Energie rinnovabili: nasce l’agenzia internazionale IRENA

Un’agenzia internazionale per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Questo è IRENA, acronimo di International Renewable Energy Agency, nata ufficialmente ieri in seguito alla firma dell’atto costitutivo a Bonn, in Germania, nell’ambito della Founding conference. Sono settantacinque, al momento, i Paesi firmatari tra cui Germania, Spagna e soprattutto l’Italia. Scopo principale della nuova Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili è quello di dare un forte impulso allo sviluppo, a livello globale, delle energie rinnovabili e di offrire agli Stati membri un punto di riferimento per quanto riguarda consulenze politiche, tecniche e finanziarie in ambito energetico.

La svolta ecologica turca da cui tutti dovremmo imparare

La cosiddetta “Guerra del gas“, come è stata soprannominata la disputa tra Russa e Ucraina, sta facendo vittime un pò in tutta Europa. Sono decine le persone che tra Ucraina e Bulgaria hanno perso la vita per il freddo nel periodo in cui la Russia ha chiuso i rubinetti del gas, mentre molti disagi sono occorsi nel resto del Continente, e che pare non debbano finire per adesso.

In tutta Europa però, a parte questi due Paesi, ce n’è uno in particolare che dipende nella quasi totalità proprio dalla Russia, e cioè la Turchia. Il 65% del gas naturale utilizzato nello Stato a cavallo tra Europa e Asia proviene dai giacimenti russi, e la maggior parte dell’economia di quelle zone risente molto di questa “guerra”. Per tentare di avere meno problemi, al Primo Ministro turco, Tayyip Erdogan,  era stato proposto di costruire delle centrali nucleari. La sua risposta è stata: “Non se ne parla proprio. Puntiamo sulle rinnovabili”.

Una rivoluzione energetica anche in Italia, firmato accordo su energie rinnovabili tra ambientalisti e industriali

Mentre a Poznan si conclude la conferenza dell’Onu sul clima, con l’adozione di una road-map, un programma di negoziati da adottare nei prossimi dodici mesi, e a Bruxelles i 27 rappresentanti dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo soddisfacente, ridurre le emissioni del 20%, arrivare al 20% di fornitura dell’energia totale da fonti rinnovabili e pulite entro il 2020, in Italia ambientalisti e industriali iniziano a venirsi incontro, raggiungendo un’intesa che riguarda proprio le energie rinnovabili.

L’idea alla base dell’accordo è quella di scatenare una vera e propria rivoluzione energetica anche nel nostro Paese, dando un’enorme spinta al settore delle rinnovabili, evitando che ristagni in progetti scarsamente finanziati che finiscono per rivelarsi buoni solo per l’ambiente ma improduttivi per gli industriali. D’altra parte, Il nome del patto è già di per sè programmatico degli intenti da raggiungere: Una rivoluzione energetica anche in Italia.

Il Governo taglia i pochi finanziamenti sulle rinnovabili

Ora è ufficiale, l’attuale Governo è il più antiambientalista che l’Italia abbia mai avuto nella sua breve storia repubblicana. Già il nostro Paese, per motivi endemici, è molto indietro, rispetto alle altre nazioni sviluppate, sul tema dell’ecologia, ma di questo non si può farne una colpa all’attuale Governo.

Quello che invece il Premier Berlusconi e i suoi soci hanno sulla coscienza è il ritorno indietro sui pochi provvedimenti in favore dell’ambiente che erano stati presi, e che sono stati ora cancellati o ostacolati, in maniera tale che l’Italia rimanga ancorata sempre all’ultimo posto in Europa per i provvedimenti ambientali. Ma per capire cosa è successo bisogna fare un passo indietro e tornare a circa un anno fa, quando c’era ancora il Governo Prodi.

Non credete nelle rinnovabili? Ecco 10 miti che vi faranno cambiare idea

Si chiama “Ten technologies to save the planet” ed è il libro che, si spera, faccia cambiare idea ai tanti scettici dell’ecologia, ed in primo luogo sulle energie rinnovabili. Scritto dal britannico Chris Goodall, esperto di energie rinnovabili, sta per uscire in tutto il mondo. Si tratta di un decalogo di tutte le dicerie e i classici “miti” di cui molti sono convinti, ma che purtroppo sono tutti completamente o in parte falsi, e che per questo vanno sfatati. Eccoli riassunti da Repubblica, e che Ecologiae vi riporta:

1) L’energia solare non è troppo costosa. Si può pensare il contrario prendendo in considerazione le vecchie tecnologie, quelle con pannelli enormi e costosi, ma con quelle nuove (e su questo sito ne trovate tante) le alternative sono molteplici, e soprattutto a costi più bassi.

Come il geotermico darà energia al nostro futuro

Il termine “energia geotermica” fa venire alla mente le sorgenti di acqua o di aria calda, anzi bollenti, che arrivano da sottoterra ed escono allo scoperto. Ma in verità si può ottenere la stessa energia anche se non si vive in Islanda o appena vicino ad un Geiser, ma basta avere una pompa di calore geotermica.

Tutto ciò che si trova nel sottosuolo viene chiamato geotermico. Ad esempio l’acqua è presente ovunque sulla Terra, ed ha una temperatura di circa 50-60 gradi centigradi, in grado di riscaldare interi palazzi e fornire elettricità a degli appositi generatori elettrici. Certo, queste risorse non sono disponibili dappertutto, ma le pompe sì, e per fortuna sono sempre più utilizzate in tutto il mondo. Secondo John Lund, direttore del Geo-Heat Center dell’Istituto di Tecnologia dell’Oregon, il loro mercato si espande del 20% all’anno e per ora non conosce crisi.

New energy for America, l’ecologia di Obama non contagia l’Italia

Mentre il neoeletto presidente degli Stati Uniti Barack Obama chiama a raccolta i maggiori cervelli del Paese per risolvere la crisi economica e provare a cambiare il mondo, in Italia si avverte sempre più forte l’esigenza di continuare a porre veti e freni ai protocolli ambientali proprio per risolverla la stessa crisi.

Qualcosa non quadra e ci rendiamo sempre più conto che se l’America può, noi non vogliamo nemmeno provare a farla qualcosa. O meglio, il nostro amato premier Silvio Berlusconi si è recato in Spagna a ribadire la sua tesi che vista l’emergenza economica chissenefrega di salvare il Pianeta, più o meno il concetto era quello, inutile fare tanti bei giri di parole e di retorica vuota a rendere. Meglio tutti più ricchi e felici con tanti soldi da spendere per curare il cancro ai polmoni, decontaminare l’acqua del rubinetto, acquistare prodotti biologici sempre più costosi. Dov’è il risparmio?

Ecco come le rinnovabili soppianteranno i combustibili fossili

Uno dei primi provvedimenti del Presidente-eletto Barack Obama è stato, come da campagna elettorale, investire sulle rinnovabili. Ancora non ha il potere di legiferare, ma ha promesso che stanzierà 150 miliardi di dollari per le rinnovabili nei prossimi 10 anni.

L’idea non è completamente sua, ma proviene dall’ideale di Al Gore, candidato alla presidenza degli Stati Uniti nel 2000, il quale promise che investendo pesantemente sulle risorse rinnovabili, nel giro di 10 anni sarebbe stato possibile, almeno in America, sostituire al 100% i combustibili fossili. Una sfida un pò troppo ottimistica anche per gli esperti di Greenpeace, ma che Obama ha voluto raccogliere in quanto, anche se non si dovesse riuscire a sopravvivere esclusivamente con le rinnovabili, almeno esse avrebbero fornito una buona percentuale di energia alla Terra. Sempre meglio della situazione attuale.

Times Square sarà illuminata dalle rinnovabili

Il posto che per anni è stato additato come simbolo dello spreco energetico americano, Times Square, sta per diventare da esempio ecologico per tutto il mondo. L’azienda americana Ricoh sta per inaugurare la sua insegna, una delle più famose della piazza, in maniera ecologica: l’alimentazione per le centinaia di lampadine sarà fornita da pannelli solari e turbine eoliche.

L’idea è venuta a Ron Potesky, senior marketing e vice presidente della Ricoh Americas Corporation, una delle più grandi aziende d’informatica al mondo. Il costo per tenere accese queste lampadine alimentate ecologicamente si aggirerà intorno ai 200 mila dollari al mese. Sembrano tanti, ma sono sempre 12-15 mila in meno di quello che spendono ora per avere l’illuminazione classica per una delle insegne più grandi di tutta Times Square (pesante 35 mila tonnellate, 16 metri sollevata da terra e che è costata 3 milioni di dollari). Senza contare un particolare, non da poco, sul risparmio sulle emissioni di carbonio: 18 tonnellate in meno all’anno, più che una mano all’ambiente.

Ecco come le isole dell’energia daranno elettricità al futuro

I porti, specialmente quelli oceanici, abbondano di energie rinnovabili (sole, vento e onde). Ognuna di queste si potrebbe chiamare semplicemente “Isola dell’Energia“, un impianto galleggiante che ha le potenzialità di raccogliere molta più energia rinnovabile di quello che potrebbe fare con il petrolio.

Il concetto è un parto della mente dell’inventore inglese Dominic Michaelis, il quale è partito dalla sua personale insoddisfazione sul lento progresso dello sviluppo della conversione dell’energia termica degli oceani, un processo in cui l’acqua viene pompata dal fondo degli oceani per generare elettricità.

La rivoluzione del sole inizia dai kibbutz israeliani

Ricavare il 20, il 40% del fabbisogno totale di energia dalla luce solare. Questo il sogno di Israele che sta per avviare una vera e propria rivoluzione del sole, potenziando enormemente il settore delle rinnovabili al fine di rendersi semi-indipendente dal petrolio, risorsa difficile da ottenere per gli israeliani, che non godono certo dell’amicizia dei governi dei Paesi confinanti, ricchissimi detentori di oro nero.

Motivazione sufficiente a dare una bella spinta verso fonti di energia pulita e lo slancio necessario per lanciarsi in una grandiosa impresa: quella di ricavare energia trasformando il deserto del Negev, una regione che si trova nella parte meridionale dello stato d’Israele, nel sud di Arava, in una mega centrale solare.

Rinnovabili in crisi se il prezzo del petrolio scende

Lo abbiamo visto salire alle stelle nei mesi scorsi, suscitando preoccupazioni, crisi, lamentele da parte degli automobilisti. E ora calare di nuovo di prezzo, facendo tirare un sospiro di sollievo agli acquirenti. Si parla del petrolio, l’oro nero più conteso, dibattuto, criticato, rilanciato sul mercato.
Può essere definito un po’ il carburante per eccellenza del mondo, muove la Terra intera, le attività dell’uomo, i trasporti.

Eppure, per un momento, pochi, troppo pochi, giorni ci era parso possibile persino pensare di vivere senza, di farne a meno, di poter usare la bicicletta, i mezzi di trasporto pubblico, il carsharing, tutto pur di evitare un dispendioso e tanto temuto pieno.

Costo dell’energia: a quanto ammontano gli investimenti del futuro

In un clima di polemica in cui diversi schieramenti di tutto il mondo si attaccano in una guerra di cifre sul costo da sostenere per l’energia futura, Greenpeace ha cercato di mettere dei paletti, e ha diffuso un rapporto di previsione di spesa mondiale se si decidesse di investire sulle rinnovabili, piuttosto che su altre forme di combustibili fossili.

Il rapporto “Energy [R]evolution 2008” mostra come fronteggiare i cambiamenti climatici attraverso una politica dell’energia pulita, senza costi eccessivi. Infatti si legge sul rapporto che entro il 2030, se si seguissero i parametri indicati da Greenpeace, il risparmio nel settore elettrico mondiale ammonterebbe a 18.700 miliardi di dollari.

La buona notizia: il Governo italiano stanzia 10 milioni per le rinnovabili

Ogni tanto qualche buona notizia arriva anche dall’Italia. Il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha deciso di stanziare 10 milioni di euro da investire nelle rinnovabili. Un regalo che dal Governo non ci aspettavamo, ma che può finalmente far ritornare, per pochi minuti, in buona luce l’operato di uno dei Governi meno ambientalisti della storia.

Ma attenzione a non farci false illusioni, non è oro tutto quello che luccica. La Ministra infatti ha aggiunto che questo investimento è fatto in previsione del nucleare, dato che da qui fino a che le centrali nucleari saranno pronte per entrare in uso, ci vuole un supporto ulteriore per cominciare a renderci energicamente indipendenti.