Decreto fonti rinnovabili: Aper, un’occasione sprecata

Sono passate poche ore dal via libera, da parte del Consiglio dei Ministri, all’approvazione del Decreto legislativo sulle rinnovabili che recepisce la relativa direttiva comunitaria. Non c’è stato quel “disastro” che la filiera delle imprese delle rinnovabili, ed in particolare del fotovoltaico, aveva temuto, ma in ogni caso proprio per gli impianti solari resta tutto in sospeso e rinviato a giugno 2011 per quel che riguarda nuove regole ancora tutte da definire e che, di sicuro, saranno oggetto di continue revisioni ed aggiustamenti durante per le prossime settimane.

L’APER, Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili, alla luce del nuovo Decreto sulle rinnovabili licenziato dal CdM, parla di un’occasione sprecata al fine di andare a sostenere realmente il settore. In particolare, sebbene siano state accolte alcune istanze formulate dagli operatori, per l’Associazione sul nuovo Decreto poche sono le luci e molte le ombre per un provvedimento che nel complesso ha disatteso le grandi aspettative di tutte le imprese che operano in Italia nella filiera delle fonti rinnovabili.

Decreto fonti rinnovabili: Cigl chiede modifiche

Quella di domani, giovedì 3 marzo 2011, sarà una giornata decisiva per il nostro Paese in merito alla produzione di energia pulita. Per le ore 8,30, a Palazzo Chigi, è stato infatti convocato un Consiglio dei Ministri; all’ordine del giorno, in linea con le attese, c’è anche il Decreto legislativo sulle fonti rinnovabili che dovrà essere esaminato, discusso ed approvato al fine di “allineare” l’Italia alla relativa direttiva comunitaria. Gli ultimi giorni sono stati letteralmente infuocati e non solo a livello politico visto che c’è forte preoccupazione in merito ai paletti che il Governo intenderà fissare in materia di impianti, potenza, incentivi e produzione di energia da fonti rinnovabili, a partire dal tanto discusso tetto degli 8 mila MW sul fotovoltaico che ancora non s’è capito se c’è o non c’è.

Di sicuro è lecito attendersi modifiche dell’ultima ora al Decreto legislativo, altrimenti, almeno stando al giudizio ed alle considerazioni fatte dalle imprese della filiera e dalle Associazioni ambientaliste, in Italia si rischia in tutto e per tutto lo stop, una brusca frenata delle rinnovabili con tutto quel che ne consegue anche in merito agli obiettivi di riduzione delle emissioni da qui al 2020.

Rinnovabili, Prestigiacomo: “Non c’è tetto 8000 Megawatt”

Gli 8000 MW li indicammo come obiettivi per il solare fotovoltaico ma non costituiscono un tetto. Così il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ai giornalisti all’indomani delle polemiche sulla proposta di decreto Romani, subito ribattezzata dalle associazioni e dalle categorie del settore come blocca solare.

La Prestigiacomo ci tiene a sottolineare che l’Italia terrà fede agli mpegni assunti in sede europea di raggiungere al 2020 quota 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Per il Ministro l’equivoco sul tetto di potenza per gli incentivi nasce dagli 8000 MW che al tempo si indicarono come traguardo per il fotovoltaico, dovendo comunicare all’UE come il nostro Paese intendesse raggiungere gli obiettivi concordati.

Cellulari ecologici, arriva il caricabatterie ad idrogeno (gallery)

Aggiungi una piccola cella a combustibile ad idrogeno ed un cucchiaio di acqua al PowerTrekk ed il dispositivo caricherà il tuo smartphone, fotocamera digitale, GPS, e qualsiasi altro aggeggio elettronico semplicemente attraverso un cavo USB. E’ questa l’ultima novità ecologica nel campo dei cellulari, il caricabatterie ad idrogeno.

A differenza dei caricatori solari, è più leggero (240 grammi), non fa affidamento sulle ore trascorse sotto il sole, e funziona non appena si accende. L’unico sottoprodotto emesso è vapore acqueo. L’attuale cella a combustibile PowerPukk è considerata sicura abbastanza da essere ammessa persino nel bagaglio a mano a bordo di una cabina d’aereo.

Rinnovabili, decreto blocca solare accende polemiche

Rinnovabili e decreto Romani: è fiume di polemiche delle associazioni ambientaliste e del settore su quello che è stato prontamente ribattezzato il decreto blocca solare.
La proposta di decreto avanzata dal Ministro dello Sviluppo Economico al Governo, in attuazione della direttiva 2009/28/CE, fissa un tetto di 8.000 MW agli incentivi del Conto Energia al solare fotovoltaico.

Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, è intervenuta ieri ad una conferenza stampa davanti al Ministero dello Sviluppo Economico che ha coinvolto le associazioni ambientaliste più attive in Italia, dal WWF al Kyoto Club, e associazioni di settore come Anev ed Assolare.
La Muroni ha spiegato che il Governo Berlusconi intende sferrare un attacco senza precedenti alle fonti rinnovabili, bloccando solare, biomasse ed eolico per far spazio al nucleare.

Enel e Acea: accordo per la mobilità elettrica

Al fine di sviluppare insieme la mobilità elettrica e le relative soluzioni tecnologiche, partendo nel nostro Paese da una fase sperimentale nel Comune di Roma, il Gruppo Enel da un lato, e la società Acea dall’altro, hanno siglato al riguardo un “MoU”, ovverosia un Memorandum of Understanding. Il protocollo d’intesa, finalizzato allo sviluppo congiunto dell’infrastruttura di ricarica per la mobilità elettrica, è stato firmato proprio oggi, lunedì 28 febbraio 2011, da Fulvio Conti, Direttore generale ed Amministratore delegato del Gruppo Enel, e da Marco Staderini, Amministratore delegato di Acea.

L’accordo tra le due società è molto importante in quanto sia Acea, sia Enel mirano sia a far convergere in un unico standard, nazionale ed europeo, le soluzioni tecnologiche per la ricarica dei veicoli alimentati con l’energia elettrica, sia a promuovere presso gli enti regolatori del mercato la definizione di un assetto legislativo in grado di favorire la mobilità elettrica.

rinnovabile record italia superato 50% produzione

Rinnovabili, no al decreto blocca solare

La protesta delle associazioni ambientaliste ed ecologiche del Paese mai come ora si fa sentire. L’ennesima violenza allo sviluppo sostenibile e al decollo delle rinnovabili in Italia viene attuata sotto il naso di tutti.

Mi riferisco al decreto legisativo in attuazione della direttiva europea 2009/28/CE, già ribattezzato decreto blocca solare. Come spiegano gli ambientalisti di Legambiente, WWF Italia, Kyoto Club e della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, solo per citare i principali del Paese, con l’attuazione del decreto

non sarebbe possibile offrire un eco-futuro all’energia italiana.

Auto pulite, inventato un nuovo motore ibrido: elettrico + eolico (gallery)

Siamo abituati, da qualche anno, a vedere i motori ibridi come un mix tra elettrico e combustibili più o meno classici come benzina, diesel o biocarburante. Il Wind Explorer non è nulla di tutto questo. Si tratta di un prototipo di auto ibrida che al posto del combustibile ha l’energia eolica.

Assistita da un aquilone, come una sorta di kite-surf, la vettura elettrica ha percorso ben cinquemila chilometri da una parte all’altra dell’Australia, impiegandoci 18 giorni e spendendo appena l’equivalente di 10 euro di energia elettrica. Come se ciò non fosse abbastanza stupefacente, l’auto ha stabilito tre record mondiali: la prima traversata continentale su un veicolo ad energia eolica, la distanza più lunga percorsa da un veicolo alimentato dal vento, e la distanza più lunga percorsa dal veicolo in 36 ore!

Solare, una nuova tecnologia triplicherebbe l’efficienza dei pannelli

L’energia solare potrebbe fornire, già oggi, un’alternativa ai combustibili fossili, ma l’elevato costo delle celle solari e la loro scarsa efficienza sono stati i principali ostacoli alla loro diffusione. I ricercatori di Stanford hanno scoperto che l’aggiunta di un singolo strato di molecole organiche su una cella solare può aumentare la propria efficienza di tre volte, con la possibiiltà anche di renderla meno costosa rispetto ad oggi. I loro risultati sono stati pubblicati su ACS Nano.

Il docente di Ingegneria Chimica Stacey Bent, ha deciso di dedicarsi ad un nuovo tipo di tecnologia solare due anni fa. Ha così prodotto delle celle solari che utilizzano minuscole particelle di semiconduttori, chiamati “punti quantici”, che le rendono più economiche da produrre rispetto a quelle tradizionali, in quanto possono essere realizzate con semplici reazioni chimiche.

Fotovoltaico: Gifi-Anie traccia la road map

E’ abbondante, ma anche inesauribile e, soprattutto, gratis; stiamo parlando della risorsa solare che, tra l’altro, su tutto il nostro Pianeta risulta essere anche ben distribuita. A mettere in risalto queste caratteristiche è stata Gifi-Anie che per il fotovoltaico, e per il suo sviluppo e diffusione in Italia, ha tracciato una vera e propria road map.

Questo perché, sebbene non si possa far leva solo su una risorsa, e solo su una tecnologia, il fotovoltaico in ogni caso ha svolto ed è ancora destinato a svolgere per gli anni a venire un ruolo fondamentale per quel che riguarda la produzione e la disponibilità di energia che, a fronte di prezzi adeguati, offra anche per l’ambiente un impatto sostenibile con conseguenti ricadute positive a livello di sviluppo economico e sociale.

Fotovoltaico Liguria: Eternit Free, Regione aderisce alla campagna Legambiente

A fine di promuovere sia lo sviluppo sul territorio delle fonti rinnovabili, sia per incentivare la bonifica dall’amianto, la Regione Liguria, ed in particolare l’Assessorato all’Ambiente ed allo Sviluppo Sostenibile, ha annunciato in data odierna l’adesione a “Eternit Free“, la campagna per l’installazione di impianti di produzione di energia pulita con il fotovoltaico, con contestuale rimozione dell’eternit, promossa da AzzeroCO2 e da Legambiente.

A darne notizia oggi, giovedì 24 febbraio 2011, è stata proprio l’Amministrazione regionale nel sottolineare come in questo modo, sui capannoni industriali, ma anche su quelli agricoli ed artigianali potranno essere eliminate le coperture in eternit e potranno essere sostituite con impianti fotovoltaici con forti ricadute positive a livello ambientale ma anche economico attraverso l’accesso agli incentivi statali offerti a valere sull’anno in corso con il terzo Conto Energia.

Nucleare, dopo la bocciatura dello spot allo studio nuovi metodi di distrazione di massa

Nonostante la chiusura definitiva del famoso spot degli scacchi in cui si pubblicizzava il Forum sul nucleare, il partito pro-atomo non si dà per vinto, e già si parla di un nuovo spot. Ma su una cosa sia i favorevoli che i contrari sono d’accordo, bisogna parlarne perché tra pochi mesi (29 maggio) c’è un referendum, ed è giusto che i cittadini siano informati.

Per questo sono intervenuti anche Greenpeace e Legambiente che, appellandosi alla par condicio, hanno chiesto che anche i loro spot, già pubblicati anche in passato su Ecologiae, potessero andare in onda sulle reti nazionali. In queste pubblicità, della durata di circa un minuto, si prendono in giro sia il ritorno al nucleare che lo spot del Forum, rendendo ridicole le istanze dei nuclearisti.

Spot sul nucleare bocciato dall’authority

Vi ricordate lo spot in cui un uomo giocava a scacchi contro se stesso, ponendosi dubbi sul nucleare? Stiamo parlando della pubblicità del Forum sul nucleare, ma soprattutto di uno spot che non vedremo più in televisione. L’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria ha bollato come ingannevole lo spot, e per questo ha deciso che non andrà più in onda.

Come si erano espressi Chicco Testa e gli altri responsabili dello spot, la finalità era di far conoscere l’esistenza di questo forum su internet in cui veniva riaperto il dibattito, chiuso da oltre 20 anni, sulla possibilità o meno del ritorno al nucleare. Dovevano in teoria incontrarsi persone pro e persone contro per scambiarsi le idee, ma come più volte denunciato da Greenpeace ed anche su queste pagine, in realtà si trattava di una sorta di “trappola” per gli anti-nuclearisti che, coinvolti nel dibattito con persone pro-nucleare, dovevano essere a tutti i costi convinte della bontà del ritorno all’atomo.