Quarto Conto Energia: Associazioni presentano proposte di emendamenti

di Redazione 1

In merito al quarto Conto Energia la bozza di decreto, che è stata sottoposta al tavolo tecnico della Conferenza Stato-Regioni, presenta ancora delle forti criticità. Ad affermarlo sono state congiuntamente le Associazioni Assosolare, Aper e Asso Energie Future che, di conseguenza, hanno presentato delle proposte di emendamenti al decreto partendo dal fatto che la bozza, innanzitutto, non presenta a favore delle imprese della filiera alcun meccanismo di tutela dei diritti acquisiti.

Così come ci sono criticità sul regime transitorio 2011-12, sui meccanismi di assegnazione della tariffa incentivante, e sull’eccessiva riduzione delle tariffe con particolare riferimento proprio al periodo transitorio 2011-12. Il rischio, senza modifiche, è la penalizzazione degli investimenti attuali e futuri nel fotovoltaico in Italia con ricadute negative anche sull’occupazione; la bozza di decreto, così come è al momento strutturata, tra l’altro, porterebbe anche a forti difficoltà nell’accesso al credito, ovverosia nella stipula di finanziamenti con il sistema bancario.

Uno dei punti critici della bozza, per il quale Assosolare, Aper e Asso Energie Future chiedono la modifica, è quello relativo alla assegnazione della tariffa incentivante che andrebbe fatta in base alla fine lavori certificata, e non in base all’entrata in esercizio degli impianti; questo al fine di superare sia le incertezze, sia i ritardi legati ai tempi di connessione dell’impianto alla rete che di certo non dipendono dall’impresa.

Così come, secondo le tre Associazioni, un altro punto critico è dato dal tariffa omnicomprensiva che impedirebbe la valorizzazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti. Di conseguenza, al riguardo, viene chiesto da Assosolare, Aper e Asso Energie Future di non introdurre la tariffa omnicomprensiva, ma di lasciare per tutti gli anni il meccanismo cosiddetto del “feed in premium“, ovverosia conto energia più vendita dell’energia elettrica. E per i grandi impianti fotovoltaici, tra l’altro, viene chiesto di eliminare il registro preventivo e di lasciare solamente quello della fine lavori certificata.

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