
Esistono diversi tipi di carbone: nero, duro, pieno di carbonio, e così via. Tuttavia, la concentrazione pericolosa dei minerali che lo compongono varia notevolmente come variano le emissioni di componenti tossici a seconda della progettazione e gestione di una fonte di combustione. Ad esempio, alcuni tipi di carbone rilasciano tracce di alti livelli di fluoruri, mentre altri depositi hanno livelli altamente pericolosi di composti tossici del fluoro.
Lo stesso vale per il mercurio, per l’arsenico, per l’uranio e per i suoi prodotti a causa del decadimento radiologico. E proprio per il rischio radiologico, dai dati raccolti è emerso che in India sono nati alcuni bambini deformi a causa dell’esposizione a radionuclidi associati alla produzione di energia elettrica dal carbone.
Una città carbon positive, Baoding, la prima, l’unica, si spera non l’ultima, sorge in Cina, il Paese che con gli Stati Uniti produce il più alto tasso di emissioni di CO2. Eppure è proprio da Oriente che inizia a soffiare un vento green per quanto riguarda la riduzione di anidride carbonica nelle città. Ma cosa significa carbon positive e come è riuscita l’amministrazione di Baoding a raggiungere questo ammirevole risultato?
Il lago d’Aral, erroneamente chiamato Mare d’Aral (è salato), è tristemente noto come oggetto di uno dei disastri ambientali più gravi della storia dell’umanità, se non il più grave in assoluto. Così lo descrive Al Gore nel suo libro Earth in balance. Così lo vediamo dalle immagini riprese dal satellite (foto sopra).

