Maltempo, da domani allarme nubifragi

Non si placa l’ondata di maltempo sul nostro Paese e l’allarme per i prossimi giorni è puntato sul Nord-Ovest dove, fino all’8 novembre si attendono piogge molto abbondanti. Le temperature rimarranno stabilie sopra la media per tutta la giornata di domani, ma già in serata si attende una nuova perturbazione.

Maltempo, Cinque Terre sotto il fango. Video sull’alluvione a Monterosso

La Liguria è sotto assedio per il maltempo, si contano nove vittime per l’alluvione che ha colpito il Paese, sette nella regione ligure e due in Toscana. Le autorità locali non si sbilanciano sul numero dei feriti e dei dispersi, ma la situazione alle Cinque Terre è off-limits. Vi mostriamo un video girato questa mattina a Monterosso, sommerso dal fango. I vigili del fuoco stanno utilizzando gommoni rinforzati per raggiungere le persone alluvionate e per salvare il salvabile: 50 persone sono state portate in salvo dopo aver trascorso la notte aggrappate a degli alberi.

Alluvione in Liguria, l’Italia è in default ambientale

Alluvione in Liguria: nove finora le vittime, decine i dispersi. Una bomba d’acqua sulle Cinque Terre, così l’ha definita Giampiero Maracchi, climatologo dell’Università di Firenze:

Siamo passati da precipitazioni che avevano una portata di 40-60 millilitri all’ora (tra gli anni ’60 e ’90) a piogge che arrivano a scaricare tra i 90 e i 200 millilitri in un’ora. Si tratta di un fenomeno di tipo tropicale a cui ci dobbiamo abituare, ovvero i cosiddetti flash flood.

Un disastro annunciato per i geologi. In Italia non si investe affatto in prevenzione del rischio idrogeologico, per poi dichiarare lo stato d’emergenza per una tragedia che ormai è abitudine alle prime precipitazioni abbondanti.

caccia scuole polemica

Caccia: anche l’UE ammonisce l’Italia sulle deroghe

In Italia esiste un organo, chiamato ISPRA, preposto ad effettuare delle rilevazioni scientifiche con l’obiettivo di capire, tra le altre cose, la situazione della fauna, le specie a rischio estinzione, ma soprattutto quali sono i periodi migliori per cacciare, per evitare di interferire con il normale corso della natura. Ogni anno questo organo redige una relazione che dovrebbe consentire al Governo di decidere sulla stagione venatoria, ma il problema è che, anche se il Governo segue quelle indicazioni, lascia carta bianca alle Regioni per effettuare delle deroghe.

Fiera delle Utopie concrete. Città di Castello, 20-22 ottobre

Torna l’appuntamento con la Fiera delle Utopie concrete a Città di Castello, in provincia di Perugia. Dibattiti, racconti di esperienze di vita sostenibile, ma anche moltissime proposte ci attendono dal 20 al 22 ottobre 2011 per

Prevedere per tempo ciò che potrebbe accadere e adeguarvi con saggezza l’agire.

Ecosistema Urbano, è Venezia la città più green d’Italia

Venezia è la città con il migliore ecosistema urbano, un territorio in cui la qualità dell’aria è buona, basso l’inquinamento, il livello delle polveri sottili, il traffico e lo smog, in cui mobilità sostenibile e trasporto pubblico sono efficienti; seguita da Bologna e Genova. A dirlo è il rapporto Ecosistema Urbano, realizzato da Legambiente, Il Sole 24 Ore e Ambiente Italia. Palermo è ultima nella classica che ha preso in esame gli indicatori di qualità ambientale. Se, come si legge nel comunicato stampa,

alcuni centri fanno lievi progressi e tanto basta a farli balzare in vetta alle classifiche della qualità urbana,

peggiorano gli ecosistemi urbani in Sicilia.

Nucleare, bonifica siti entro il 2025 per 4,8 miliardi di euro

L’energia nucleare in Italia non attecchirà, almeno a quanto espresso da oltre il 90% degli italiani nei referendum di giugno, ma a preoccupare la popolazione non sono solamente le nuove centrali, ma anche le scorie e i residui degli impianti dismessi. Per bonificare i siti nucleari del Paese e per riqualificare il territorio il governo ha incaricato la Sogin, Società di Stato, a svolgere le attività di decommissioning degli impianti italiani, entro il 2025 perun costo di 4,8 miliardi di euro per “arrivare a prato verde”.

Abusivismo edilizio in 23 siti patrimonio dell’UNESCO

L’abusivismo edilizio, il degrado e l’inquinamento stanno distruggendo metà del nostro patrimonio storico e naturalistico. 23 siti italiani inscritti tra i beni nell’UNESCO su 45 rischiano di scomparire. Non si tratta solo degli ecomostri che deturpano le nostre coste e imbruttiscono il paesaggio, come accade a Noto nel sicarusano dove la Guardia di finanza sta mettendo sotto sequestro 22 tra villette residenziali e immobili costruite senza scrupolo lungo le coste, ma dei luoghi di tutti i giorni come il centro storico di Roma, la città di Venezia e la sua Laguna, i centri storici di Siena, Napoli e Urbino, la città di Verona minacciate oltre che dall’abusivismo edilizio e dal degrado, dallo smog e dall’inquinamento.

Una casa a 5 mila euro, prezzi sostenibili nei borghi più antichi e belli d’Italia

Crisi del mercato immobiliare? Prezzi di case e mutui da capogiro? Niente paura, una casa si può acquistare anche a 5mila euro, senza pagare tasse per cinque anni, anche se si decide di aprirvi un bed and breakfast. Dove siamo? Ma in Italia, of course, nell’Italia più dimenticata e sperduta, quella che si sta gradualmente spopolando e si rende appetibile con prezzi di edifici nei centri storici a dir poco stracciati. Un’iniziativa a cui ha aderito, tra gli altri, il paese di Santa Caterina dello Ionio, in provincia di Catanzaro.

Trivelle, dopo le Tremiti anche in Veneto

Dopo il mare la terra…

così si legge sui principali quotidiani locali della provincia di Rovigo dove, dopo oltre 50 anni, si torna a parlare di metano, di trivelle e di ambiente. La scoperta di grossi giacimenti di metano risale ai primi anni ’60, ma le prime estrazioni mettono subito in evidenza un terreno inadatto, troppo paludoso e facile alla subsistenza, ossia all’abbassamento del suolo, con il conseguente innalzamento delle acque. Eppure oggi una società americana, la Aleanna Resources, chiede il permesso di trivellare per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo.

Referendum, vincono i SI con il 95% dei voti. E ora? Si punta sulle rinnovabili

Il quorum è stato raggiunto per tutti e quattro i referendum abrogativi che tra domenica e lunedì hanno chiamato alle urne i cittadini. Il totale dei seggi in Italia negli 8.092 comuni e all’estero, da cui sono pervenute 1.279 comunicazioni, è stato scrutinato e i risultati sono stati più che positivi. I dati ufficiali del Viminale affermano che l’affluenza è stata del 54,8% con la vittoria dei sì con il 95% dei voti.

Il primo quesito sulla “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica” ha avuto un’affluenza del 54,81% e il trionfo dei sì con il 95,35% delle preferenze, contro il 4,65% dei no. Il secondo quesito sulla “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata renumerazione del capitale investito” ha ottenuto il 54,82% dei voti, di cui il 95,80% di sì e il 4,20% di no. Il quesito numero 3 sulla “Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio di energia elettrica nucleare” ha ricevuto il 54,79% dei voti, con il 94,05% dei si contro il 5,95% dei no. L’ultimo quesito dei referendum sulla “Abrogazione di norme ella legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte costituzionale” ha raggiunto un’affluenza del 54,78% con il 94,62% dei sì, contro il 5,38% dei no. Ed ora, cosa dobbiamo aspettarci dal governo?