Solare a concentrazione, l’evoluzione futura dell’energia pulita

di Redazione 1

solare-termico

In questi giorni si sta tenendo a Roma il g8 dell’energia. I telegiornali si guardano bene dal diffondere la notizia perché mentre nelle sale convention si parla di nucleare e carbone, e solo in minima parte delle energie rinnovabili, fuori da quelle sale centinaia di manifestanti chiedono maggiori investimenti in favore dell’energia pulita.

Alcuni di questi manifestanti sono di Greenpeace, ed oggi hanno pubblicato un dossier molto interessante sul futuro del solare. Essi parlano dell’energia del futuro, che potrebbe essere quella del solare a concentrazione. Più precisamente si tratterebbe di una centrale la quale moltiplicherebbe esponenzialmente la produzione di energia solare con degli antichi metodi di giochi di specchi. Si tratterebbe semplicemente di potenziare i raggi solari tramite degli specchi, i quali potrebbero far arrivare la temperatura al generatore di corrente da 400 a 1000 gradi, producendo tantissima energia in più rispetto a quella che si produce oggi.

I dati sono impressionanti, e per questo forse i governanti di (quasi) tutto il mondo fanno finta di non conoscerli. Diciamo quasi perché la California e la Spagna sono le uniche due nazioni che hanno deciso di sperimentare tali invenzioni. Secondo le stime pubblicate da Greenpeace, il solare a concentrazione potrà soddisfare il 7% dei consumi mondiali di energia elettrica entro il 2030, ed il 25% entro il 2050.

Anche questa tecnologia non è esente dai tanto aspirati posti di lavoro verdi. Se concentrate nelle zone con più forte presenza di sole, quindi alcuni Paesi africani, del centro America, e perché no, anche nel Sud Italia dove c’è il sole per 11 mesi all’anno, queste nuove centrali potrebbero dare lavoro a 200 mila persone entro il 2020 e ad oltre un milione di persone entro il 2050. Senza poi considerare l’aspetto più importante, e cioè il risparmio di emissioni di CO2. Saranno 2,1 miliardi le tonnellate di anidride carbonica che verranno risparmiate ai nostri cieli ogni anni a pieno regime. In pratica 4 volte la produzione della sola Italia.

Se ciò che spaventa è il costo, basti pensare che i combustibili fossili arrivano a costare sempre di più, anche perché alcuni cominciano a scarseggiare, mentre il sole, ma anche le altre fonti rinnovabili, è gratis, quindi il costo iniziale verrebbe recuperato in breve tempo. Attualmente alcune centrali sperimentali sono già attive, e producono 436 Mw in tutto il mondo. Con i progetti spagnoli si punta quasi a triplicare questa produzione entro 2 anni. Chissà se anche l’Italia vorrà aggregarsi a questo grande progetto.

Fonte: [Greenpeace]

Commenti (1)

  1. Secondo la mia opinione investire sull’energia solare non solo è importante,ma presto sarà indispensabile, tutti quelli chè ci credono come me dovrebbero poterlo fare anche autotasandosi com modiche cifre.
    Io sto cercando la possibilità di invstire una parte dei miei risparmi anche se sono consapevole chè ci sono dei rischi. Mi ratrista molto chè l’Italia non sia all’avanguardia in questo campo perchè, non so quando, ma un bel giorno forse rimarrà l’unica possibilità di creare energia.

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