Abusivismo edilizio, i cinque ecomostri incubo delle coste italiane

di Redazione 37

Cari amici di Ecologiae, continuiamo ad occuparci dei dati diffusi nelle ultime ore dal report annuale di Legambiente, Mare Monstrum 2011, un dossier che analizza lo stato di salute dei nostri mari e gli scempi che deturpano le coste e le acque italiane. Abbiamo analizzato nel servizio precedente le dieci peggiori minacce che incombono sull’integrità degli ecosistemi del Mediterraneo. Vogliamo ora soffermarci nello specifico sull’annoso fenomeno dell’abusivismo edilizio, pubblicando la classifica aggiornata dall’associazione ambientalista, che comprende i cinque ecomostri che più spudoratamente deturpano i nostri litorali, da Nord a Sud della penisola.

  1. Pizzo Sella a Palermo.

    Ribattezzata la “collina del disonore”: ville costruite dalla mafia abusivamente grazie al vergognoso sodalizio con la pubblica amministrazione. Una colata di cemento abusivo riversata alla fine degli anni Settanta su un’area vincolata a livello idrogeologico e paesaggistico. Ben un milione di metri quadrati di cemento che hanno ridotto ad una distesa di scheletri l’intero sito che si trova alle spalle del mare di Mondello.
  2. L’albergo di Alimuri a Vico Equense (Na).

    Un ecomostro della veneranda età di 49 anni, forte dall’alto dei suoi cinque piani in cemento armato, occupa indisturbato un’area di 2 mila metri quadrati.
  3. La spiaggia di Lido Rossello a Realmonte (Agrigento).

    Sito che ospita le cosiddette “villette degli assessori”, tre palazzine mai ultimate.
  4. Il villaggio, ovviamente abusivo, sorto a Torre Mileto, a Lesina, sul Gargano.

    Ben 2.800 case erette sulla sabbia senza fondamenta, senza allacci né collegamenti alla rete fognaria. A dir poco uno scempio, la cui fine si spera essere presto vicina, con l’Assessorato regionale al’ambiente che vuole procedere con le prime demolizioni al più tardi nel 2012.
  5. Capo Colonna a Crotone.

    Ben 35 costruzioni abusive che continuano spudoratamente a sfregiare l’area archeologica, malgrado sulla loro testa penda una sentenza di confisca.

Legambiente rivolge un accorato appello ai sindaci  di  Crotone, Lesina, Palermo, Realmonte e Vico Equense, affinché procedano con le demolizioni di questi scempi architettonici che deturpano barbaramente l’immagine del territorio.

Abbattere questi manufatti, spiega l’associazione ambientalista, significa fare bene il mestiere di sindaco, amare e difendere il proprio territorio nell’interesse dei cittadini onesti e dei cittadini futuri.

[Fonte: MareMonstrum2011]

Commenti (37)

  1. http://www.flickr.com/photos/27963693@N04/
    ,
    Gentile Paola Pagliaro
    studiati questo sito che contiene 200 foto sulla collina di Pizzo Sella a
    Palermo.
    Da quello che hai mostrato su Pizzo Sella,o hai sbagliato collina oppure
    stai facendo disinformazione,e questo e’ molto grave,dato che a Pizzo Sella ci abitano piu’ di sessanta famiglie,che a seguito di sacrifici enormi
    hanno reso lussureggiante la collina abitata.
    La foto che hai mostrato e’ vecchia di oltre venti anni e mostra la collina
    con le villette ancora in costruzione,quindi intenzionalmente per rendere
    negativo l’impatto visivo.

    1. Ahhh, sempre a giustificare? quelle 70 famiglie che con enormi sacrifici hanno reso lussureggiante la collina…. Ma Basta, avete rotto, vanno abbattute, le leggi vanno rispettate!. E poi dicono degli immigrati che non rispettano leggi italiane…Pizzo Sella è fuorilegge, punto.

  2. Ciao Riki,
    la foto che ho mostrato proviene dall’ultimo report di Legambiente, ho visionato volentieri le foto che mi hai inviato e mi spiace ma anche finite quelle villette sono un pugno in un occhio, la collina non mi sembra affatto lussureggiante, ma deturpata. Punti di vista differenti.

    1. @Paola Pagliaro:
      in primis,grazie per avere risposto.
      Rilascero’ alcune riflessioni,anche se dopo il link che ho dato ritengo che ci sia poco di originale da potere scrivere sulla vicenda di Pizzosella.
      .
      1.Pizzosella ” incubo delle coste” mi pare una grande esagerazione.
      Intanto la collina e’ distante almeno 2 Km dal mare,e risulta visibile solo da particolari angolazioni.
      .
      2.Di solito dimora lussureggiante e’ sinonimo di dimora ricca di verde,e
      le villette di Pizzo Sella,abitate e no, sono ricchissime di verde.Sono state valorizzate migliaia di palme nane,endogene,e tutto quello che si poteva,anche se in condizioni difficilissime,dato che si deve lavorare in mezzo a delle pietraie.
      .
      3.L’aspetto estetico e’ importante.Ma non e’ il solo.C’e’ la Costituzione
      da rispettare,e la Costituzione tutela la Proprieta’ Privata.
      Inoltre ci sono i Diritti Umani da salvaguardare.
      .
      4.La edificazione di Pizzo Sella ha seguito gli stessi criteri edificatori
      di tantissime altre colline(e pianure)palermitane.
      .
      Potrei continuare,ma penso sia il caso di smettere perche’ anch’io sto
      ripetendo cose scritte centinaia di volte.
      come dimostrano le foto nelle zone devastate dagli incendi.
      .
      Anche lo scheletro di una qualche miss Universo,puo’ far rabbrividire.
      Guardando le foto di opere non finite,l’impatto visivo e’ ovviamente negativo.

  3. che fine ha fatto la mia replica al commento 2 di Paola Pagliaro?

  4. Paola Pagliaro
    guarda che la collina di Pizzo Sella non e’ propriamente sulla costa,bensi’
    ad oltre 2 KM,quindi l’incubo delle coste dove sta?

  5. avevo scritto un unica replica,ma e’ sparita.
    Quindi vado punto x punto.
    .
    Il lato estetico e’ solo uno degli aspetti.
    Se guardiamo il lato estetico,dovremmo demolire ben oltre mezza Italia.
    .
    Anche lo scheletro di una qualsiasi miss Universo puo’ risultare obbrobrioso.In edilizia tali sono le opere lasciate in asso.

  6. E’ difficile parlare di Pizzo Sella senza dire cose gia’ dette e ridette.
    Nei commenti alla I foto del Link Flickr pizzosella,
    ci sono i Link a decine e decine di siti dove si sono svolti i dibattiti.
    Consiglio di studiarli prima di scrivere ancora su Pizzo Sella.
    E’ un buon consiglio.

  7. Ciao Riki io i tuoi commenti li vedo tutti 🙂 non moderiamo nulla tranne quelli con parolacce e pubblicità ma non è decisamente il tuo caso.
    Capisco il tuo punto di vista ma hai detto bene: bisognerebbe demolire mezza Italia, se non di più! Tornando a Pizzo Sella dalle foto che mi hai consigliato di visionare ce n’è propria una in cui si vede la collina dal mare, anche se la costa è lontana parliamo di costruzioni che deturpano il paesaggio perché non integrate. Inoltre ti risulta che la sentenza della Corte di Cassazione del 15 febbraio 2002 stabiliva di demolirle e che, escluso quelle abitate, ci sono ancora molti “scheletri” che andrebbero abbattuti? Non è una domanda aggressiva la mia, lo chiedo a te che magari sei più aggiornato e mi aiuti a completare il discorso.

  8. ancora vi consiglio di seguire le vicende giudiziarie
    che riguardano Pizzo Sella,
    anche questo e’ un buon consiglio.

  9. IMPORTANTE
    infine,e con questo vi saluto,
    venite a Pizzo Sella.
    Senza una ricognizione e’ facile scrivere fesserie

  10. IMPORTANTE
    infine,e con questo vi saluto,
    venite a Pizzo Sella.
    Senza una ricognizione e’ facile scrivere fesserie

  11. su Pizzo Sella,
    purtroppo
    senza una ricognizione e’ facile scrivere
    SCORRETTEZZE

    1. @riki: le sentenze ci sono eccome, nessuna scorrettezza, così come manca l’integrazione nel territorio. Ho mostrato le TUE foto a molti lettori e nessuno ci ha visto delle splendide villette immerse nella vegetazione lussureggiante, tutti una collina deturpata dal cemento. Inoltre, tralasciando la questione estetica, conoscendo la serietà ed i parametri utilizzati da Legambiente, credo che non sarebbe stata inserita negli ecomostri senza una motivazione. Detto questo se un’associazione ambientalista può essere ritenuta parziale ancora più parziale, per ovvie ragioni, è la voce di chi nell’abusivismo ci vive, magari perché ignaro o con compiacenza o perché hanno acquistato queste villette “in buona fede”… credi davvero esista una versione “corretta” di vicende così intricate che chiamano in gioco così tanti interessi? Verità non ce n’è una, ce ne sono tante ecco perché, parlando di Pizzo Sella, l’unica cosa corretta che si può dire è dare la propria opinione sull’estetica. E’ quello che abbiamo fatto: sono brutte, per noi. Se per te è l’Eden rispettiamo la tua visione del mondo così come tu devi rispettare la nostra.

    2. @Paola Pagliaro:
      ….guarda che io non vengo a guardare casa tua e giudicarne l’estetica.
      E poi,
      cosa vuol dire non integrata?
      Pizzo Sella ha tutti gli allacciamenti Urbanistici,ha tantissimi
      CERTIFICATI DI ABITABILITA’.
      Certamente tra le colline che circondano Palermo e che sono veramente devastate da secoli,da Altofonte a Mezzomonreale,da Baida ai Ciaculli,
      questa collina ha di fatto, e comunque ha il potenziale per essere
      uno dei Residence piu’ esclusivi di Palermo.
      Un Paradiso in terra.

  12. Paola Pagliaro
    e’ domenica e mi fai fare lo straordinario.
    Ti raccomando di andarti a studiare la vicenda di Punta Perotti.
    Hanno avuto fretta di demolire,ed adesso sono tutti gli italiani che devono risarcire i danni ai Matarrese.
    La vicenda di Pizzo Sella ha risvolti troppo complessi per essere trattata
    con superficialita’.Meno male che a Pizzo Sella i danni delle demolizioni di
    Orlando sono limitati.Perche’ tu guardi solo un lato della medaglia.
    Il Tribunale Penale.Comunque non puoi scrivere articoli facendo disinformazione.Il Tribunale Penale ha decretato la confisca,ma la sentenza non dice da nessuna parte che bisogna demolire.
    E,siccome gli acquirenti la casa l’hanno pagata,e si sono rivolti al
    Tribunale Civile,ci sono moltissime sentenze che condannano il Comune di Palermo a risarcire,e credo che arriveranno anche richieste di risarcimento per chi ha fatto disinformazione.
    Da quello che ho visto,mi pare che sei andata su un argomento
    dove e’ facile restare scottati.

    1. @riki: caro Riki, questa è la classifica degli ecomostri stilata da Legambiente, né più né meno. Per trattare esaurientemente vicende giudiziarie che si protraggono da anni ci vorrebbe un libro non è certo sufficiente un articolo. Non volevo farti fare gli straordinari, ho vissuto a Bari tre anni e conosco la vicenda di Punta Perotti, hai ragione sul risarcimento ma credimi è molto meglio che l’ecomostro sia esploso, se poi ti sembrava bellissimo anche quello, beh è evidente che la nostra visione del mondo è agli antipodi, ad ogni modo chiudiamola qui, buona domenica:)

  13. per me e’ lussureggiante una dimora ammantata di verde.
    Cosi e’ Pizzo Sella nelle aree abitate.
    .
    A Pizzo Sella la fatica di creare e mantenere il verde,e’ centuplicata
    rispetto a terreni in piano.

  14. http://www.flickr.com/photos/48441769@N06/5571185147/in/photostream/
    .
    In questo Link vengono messi a confronto gli
    ORRORI PALERMITANI
    e le soluzioni adottate in paesi civili.
    Il grosso edificio e tanti altri ad esso simili,sono
    stati realizzati a Marina del Rey
    Los Angeles California,
    e mi pare che sono in perfetta sintonia
    con l’Ambiente,che in quel caso
    e’ una ininterrotta distesa di barche.

    1. Riki scrive:

      vedo che avete pubblicato praticamente tutti i miei commenti
      e vorrei chiudere i miei interventi con un
      grazie ai gestori di questo sito ed
      alla gentile articolista Paola Pagliaro,
      senza pero’ non sottolineare che ogni intervento edificatorio sul territorio e’ grande sacrificio sopratutto da parte di quelli che fanno manovalanza ed i sacrifici vanno rispettati.
      Per questo motivo bisogna lavorare in via preliminare,quando l’opera e’ in fase di progetto,e,se qualcosa non va,intervenire prima che i lavori vengano iniziati.
      Qui si apre un altro argomento su come vengono esercitati i controlli sul Territorio in Italia,col risultato che e’ sotto gli occhi di tutti di migliaia e migliaia di edificazioni interrotte che veramente deturpano l’Ambiente.
      Finisco per rispondere all’ultimo quesito di Paola Pagliaro.
      Io non desidero pronunciarmi sul lato estetico di Punta Perotti.
      Io sottopongo nel prossimo commento un Link che vi mostra come si
      possono costruire anche grossi edifici senza compiere scempi.

      Grazie a te Riki per l’edificante chiacchierata, è sempre utile confrontarsi con chi ha idee diverse dalle nostre. A presto.
      Paola

  15. @Paola Pagliaro:
    Carissima Paola, anche se non ho il piacere di conoscerti personalmente, credo d’intuire che la Tua onestà intellettuale ti porterà a dare delle valutazioni obiettive sulla vicenda Pizzo Sella, che altro non è, che un grandissimo errore Amministrativo, commesso dal Comune di Palermo negli anni 1978/79. In quegli anni appunto, sono state rilasciate ben3500 concessioni edilizie per la costruzione di circa 5000 ville, sparse in tutto il circondario collinare di Palermo; costruzioni realizzate con l’assenza di un piano di lottizzazione e che nel novembre del 2008 sono state individuate dall’ARTA SICILIA, lottizzazioni abusive, come lo è quella di Pizzo Sella. Aldilà delle considerazioni opinabili sulla bellezza della zona, v’è da considerare se l’abbattimento, da te e da tutti quelli che la pensano come te, sia legittimo oppure no. Ritengo che, la posizione di colui che è estraneo alla vicenda, possa esprimere pareri un pò sommari, mentre la conoscenza approfondita della vicenda (tenendo conto di tutti i fattori sia emotivi sia razionali che hanno indotto a coloro che hanno con grandissimi sacrifici, acquistato le loro prime case) possa far vedere cose che potrebbero far cambiare la propria opinione.
    Non mi permetto di entrare nel merito della bellezza o meno della zona, perché, la soggettività del giudizio, darebbe senz’altro, ragione a tutti; mentre ritengo molto importante soffermarmi sull’opportunità di demolire gli immobili, in quanto la stessa non può essere frutto di un parere soggettivo, ma deve essere una valutazione che scaturisce dalla conoscenza delle ragioni che hanno portato ad una così grave decisione e che non può e non deve prescindere dal rispetto di coloro che debbono subire una condanna. Il poliziotto che insegue un reo non può sparargli se corre il rischio di uccidere altre persone innocenti! La stessa cosa sta facendo la giurisprudenza sia nazionale sia europea.( Vedi CEDU per Punta Perotti a Bari e la stampa nazionale anche su Pizzo Sella)
    Certamente ti chiederai del perché faccio queste considerazioni? perché non sopporto la superficialità nell’esprimere tanti giudizi gratuiti su cose delle quali non si conoscono nemmeno gli fondamenti elementari della questione.
    Tu, con le tue considerazioni che definisci personali, sobilli persone ignare che leggono i tuoi articoli e che ti credono e che con buona fede, daranno forza a quello che tu vuoi che si faccia, e che contribuiscono al raggiungimento di quello che vuoi ottenere (volete)cioè il POTERE.
    A mio parere il vero giornalista si limita a raccogliere tutta la documentazione necessaria per scrivere il “pezzo” e con la massima estraneità ai fatti, si limita a raccontarli, prescindendo di qualsiasi inquinamento ideologico personale! Purtroppo l’esperienza mi porta a dire che ciò, è solo utopia.
    Mi permetto di evidenziare che la Corte d’Appello Penale di Palermo ha dissequestrato una ventina di immobili restituendoli ai legittimi proprietari in quanto ha riconosciuto in loro la totale buona fede.
    Il Collegio Giudicante dopo aver esaminato SCRUPOLOSAMENTE tutta la documentazione prodotta dalle parti causa ha emesso l’ordinanza di dissequestro, e non certamente ciò è stato frutto di ” sentito dire”.
    Ad ogni buon conto, se lo ritenessi opportuno approfondire la questione sono in grado di documentare tante cose che Tu, scusami se te lo dico, non ne conosci l’esistenza. cordialità Roberto
    P.S. Ti sarei grato se lo pubblicassi integralmente. ciao

    1. @Roberto: Caro Roberto, riguardo alla pubblicazione integrale del Suo commento non è in discussione, come dicevo anche a Riki non c’è alcun filtro su questo blog, i commenti vengono approvati in automatico e successivamente moderati solo se contengono ingiurie e pubblicità.
      Critiche, correzioni, pareri diversi, spunti di approfondimento sono aperti a tutti. E vorrei risponderle proprio collegandomi a questo punto. Vede, questo è un blog, non un giornale. Un blog che si occupa prettamente di diffondere e riportare le voci che provengono dal mondo dell’ecologia, associazioni di rinnovabili, associazioni di ambientalisti, movimenti ecologisti. In questo caso l’articolo non era incentrato sulla vicenda giudiziaria di Pizzo Sella che, se non è ancora stato fatto, come dicevo a Riki, non sarebbe sufficiente un libro per trattare in modo esauriente e anche in tal caso si toccherebbero per forza di cose tasti dolenti. Il post riportava la classifica degli ecomostri stilata da Legambiente, la fonte era ben in vista sin dalle prime righe, il report annesso in pdf all’articolo. In questa classifica rientra Pizzo Sella e la voce che chiede di demolire le villette che riportiamo è quella di Legambiente, non se ne fa certo mistero nell’articolo. I lettori hanno gli strumenti per contestare, rettificare, associarsi o meno a quella voce, aggiungendo le loro di voci, proprio come ha fatto Lei e come ha fatto Riki. Questa è la principale differenza con un giornale, che spesso pubblica verità chiuse e dunque, se mi permette, forse più di noi si arroga il diritto di detenere la verità e saperla raccontare distanziandosi. E’ poi davvero così? Basta aprire i giornali oggi, sugli eventi in Val di Susa, i feriti sono 60 tra i poliziotti e 30 tra i manifestanti su di uno, 30 tra i poliziotti e 60 tra i manifestanti su di un altro. Eppure sono dati che più oggettivi di così non sarebbe difficile riportare. Tornando a Pizzo Sella Legambiente chiede che quelle villette vengano demolite, lei può trovarlo ingiusto e replicare su queste pagine senza filtro. I lettori leggeranno la voce degli ambientalisti, la voce di chi ci vive e ha un punto di vista decisamente più vicino ai fatti e potranno farsi un’idea sulla vicenda avendo davanti più elementi per giudicare. E’ ovvio, però, che trattandosi di un blog tematico che riporta studi, classifiche e opinioni delle associazioni ambientaliste italiane, la prima voce che legge è quella. Ma non è un mistero o un inganno per i lettori. La fonte è riportata. Nel post c’è scritto che Legambiente chiede la demolizione delle villette, non che il giudice ha disposto la demolizione. Su questa vicenda, chiacchierando con Riki, ho espresso la mia visione sull’estetica e ha ragione quando dice che tutti avremmo ragione su questo punto, il concetto di bellezza ubbidisce a parametri soggettivi ma mi creda, quando le dico che non si tratta più di un fatto meramente estetico. I miei occhi conoscono bene gli scempi edilizi che stanno riducendo il Sud Italia ad una colata di cemento che forse potremmo definire oggettivamente brutta e non solo, anche pericolosa. Pericoloso è costruire dove e come non si può e poi piangere i morti quando c’è un terremoto, un’alluvione… in questo Paese si fanno sceneggiate davanti alle telecamere quando lo Stato interviene per sfrattarti da una casa pericolante e sceneggiate quando ci si muore in quelle stesse case e si accusa lo Stato di aver chiuso un occhio. Credo fermamente che bisogna difendere il diritto alla vita e non all’abusivismo. E sappiamo benissimo, perché non siamo ingenui, che spesso per “decreto” è invece l’abusivismo che viene difeso e condonato. Mi rendo conto benissimo, mi creda, dei sacrifici che compie chi acquista casa e qui non si è messa in discussione la buona fede degli acquirenti, come diceva giustamente Riki bisognerebbe intervenire ben prima a tutela di quelle famiglie non quando ormai sono entrati in gioco sacrifici ed interessi che rendono ancora più intricata la vicenda. Vogliamo parlare della Campania? Pensa che sia divertente vedere delle famiglie sfollate da una casa abusiva che è la loro prima casa? Non lo è, certamente, ma nemmeno vedere quelle stesse famiglie morire nella notte sommerse dal fango alla prima pioggia invernale. Il fatto che l’Italia sia piena di ecomostri e brutture, poi, non significa che questo legittima l’abusivismo, non possiamo sforzarci di vederla, immaginarla e costruirla in modo migliore? Dobbiamo sempre e soltanto rassegnarci allo status quo? Guardi questo a cosa ha portato nel nostro meraviglioso Sud. Potremmo vivere di quella bellezza che viene considerata solo un dettaglio.
      Anche sulla vicenda di Punta Perotti, mi permetto perché, a differenza di Pizzo Sella, ho avuto modo di osservarla da vicino, mi creda: che i costruttori vengano risarciti non significa che quel mostro fosse una meraviglia della bioedilizia. E’ la responsabilità che è in gioco, non l’ecomostro. Detto questo, Lei qui è libero di utilizzare questo spazio per fornirci approfondimenti, precisazioni e aggiungere la Sua voce a quella di Legambiente, alla mia, a quella di Riki. Un blog è uno spazio aperto al pluralismo, i lettori sono intelligenti ed hanno tutti gli strumenti per farsi una loro opinione sulla vicenda dopo averle ascoltate tutte. Ma si tratterà sempre di voci, come voci sono anche quelle che si leggono sui giornali e decisamente ancora più parziali, dal momento che non c’è alcun contraddittorio. Mi consenta di dirLe che sono quelle le verità sciorinate sotto forma di dati spesso manipolati in grado di fare i maggiori danni nelle menti di chi le scambia per verità assolute ed oggettive. Non un blog. Un blog è aperto al confronto. Sempre. Almeno questa è la politica di questo sito che non si è mai arrogata la detenzione di verità assolute semplicemente perché non crediamo ne esistano e la stessa vicenda, vista e raccontata da diversi punti di vista, in questo caso ambientalisti e residenti, necessariamente assume connotazioni differenti. La ringrazio caldamente, per questo, per essere intervenuto ed aver aggiunto un tassello offrendoci il suo punto di vista che presumo interno alla vicenda. Ma non ci dica che è quello “giusto” perché altrimenti incorre nello stesso errore che ci rimprovera…
      Cordiali saluti
      Paola

  16. rileggendo sono costretto a reintervenire,almeno su 2 punti:
    .
    1.”…anche se la costa è lontana parliamo di costruzioni che deturpano il paesaggio perché non integrate. Inoltre ti risulta che la sentenza della Corte di Cassazione del 15 febbraio 2002 stabiliva di demolirle e che, escluso quelle abitate, ci sono ancora molti “scheletri” che andrebbero abbattuti?…”
    Mi pare di avere risposto sia al concetto di integrazione,sia al fatto che non esiste alcuna sentenza che impone la demolizione.
    .
    2.Nel post si parla di “…un milione di metri quadri di cemento…”
    Che io sappia il milione di metri quadri e’ l’area della collina nella sua interezza.Ora,considerato che i manufatti finiti e non finiti sono 154,
    e che ogni manufatto e’ su 2 o 3 piani ed insiste su aree di circa 10 ml
    x 10,l’area cementificata sarebbe 100 mq x ogni lotto che mediamente e’
    2000 mq.Considerando anche le sistemazioni esterne,vialetti,scalette
    e terrazze,diciamo che mediamente ogni lotto ha cementificato 500 mq
    e destinato a verde 1500 mq,di cui una certa percentuale sono rocce
    e creare il verde e’ un’impresa ardua,ma lo si e’ creato.
    Tornando alla superficie totale cementificata,
    154 villette x 500 mq = 77.000 mq su un milione di superficie totale.
    in termini percentuali equivalente al 7 %.
    .
    Come si fa a scrivere che si e’ fatta una colata di cemento di un milione
    di mq?

    1. @riki: i dati sulla superficie così come la classifica, lo ripeto, non sono frutto di una nostra rielaborazione, sono quelli riportati da Legambiente, che parla di ordine di abbattimento: “Le ville del disonore di Pizzo Sella (Pa)
      Garantisce la Bandiera Nera al Sindaco Diego Cammarata da molti anni. La vergogna di Pizzo Sella
      non accenna a sparire. Anzi una sentenza della Corte d’appello dello scorso anno sancisce la “buona
      fede” di 14 proprietari e rischia di trasformare questa vicenda in una drammatica beffa.
      Nonostante l’ordine di abbattimento, lo scempio delle ville abusive, fatte costruire dalla mafia con il
      beneplacito del Comune di Palermo, resiste al passare degli anni e delle sentenze. Un milione di
      metri quadrati di cemento abusivo che, dalla fine degli anni ’70, tempesta di scheletri un’area
      scoscesa e rocciosa sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico alle spalle del mare di
      Mondello.
      Il 29 gennaio del 2000 arriva la
      sentenza del Pretore di Palermo,
      (confermata dalla Corte d’appello il
      25 maggio 2001 e poi dalla Corte
      suprema di Cassazione il 15 febbraio
      2002) che accerta il reato di abusiva
      lottizzazione del comprensorio di
      Pizzo Sella e dispone la confisca sia
      dei terreni che delle opere realizzate.
      Se non bastasse, anche il TAR
      siciliano ribadisce che si tratta di una
      lottizzazione abusiva e che la
      confisca delle ville deve quindi
      produrre i suoi effetti. In sostanza
      sarebbe tutto pronto per procedere alla demolizione delle ville (alla fine del 1999 ne furono tirate
      giù 14). Ma, ancora nell’aprile del 2007, in consiglio comunale è proposta una delibera di variante
      urbanistica per tentare di sanare gli immobili. Solo la minaccia di Legambiente, riportata da tutti gli
      organi di stampa, di voler procedere con una denuncia penale ha di fatto fermato questa soluzione.
      E intanto qualcuno si interroga: meglio abbattere o progettare un restyling generale? Tre anni fa
      l’ordine degli architetti palermitano indice un vergognoso concorso internazionale per
      “ristrutturare” gli abusi. Nel febbraio del 2008 la premiazione dei progetti e una mostra. Per fortuna
      tutto resta sulla carta. Il 22 luglio del 2009 Legambiente ha scritto una lettera al sindaco
      Cammarata: “Siamo convinti che il riscatto del territorio, attraverso l’abbattimento degli immobili
      abusivi, sia la via maestra per inibire nuove speculazioni e per archiviare definitivamente la
      stagione della deregulation edilizia che per troppo tempo ha segnato la crescita urbanistica in
      tante parti del Paese. Restiamo in attesa di un suo cortese riscontro, confidando nella volontà della
      Sua amministrazione di porre fine a una situazione di grave illegalità che dura da un trentennio e
      che Le permetterebbe di essere (positivamente) ricordato nei libri di storia”. Ma dal primo
      cittadino di Palermo, a due anni di distanza, si attende ancora risposta.”

    2. @Paola Pagliaro:
      purtroppo mi pare che sei lontana dalla realta’ dei fatti.
      .
      Mi spieghi come un’opera e’ abusiva,con tanto di Certificato di Abitabilita?
      .
      Continui a fare riferimento a Legambiente come se si trattasse del Papa o del Padreterno.
      Ad oggi nessun organo istituzionale ha voluto l’abbattimento.
      Legambiente vuole l’abbattimento.
      Dica ” COSA” vuole abbattere e dove trova i “SOLDI” per risarcire il danno ai Proprietari.
      .
      Il cosa dovrebbe tenere in conto anche
      il fatto che Pizzo Sella non ha inizio
      dal cancello di via Grotte Partanna 5,anche sotto quel cancello sono state costruite centinaia di villette gia’ in quota collinare.
      .
      L’Ordine degli Architetti ha promosso il Concorso Internazionale e questo
      dimostra che c’e’ chi adopera il buon senso.
      .
      Personalita’ eminenti della P.A. hanno dichiarato che non siamo ancora un paese di PAZZI per distruggere quanto altri hanno faticosamente costruito.
      .
      Per me hai fatto emergere tutto l’odio,il fanatismo,il disprezzo per il prossimo,da cui un essere umano dovrebbe prendere le distanze,
      e questo mi da’ una grande delusione perche’ pensavo di dialogare
      con una mente moderata e disponibile al confronto.
      .
      C’e’ una scala di priorita’ da rispettare,nella mia educazione.
      In primo luogo rispetto per il prossimo,secondo rispetto per gli animali,
      terzo rispetto per l’ambiente.
      .
      In quanto ai tuoi riferimenti ai fenomeni mafiosi,che cosa stai sostenendo?Che la mafia ha fatto i suoi affari a Pizzo Sella?
      Ed in tutta Palermo chi avrebbe operato?Le opere pie?
      Comincia a passare in rassegna tutto quello che rientra nel Sacco di Palermo e poi mi dici quante centinaia di edifici sono da demolire
      perche’ costruite da imprese mafiose o colluse.
      .
      Credo proprio che ti sei cacciata in un vicolo cieco,
      e veramente considero chiusa questa discussione.
      Saluti

    3. @riki: fanatismo, odio e disprezzo non emergono in alcun modo dalle mie parole… se avessi notato le virgolette ti saresti accorto che riguardo alla collusione della mafia ti stavo citando quanto riportato dall’ultimo report di Legambiente che, sì, in effetti considero molto più attendibile del Papa e la lista delle ragioni sarebbe infinitamente lunga. Ad ogni modo confrontarsi non implica che una persona debba darti necessariamente ragione, se ti aspetti questo quando parli con chi ha opinioni diverse credo resterai spesso deluso. A presto.

    4. @Paola Pagliaro:
      in merito alla VERGOGNA

      La vergogna e’ quella di organizzazioni eversive che indossano la veste dell’agnello,e,nonostante siano state punite dall’elettorato,tornano
      in campo sempre con le stesse strategie e gli stessi argomenti .
      Se oggi gran parte dell’Italia appare impresentabile la responsabilita’
      e’ proprio di quelle organizzazioni che hanno sempre detto no a tutto,
      ed ecco i risultati.Prezzi dell’energia alle stelle,importanti lavori fermi,
      agitazioni,scioperi,blocchi stradali,caos,precarieta’ e nessun futuro
      per le nuove generazioni.Intanto importiamo conduttori televisivi che ci portano in casa dibattiti sui problemi degli altri paesi ed incitano le giovani generazioni a rivoltarsi.

      Per andare dove?

  17. ho inviato il commento n. 27 ma non vedo niente.

  18. caro Gestore del Blog
    ti avverto che ci sarebbero delle correzioni da fare.
    Ho mandato un lungo commento,che e’ sparito,come e’ sparita la bozza,
    e questo fa solo perdere tempo.
    Che ne dici di fare qualche modifica?

  19. la vergogna.
    La vergogna e’ quella di organizzazioni eversive che indossano la veste dell’agnello,e,nonostante siano state punite dall’elettorato,tornano
    in campo sempre con le stesse strategie e gli stessi argomenti .
    Se oggi gran parte dell’Italia appare impresentabile la responsabilita’
    e’ proprio di quelle organizzazioni che hanno sempre detto no a tutto,
    ed ecco i risultati.Prezzi dell’energia alle stelle,importanti lavori fermi,
    agitazioni,scioperi,blocchi stradali,caos,precarieta’ e nessun futuro
    per le nuove generazioni.Intanto importiamo conduttori televisivi che ci portano in casa dibattiti sui problemi degli altri paesi ed incitano le giovani generazioni a rivoltarsi.per andare dove?

  20. la VERGOGNA

    La vergogna e’ quella di organizzazioni eversive che indossano la veste dell’agnello,e,nonostante siano state punite dall’elettorato,tornano
    in campo sempre con le stesse strategie e gli stessi argomenti .
    Se oggi gran parte dell’Italia appare impresentabile la responsabilita’
    e’ proprio di quelle organizzazioni che hanno sempre detto no a tutto,
    ed ecco i risultati.Prezzi dell’energia alle stelle,importanti lavori fermi,
    agitazioni,scioperi,blocchi stradali,caos,precarieta’ e nessun futuro
    per le nuove generazioni.Intanto importiamo conduttori televisivi che ci portano in casa dibattiti sui problemi degli altri paesi ed incitano le giovani generazioni a rivoltarsi.

    Per andare dove?

  21. ho inviato 3 volte il commento 31,ma non lo vedo

  22. inoltre osservazioni fondamentali
    sono state lasciate senza alcuna risposta…

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