrente da una dinamo di una bicicletta e l’ha lanciato sul mercato asiatico sei mesi fa, espandendolo poi di recente anche all’Africa ed all’Europa.

Decreto fonti rinnovabili: incontro Governo-Regioni a Roma

E’ fissato per mercoledì 23 marzo 2011, a Roma, un incontro tra il Governo e le Regioni in merito al Decreto sulle fonti rinnovabili approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. All’incontro sarà presente anche Enrico Rossi, il Presidente della Regione Toscana che, in particolare, ha sottolineato come in rappresentanza dell’Amministrazione regionale si recherà nella Capitale per chiedere al Governo di cambiare quello che è stato definito, sulle fonti rinnovabili, come un “decreto-catastrofe“.

Secondo il Presidente Rossi serve un’azione comune che vada a coinvolgere non solo le istituzioni, ma anche le forze sociali ed economiche a difesa di un settore come quello delle rinnovabili che per il nostro Paese è strategico. Le rinnovabili, in particolare, devono rimanere in Italia un’occasione di occupazione e di sviluppo alla quale non si può rinunciare. E rispetto al Decreto approvato, il Presidente Rossi ha posto l’accento sul fatto che per il settore “negli altri paesi d’Europa sono state prese misure più equilibrate, sostenibili e non punitive“.

Decreto fonti rinnovabili, Berlusconi rassicura le imprese

Sul decreto fonti rinnovabili è intervenuto ieri il premier Silvio Berlusconi, cercando di stemperare la tensione sul blocca-solare che serpeggia, insieme ad un’ondata di malcontento irrefrenabile, nel mondo della green economy. Banche, imprese, ambientalisti, lavoratori e persino studenti che si stanno formando in questo settore, non nascondono la sfiducia sul dl di attuazione della Direttiva 2009/28/CE che, così com’è stato formulato, rischia di paralizzare un intero comparto che porta ricchezza, occupazione e sostenibilità al Paese.
All’indomani della manifestazione a Roma Sos rinnovabili, Berlusconi rassicura le associazioni:

Presto il quadro dei nuovi incentivi consentirà alle aziende del settore la programmazione di investimenti per un mercato maturo di lungo periodo in vista degli obiettivi europei per il 2020.

Sisma Giappone, allarme nucleare: 11 le centrali chiuse

Terremoto in Giappone: un violento sisma di magnitudo 8.9, mille volte più intenso di quello che ha devastato L’Aquila il 6 aprile del 2009, uno dei più forti degli ultimi 150 anni, ha colpito il Nord-Est del Paese, provocando decine di vittime e scatenando uno tsunami con onde di dieci metri sulle coste. Una nave con cento persone a bordo è stata travolta dalle acque.

Le autorità rassicurano sul pericolo di fughe radioattive dagli impianti nucleari, ma il governo di Tokyo ha proclamato lo stato di emergenza nucleare, chiudendo 11 centrali.

Fotovoltaico: impianti al posto dell’eternit in Emilia-Romagna

Nella Regione Emilia-Romagna è possibile accedere a specifici bandi grazie ai quali sia le piccole e medie imprese, sia specificatamente le aziende agricole possono ottenere contributi per installare gli impianti fotovoltaici a fronte della rimozione sui tetti dell’eternit. In particolare, per le piccole e per le medie imprese che hanno la sede legale, oppure quella operativa, sul territorio dell’Emilia-Romagna, è attualmente aperto uno specifico Bando, con scadenza al 2 maggio 2011, che è di competenza della Direzione regionale Attività produttive, e che rientra nell’Asse 3 del POR-FESR 2007-2013.

La misura, a valere proprio sul Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale, è quella recante aiuti per “Sostenere progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico/ambientali volti al risparmio energetico ed all’utilizzo di fonti rinnovabili”.

green economy decreto rinnovabili

Decreto fonti rinnovabili, associazioni chiedono al Governo di riaprire il confronto

Non si arresta ( e come potrebbe?) l’ondata di contestazioni al decreto sulle fonti rinnovabili formulato dal Governo. Oggi a Roma il mondo delle associazioni che operano nel settore della green economy si è riunito presso il Teatro Quirino nell’ambito della manifestazione Sos rinnovabili.
Anev, Aper, Asso Energie future, Assosolare, Gifi e Ises, in una nota diffusa nelle ultime ore, chiedono al Governo di riaprire il confronto sul decreto, contestando all’Esecutivo che il dl in attuazione della Direttiva 2009/28/, così com’è, non farà altro che bloccare lo sviluppo del settore delle rinnovabili.

Settore che sta vivendo, proprio a causa del decreto, ribattezzato blocca-solare dagli ambientalisti, un momento di instabilità ed incertezza che mina il futuro di intere categorie di lavoratori ed imprenditori che hanno scelto l’energia pulita per investire economicamente, professionalmente ed umanamente.

Nucleare o rinnovabili, quale conviene di più agli italiani?

Bisogna cominciare affermando che, sia il nucleare che le rinnovabili, sono soluzioni infinitamente migliori dell’attuale dipendenza dal petrolio e dal gas. Entrambe non hanno emissioni, non hanno problemi di importazione e creano posti di lavoro. Ma i benefici comuni finiscono qui.

Oltre agli svantaggi già spiegati in passato sul nucleare, una forma energetica pericolosa, inquinante dal punto di vista delle scorie e soprattutto molto costosa, c’è un punto su cui molti “fans” dell’atomo puntano: creerà occupazione. Una finalità positiva, non c’è che dire, ma di certo non sarà una sua esclusiva.