Biodiversità: il PD prova a difenderla in Parlamento

La biodiversità è un valore, e l’Italia ne ha da vendere. Peccato che molto spesso questo “vantaggio” ambientale venga sprecato, depredato e violentato. Il tutto perché non c’è una legge che tuteli la diversità di flora e fauna, una delle più ricche al mondo, e a cui bisogna trovar rimedio il più presto possibile.

In questo senso si legge la nuova proposta di legge del Partito Democratico che, grazie all’impegno del deputato On. Susanna Cenni, ha avviato l’iter per una legge sulla protezione della biodiversità. Peraltro, proposta arrivata nell’anno delle Foreste, e che verrà presentata al pubblico il prossimo 22 maggio, in occasione della giornata internazionale della biodiversità.

Nucleare, Corte Costituzionale accoglie ricorso Regioni: obbligatoria l’intesa sulla costruzione di centrali

Nucleare, lasciamo il fronte sicurezza tedesco per tornare in Italia. Italia ancora nuclear free e, a quanto risulta dalla prima prova in Sardegna dei giorni scorsi, intenzionata a rimanerci. L’isola ieri ha partecipato al referendum consultivo concomitante con le amministrative, arrivando quasi a raddoppiare il quorum fissato al 33% e, oltre all’affluenza record, vittoria per la partecipazione democratica ai temi energetici, ha fatto registrare un punto a favore dei contro in quella che ormai è diventata una battaglia su tutti i fronti. Sono andati in tanti a votare sì per dire no alle centrali e alle scorie radioattive sul territorio sardo.

Altro freno al ritorno all’atomo italiano è arrivato in questi giorni dalla Corte Costituzionale che ha accolto, con la sentenza 165/2011, il ricorso presentato dalle regioni Toscana e Puglia e dalla provincia autonoma di Trento contro il decreto 105/2010.

Spiagge ai privati, l’Europa si definisce “inquieta” e minaccia multe

Operatori balneari a parte, il provvedimento del Governo che dà in concessione per 90 anni le spiagge ai privati non è piaciuto a nessuno. A parte le polemiche di associazioni ambientaliste e opposizione, che rientrano nel gioco delle parti, oggi a scendere in campo è persino l’Unione Europea che, senza mezzi termini, afferma che se i proclami del Governo fossero attuati, verrebbe aperta una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. Una delle tante.

La scelta di Tremonti di “affittare”, come lui ha definito, le spiagge italiane per un periodo così lungo infatti va contro qualsiasi regola comunitaria di libera concorrenza. In particolare l’Unione contesta due aspetti del provvedimento: l’eccessiva lunghezza e la possibilità di rinnovo automatico della concessione, il quale però non è ancora stato completamente chiarito.

Spiagge ai privati per 90 anni, si scatenano le proteste

Criticato per non aver smaltito la burocrazia e non aver fatto nulla per lo sviluppo economico, il Governo improvvisamente ieri si è svegliato ed ha inserito una norma nel decreto sviluppo che ha fatto saltare sulla sedia milioni di italiani. Rispettando il principio secondo cui “vale tutto ciò che non è previsto dalla legge”, il Governo ha deciso di “regalare” le spiagge ai privati.

La ratio del provvedimento sta nel fatto che non si fanno grossi investimenti negli stabilimenti balneari in Italia, in quanto le concessioni sull’utilizzo dei tratti di spiaggia vengono concesse di anno in anno. E così ecco il colpo di genio: dare la concessione novantennale sulla superficie demaniale.

Decreto quarto Conto Energia: Enerpoint in pressing per l’approvazione

Oggi, mercoledì 4 maggio 2011, a Verona è partito il Solarexpo, che durerà fino a venerdì prossimo, e che vede l’operatore Enerpoint in prima fila ed in pressing per l’approvazione del Decreto sul quarto Conto Energia. La manifestazione parte infatti in un clima di persistente attesa visto che ancora non ci sono certezze sul futuro per la filiera del fotovoltaico in Italia.

Il recente Decreto Rinnovabili, approvato dal Consiglio dei Ministri, infatti, ha rinviato ad un successivo Decreto la messa a punto dei criteri e delle incentivazioni per il nuovo Conto Energia, il quarto appunto, con la conseguenza che le imprese del comparto oramai da diverse settimane si trovano ad operare e ad investire in un clima non solo di assoluta incertezza, ma anche in una condizione di sostanziale vuoto a livello normativo.

Decreto quarto Conto Energia: ritardi su ritardi

Per gli impianti da fonti rinnovabili, ed in particolare quelli fotovoltaici, le imprese della filiera molto spesso perdono soldi già a partire da quando l’impianto è stato completato. Questo perché i tempi di allacciamento dell’impianto alla rete non sempre sono brevi; inoltre, a questi ritardi si aggiungono anche quelli relativi all’approvazione del quarto Conto Energia, osteggiato da parecchie Associazioni della filiera, nel merito e nel metodo, ma anche dalle opposizioni parlamentari.

Al riguardo Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori del Pd, hanno dato ragione al Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo sul fatto che il destino degli impianti, e quindi delle imprese, non può essere legato ai tempi di allacciamento, e parlano nel complesso di uno “spettacolo desolante” che fin qui il Governo sta mettendo in atto visto che per l’approvazione del Decreto sul quarto conto energia, dopo il via libera, di recente, al Decreto Rinnovabili, ancora i tempi non sembrano essere maturi.

Quarto Conto Energia: GIFI, siamo sulla buona strada

La strada che porta all’approvazione definitiva del Decreto sul quarto Conto Energia per il fotovoltaico appare ancora lunga, ma sono stati fatti importanti passi in avanti giovedì scorso, 28 aprile 2011, quando in sede di Conferenza Stato-Regioni è stata presentata un bozza con delle importanti migliorie. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione di Anie/Gifi, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di Confindustria, per delle modifiche/migliorie alla bozza di Decreto del quarto Conto Energia che sono state tra l’altro richieste a gran voce proprio da parte dell’Associazione del solare.

In particolare, stando alle indiscrezioni di stampa delle ultime ore, il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di Confindustria ha accolto con favore l’estensione della potenza massima per gli impianti fotovoltaici sui tetti che non sono soggetti alle procedure del registro informatico, e neanche a tetti di spesa. Inoltre, al fine di preservare gli investimenti per quegli impianti che sono attualmente in fase di realizzazione, la bozza migliorata dovrebbe prevedere l’attivazione di una sorta di canale preferenziale per quelli che entreranno in esercizio entro la data del 31 agosto del 2011.

Decreto quarto Conto Energia: Enerpoint chiede approvazione in tempi brevi

Per l’approvazione del quarto Conto Energia bisogna fare presto, prestissimo, al fine di poter garantire certezze e stabilità per gli investimenti, in Italia, e per tutta la filiera del fotovoltaico. A pensarla così è anche l’operatore Enerpoint che, per voce del suo Presidente e Amministratore Delegato,  Paolo Rocco Viscontini, apprezza comunque le ultime migliorie che sono state apportate al Decreto in accordo con le ultimissime indiscrezioni di stampa.

In particolare, la filiera ha bisogno di un periodo transitorio tale che gli impianti prossimi al completamento possano beneficiare della tariffa incentivante allineata a quella attesa nel momento in cui l’investimento è stato effettuato. Altrimenti ogni altra forma di accesso alle incentivazioni, attraverso tetti e graduatorie, ha sottolineato l’Ad  Viscontini, “porterebbe a ritardi insostenibili per chi ha le realizzazioni in corso“.

Quarto Conto Energia: la posizione di Legacoop

In data odierna, mercoledì 27 aprile 2011, si è riunito il Gruppo Energia di Legacoop per procedere con un primo esame della bozza relativa al tanto discusso quarto Conto Energia che, lo ricordiamo, non solo ha fatto scattare la mobilitazione delle imprese della filiera, ma ha altresì portato allo sciopero generale nazionale, il primo della storia delle rinnovabili, dei lavoratori del comparto.

Ebbene, anche la posizione della Legacoop sulle energie rinnovabili, e sulle scelte sinora prese dall’attuale Governo in carica, è critica sia nel metodo sia nel merito; in particolare, la Legacoop ritiene che sia necessario un confronto che coinvolta tutte le associazioni interessate; ed invece, dopo una prima fase di dialogo con tutti, il Governo ha preferito proseguire nel confronto solamente con un ristretto numero di associazioni della filiera.

Quarto Conto Energia: le richieste della Regione Puglia

Anche la Regione Puglia nei giorni scorsi, a livello di Amministrazione, è intervenuta sulla questione relativa alla messa a punto del nuovo Conto Energia, il quarto. La Puglia, lo ricordiamo, è la Regione leader in Italia per potenza installata, ragion per cui il tema sta a cuore all’Amministrazione visto che la green economy rappresenta uno dei volani per la crescita e per lo sviluppo del nostro Paese nel medio e nel lungo termine.

Non a caso le Regione Puglia ha già messo a punto delle proposte di emendamenti da andare a presentare nei prossimi giorni al Governo al fine che poi si possa arrivare ad una correzione dello schema di Decreto che fisserà i tempi, i modi di fruizione ed i livelli delle tariffe incentivanti riconosciute agli impianti, grandi, medi e piccoli, che producono energia pulita sfruttando l’inesauribile fonte solare.

Certificati verdi: il loro taglio renderà le bollette più salate ai torinesi

 

Se i timori di questi giorni dovessero essere confermati, i cittadini torinesi si potrebbero trovare, dall’anno prossimo, con un forte aggravio delle spese nella bolletta della spazzatura. Il motivo è, come al solito, l’ennesimo dietrofront di un Governo che un anno mette gli incentivi e l’anno dopo li taglia, lasciando a metà gli investimenti di imprenditori che si indebitano fino al collo avendo il paracadute dell’incentivo pubblico, ma ad un certo punto si accorgono che il paracadute è bucato.

Accade così che a Torino lo smaltimento dei rifiuti sia stato affidato alla Trm, società che ha intenzione di costruire un termovalorizzatore tra i più grandi d’Europa, capace da solo di smaltire quasi tutti i rifiuti dell’area (due terzi dei rifiuti non differenziati). Secondo le previsioni, il progetto doveva essere terminato all’incirca entro la fine del 2012, ma probabilmente anche prima visto che i lavori sono a buon punto ed entro fine anno più della metà del progetto sarà pronto. Il problema è che ora il Governo ha deciso di tagliare i certificati verdi, ed improvvisamente ci si ritrova senza denaro.

Quarto Conto Energia: Associazioni presentano proposte di emendamenti

In merito al quarto Conto Energia la bozza di decreto, che è stata sottoposta al tavolo tecnico della Conferenza Stato-Regioni, presenta ancora delle forti criticità. Ad affermarlo sono state congiuntamente le Associazioni Assosolare, Aper e Asso Energie Future che, di conseguenza, hanno presentato delle proposte di emendamenti al decreto partendo dal fatto che la bozza, innanzitutto, non presenta a favore delle imprese della filiera alcun meccanismo di tutela dei diritti acquisiti.

Così come ci sono criticità sul regime transitorio 2011-12, sui meccanismi di assegnazione della tariffa incentivante, e sull’eccessiva riduzione delle tariffe con particolare riferimento proprio al periodo transitorio 2011-12. Il rischio, senza modifiche, è la penalizzazione degli investimenti attuali e futuri nel fotovoltaico in Italia con ricadute negative anche sull’occupazione; la bozza di decreto, così come è al momento strutturata, tra l’altro, porterebbe anche a forti difficoltà nell’accesso al credito, ovverosia nella stipula di finanziamenti con il sistema bancario.

Quarto Conto Energia: GIFI, garantire piena competitività

Riguardo alla definizione del Quarto Conto Energia, è necessario risolvere con urgenza alcuni punti chiave al fine di poter garantire al sistema economico e produttivo nazionale la piena competitività. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione del GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, nel sottolineare di conseguenza come sia necessario fare presto, e nell’apprezzare al 2016, il nuovo obiettivo di potenza pari a 23 GW.

Citando la Conferenza Stato – Regioni, infatti, il GIFI ha accolto con favore la decisione di innalzare la potenza massima incentivabile dal livello, molto basso, degli ottomila MW, a 23 mila MW appunto; ma ci sono ancora, sottolinea il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, “alcune criticità che rischiano di inficiare gli sforzi finora fatti da tutte le parti coinvolte“.

Quarto Conto Energia: Associazioni si appellano al Presidente Errani


Il Governo italiano ha ufficialmente annunciato il dietrofront, probabilmente definitivo, per quel che riguarda il ritorno del nostro Paese al nucleare. Meglio puntare sulle energie rinnovabili, più sicure e di gran lunga più rispettose dell’ambiente, ma in che modo? La domanda è d’obbligo visto che incombe la messa a punto del nuovo Conto Energia, il quarto, che stando all’ultima bozza non piace per nulla alle Associazioni che rappresentano e tutelano gli interessi delle imprese che operano nelle rinnovabili, ed in particolar modo nel fotovoltaico.

E così, nell’ambito di tutta una serie di iniziative che oramai si susseguono da qualche settimana a questa parte, le Associazioni Aper, GIFI, Assosolare e Asso Energie Future, hanno scritto una lettera al Dottor Vasco Errani, il Presidente della Conferenza delle Regioni, affinché la bozza del quarto Conto Energia venga rivista e, quindi, garantisca lo sviluppo della green economy nel nostro Paese.