Anno 2015: l’energia solare raggiungerà la parità di costo di quella “sporca”

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E’ sempre una buona notizia quando molti studi diversi affermano la stessa cosa. Il Solar Utility Study ha concluso che il 2015 sarà l’anno in cui l’energia solare inizierà a raggiungere la parità di rete (nel senso che avrebbe circa lo stesso costo dell’elettricità prodotta da altre fonti). Intanto, il fondatore del Prometheus Institute ha detto che:

due terzi del mercato statunitense (di elettricità venduta), utilizzando sistemi fotovoltaici, raggiungeranno la parità di rete entro il 2015. La cifra comprende gli incentivi fiscali federali e presuppone che i tassi di elettricità aumenteranno in media dell’1%, un ipotesi conservatrice. I sistemi solari sono in grado di produrre energia elettrica al di sotto dei prezzi di rete di circa il 10% del mercato statunitense oggi. Questo numero sarà portato a due terzi del mercato a causa della rapida diminuzione del costo dei moduli e di altri componenti del sistema come le griglie. I sistemi solari commerciali raggiungeranno circa 2-3 dollari per watt installato e quelli residenziali circa 4 dollari entro il 2015, rispetto ai più di 6 dollari per watt di oggi.

Il gallo fotovoltaico, quando la tradizione si sposa all’alta tecnologia

gallo-solareChi abita in campagna e nelle vicinanze di un pollaio lo sa: il sorgere del sole è scandito dal canto del gallo che annuncia l’inizio di un nuovo giorno. E allora quale associazione migliore se non quella tra il fotovoltaico e il re del mattino? Un gallo hi-tech che misurerà al sorgere del sole i dati relativi alle prestazioni dei moduli per inviarli successivamente via wireless o Gsm, al fine di valutare la resa energetica dei pannelli.

A mettere a punto il gallo fotovoltaico è stata un’équipe di  ricercatori del Dipartimento di Elettronica e Informazione guidato da Sergio Brofferio del Politecnico di Milano. Lo strumento realizzato dagli studiosi si collega a due moduli fotovoltaici, non necessariamente identici tra loro, misurandone le prestazioni, vale a dire la potenza, la tensione o la corrente elettrica. Il gallo solare, completo di tutte le sue componenti, si trasporta comodamente in un valigia-trolley.

Israele sceglie una turbina made in Italy per la centrale solare del Samar Kibbutz

turbina-solare-samar-kibbutz-israeleIsraele ha scelto la tecnologia made in Italy, optando per l’installazione di una turbina italiana nell’innovativo impianto solare del Samar Kibbutz. A realizzarla la Turbec Spa di Cento, in provincia di Ferrara, che da oggi può vantare la partecipazione a quello che è considerato un progetto di energia solare più  che all’avanguardia, rivoluzionario.

La centrale israeliana realizzata dalla società Aora è infatti fondata sulla cogenerazione, produce sia energia elettrica che energia termica, ed è un chiaro esempio di quello che viene identificato come impianto solare ibrido. Disposto su una superficie  di 2 mila quadrati nel deserto Harava, nel sud dello stato di Israele, l’impianto garantisce energia 24 ore su 24, dal momento che la generazione non si ferma neanche di notte, grazie all’utilizzo di gas naturale o biogas. Il tulipano nel deserto, l’enorme torre progettata dallo studio di architetti Haim Dotan Ltd, è alto 30 metri, in cima trova posto la micro-turbina italiana, che si muove grazie all’energia pulita convogliata dalla superficie riflettente di 30 specchi solari (o eliostati).

Nuova impresa di Bertrand Piccard: giro del mondo su un aereo solare

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Il nome Piccard probabilmente ai più non dirà molto, ma nel mondo scientifico, e soprattutto nel mondo dei Guinness World Record, è uno dei nomi più ricorrenti della storia. Auguste Piccard, amico di Einstein e di Marie Curie, salì nella stratosfera in una bolla di metallo appesa ad un pallone a 16 km di altezza nel lontano 1931 per studiare i raggi cosmici. Suo figlio, Jacques Piccard, scese nel 1960 nelle profondità della Fossa delle Marianne, primo uomo a compiere l’impresa, percorrendo con il batiscafo Trieste i 10.916 metri della più profonda gola oceanica del mondo.

E se buon sangue non mente, anche il nipote di Auguste e figlio di Jacques, Bertrand, non poteva essere da meno. Così dopo aver fatto il giro del mondo nel 1992 a bordo di un pallone aerostatico, ecco che nell’Era dell’ecologia si prepara a 51 anni, a compiere la sua ennesima impresa: girare il mondo a bordo di un aereo alimentato esclusivamente dal sole.

L’Italia rallenta la corsa fotovoltaica

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Il Paese del Sole non sfrutta la sua migliore arma. Grazie alla sua esposizione e al suo know-how, l’Italia potrebbe sfruttare il sole presente tutto l’anno per primeggiare nelle classifiche mondiali di produzione di energia solare e fotovoltaica. Ed invece continuiamo ad arrancare a metà classifica, cercando di inseguire non solo Paesi come la Spagna, che di sole ne hanno quanto noi, ma anche altri come la Germania, che lo vedono solo per pochi mesi all’anno.

Lo scorso anno però c’era stata un’impennata nella produzione nel nostro Paese, con 500 Mw di potenza cumulativa che faceva ben sperare per il futuro. Secondo il contatore del GSE, che indica gli impianti fotovoltaici incentivati con il conto energia, in Italia nel 2008 gli impianti realizzati per la produzione di tale energia erano 39.753. Possono sembrare tanti, ma se pensiamo che la Germania ne ha circa il quadruplo, capiamo che non sono poi moltissimi.

Lo spazio sprecato sui tetti potrebbe produrre energia elettrica

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Una sottile pellicola trasparente utilizzata per proteggere i televisori a schermo piatto dall’umidità potrebbe diventare la base per i pannelli solari flessibili che potrebbero essere installati su tetti delle case. La flessibilità dei pannelli solari sul tetto, chiamato fotovoltaico-integrato o BIPV, potrebbe sostituire oggi i grandi pannelli solari realizzati con vetro o silicio rigido e montati su telai in metallo molto spessi. Il solare flessibile sarebbe meno costoso di quello di attuale dei pannelli e sarebbe fatto per durare 25 anni.

C’è un sacco di spazio sprecato su tetti che potrebbe essere utilizzato per produrre energia. I pannelli solari flessibili potrebbero diventare facilmente integrati nell’architettura degli edifici commerciali e delle abitazioni. I pannelli solari hanno avuto un successo limitato perché sono stati difficili e costosi da installare

ha dichiarato Mark Gross, uno scienziato del Department of Energy’s Pacific Northwest National Laboratory. I ricercatori hanno creato questi pannelli flessibili da adattare con una pellicola ad incapsulamento attualmente utilizzata per il rivestimento dei display dello schermo piatto che utilizzano diodi organici che emettitono luce, conosciuti meglio come OLED.

Dopo le biciclette solari non poteva mancare il triciclo ibrido

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Lorax Motor Works, un’azienda dell’Oregon che produce veicoli elettrici, si è inventata un mezzo di trasporto ecologico a cui finora nessuno aveva pensato: il triciclo ibrido solare. Uno dei loro primi prodotti è stato battezzato The Hauler: un triciclo che come una mountain-bike è capace di trasportarvi anche sui terreni più sconnessi e difficili. In effetti ha una struttura inferiore simile a quella di una bicicletta, ma la parte superiore è altamente tecnologica.

Ad aiutare le vostre gambe, che a furia di pedalare potrebbero stancarsi, è stato inserito sul suo tetto un vero e proprio pannello solare che alimenta un impianto composto da un motore elettrico che fornisce assistenza alla guida. Secondo il blog di Lorax, il veicolo di prova ha raggiunto i 32 km/h ed è capace di trasportare fino a 136 kg, in pratica due persone che percorrono chilometri stesi con un angolo di 50 gradi.

Il piano energetico indiano, produzione solare maggiore del nucleare entro il 2050

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Finchè a superarci ci sono Paesi come Stati Uniti e Germania, o colossi come la Cina, nulla da obiettare. Ma quando si nota che a superare l’Italia in quanto a progetti ecologici e a produzione di energia pulita è anche un Paese del Terzo Mondo, allora c’è da chiedersi che cosa c’è che non va.

Un anno fa l’India ha annunciato che l’energia solare sarebbe entra a far parte del suo piano d’azione, anche se dagli annunci dello scorso anno ad oggi non abbiamo visto granché. Ma ora il Worldwatch Institute fa sapere che probabilmente sta per partire un piano nazionale sull’energia solare che sembra più serio di molti europei.

Solare-nucleare, un arma o semplice energia? La scienza se lo sta ancora chiedendo

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Gli scienziati del laboratorio Lawrence Livermore, in California, si stanno preparando a lanciare una serie di esperimenti senza precedenti che può condurre alla capacità di sfruttare la potenza del sole con un’infinita energia. Ma alcuni avvertono che l’esperimento può produrre conoscenze pericolose, come la possibilità di creare una nuova generazione di armi atomiche.

Il Lawrence Livermore National Ignition Facility, che ha recentemente ricevuto la somma di 3,5 miliardi di dollari da dedicare al progetto, avrà bisogno di molti anni per completarlo. Gli esperimenti si svolgono in un gigantesco edificio grande quanto tre campi da calcio. Secondo il San Francisco Chronicle:

Il suo scopo è quello di focalizzare l’immensa energia di 120 raggi laser concentrati in uno solo, puntato su un piccolo bicchiere pieno di idrogeno. Tutto questo è fatto ad alta pressione ad una temperatura pari a quella dell’interno di una stella, circa 180 milioni di gradi Fahrenheit (82 milioni di gradi Celsius, ndr).

Solare a concentrazione, l’evoluzione futura dell’energia pulita

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In questi giorni si sta tenendo a Roma il g8 dell’energia. I telegiornali si guardano bene dal diffondere la notizia perché mentre nelle sale convention si parla di nucleare e carbone, e solo in minima parte delle energie rinnovabili, fuori da quelle sale centinaia di manifestanti chiedono maggiori investimenti in favore dell’energia pulita.

Alcuni di questi manifestanti sono di Greenpeace, ed oggi hanno pubblicato un dossier molto interessante sul futuro del solare. Essi parlano dell’energia del futuro, che potrebbe essere quella del solare a concentrazione. Più precisamente si tratterebbe di una centrale la quale moltiplicherebbe esponenzialmente la produzione di energia solare con degli antichi metodi di giochi di specchi. Si tratterebbe semplicemente di potenziare i raggi solari tramite degli specchi, i quali potrebbero far arrivare la temperatura al generatore di corrente da 400 a 1000 gradi, producendo tantissima energia in più rispetto a quella che si produce oggi.

Partono i primi progetti per il treno solare negli Usa

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Uno dei campi del futuro in cui “sbarcherà” l’ecologia è sicuramente il trasporto pubblico. Tempo fa accennammo al mag-lev train, un treno magnetico sperimentale che avrebbe collegato le città di Detroit e Lansing, in Michigan. Un progetto che sembrava promettente, ma aveva un piccolo problema: sembrava troppo tecnologicamente complicato e costoso per poter essere realistico. Ma intanto non si poteva abbandonare l’idea dei treni ecologici, visto che rimangono uno dei mezzi di trasporto più utilizzati in tutto il mondo.

Come riportare allora il servizio dei treni ad essere più moderno ed ecologico? L’idea del treno solare progettato in Arizona sembra più ragionevole. Soprattutto perché non coinvolge i magneti superconduttori e le batterie a idrogeno, che erano quelle componenti che facevano lievitare le fatture.

Ideato un metodo per far diventare i pannelli solari più potenti e meno costosi

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Uno dei principali svantaggi dell’uso delle energie rinnovabili è sicuramente il costo. Attraverso la tesi “La preparazione e lo studio di pellicole sottili per applicazioni fotovoltaiche” presentato all’Università Jaume I, Teodor Krassimirov ha tentato di rendere lo sviluppo di efficaci pannelli solari più facile e meno costoso.

In questa tesi, egli propone l’uso di metodi di sintesi più economici utilizzando i composti a base di zolfo (calcopiriti) come alternativa a quelli usati fino ad ora. Delle sottili pellicole per le applicazioni fotovoltaiche sono ottenute attraverso costosi processi di sintesi che hanno bisogno di essere ottimizzati. Dice Purificación Escribano, docente di Chimica Inorganica e co-direttore della tesi insieme al docente senior Juan Carda:

Abbiamo deciso di proporre un processo di sintesi a basso costo per la preparazione della pellicola basato sulla struttura della calcopirite come alternativa al silicio, che è un materiale altamente efficiente, ma costoso da ottenere.

Solarexpo: l’Italia c’è, il Governo no

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Ancora una volta il Governo dimostra la sua completa mancanza di sensibilità verso la politica delle energie rinnovabili, il vero motore per uscire dalla crisi. Si è appena conclusa Solarexpo, la fiera dell’energia solare che come ogni anno si è tenuta a Verona dal 7 al 9 maggio. Una fiera che, di anno in anno, va ad incrementarsi, con nuovi padiglioni (quest’anno erano 9, tre in più rispetto alla scorsa edizione), 64 mila visitatori (record) e tante, tantissime aziende, non solo italiane, decise ad investire in questo campo.

Insomma, c’erano tutti, tranne i rappresentanti di Governo. Si attendevano il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, l’uomo che ha a cuore il nucleare, e la Ministra dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Si attendevano, appunto. Perché si sono fatti attendere talmente tanto che si è capito che alla fine non sarebbero più venuti. Lo sconcerto non viene tanto nel sapere che i ministri del nostro Governo non si siano informati sulle nuove tecnologie rinnovabili. Il problema è che siccome con loro si muove anche una grande macchina mediatica, mancando la loro presenza, le uniche telecamere che si sono viste a Verona sono state quelle di qualche network locale, finendo con lo scomparire della notizia a carattere nazionale.

La centrale solare più potente al mondo dà più energia del previsto

La più grande torre del mondo alimentata ad energia solare ha appena ha iniziato ad operare al di fuori di Siviglia, Spagna, e segna un momento storico nella saga delle fonti energetiche rinnovabili. La torre solare PS20, quella che nella foto è di fianco a sua sorella minore PS10, produce ancora più energia di quanto previsto nel corso dei test precedenti. E’ stato confermato che la rivoluzionaria torre solare genera 20 megawatt di energia elettrica: ed è ora in grado di fornire energia a 10.000 case con fonti rinnovabili.

La torre, costruita e gestita da Abengoa Solar, è uno dei più innovativi esempi di tecnologia solare. Anche se abbiamo visto simili torri solari prima, non abbiamo mai visto nulla eseguito su tale scala. Ecco come funziona, secondo Abengoa:

PS20 è costituita da un campo solare composto di 1.255 pannelli eliostatici progettato da Abengoa Solar. Ogni pannello, con una superficie di 1.291 metri quadrati, riflette la radiazione solare che riceve sul ricevitore, il quale si trova sulla cima di una torre alta circa 160 metri, la quale produce vapore che viene convertito in energia elettrica da una turbina.