La British Airways annuncia l’utilizzo di un carburante proveniente dai rifiuti

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La battaglia (positiva) delle compagnie aeree per diventare il meno inquinanti possibile oggi si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo che l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti ha annunciato di aver abbassato a costi competitivi il carburante per i jet proveniente dalle alghe, il quale potrà essere disponibile già entro pochi mesi, anche gli inglesi non vogliono essere da meno ed annunciano la loro proposta per il volo verde.

Nonostante i suoi stretti profitti, dovuti principalmente agli elevati prezzi del petrolio, la compagnia di bandiera inglese, la British Airways, ha portato avanti ugualmente i suoi propri piani per il carburante sostenibile degli aerei, arrivando a produrre quello più sostenibile al mondo, riciclando i rifiuti provenienti dalle discariche.

Inquinamento aereo: un nuovo disegno abbatterà le emissioni

progettazione aereo

Non c’è nulla di più inquinante di un aereo. Eppure le emissioni di carbonio dovute a questi mezzi potrebbe essere ridotta grazie ad una nuova collaborazione tra gli ingegneri delle Università di Bath e Bristol e l’industria aerospaziale. Il progetto da 1,4 milioni di sterline studierà nuovi modi per utilizzare i materiali compositi per i pannelli alari negli aerei, i quali saranno in grado di abbattere i consumi del carburante, e di conseguenza anche le emissioni nell’aria.

La ricerca, finanziata dall’Engineering & Physical Sciences Research Council (EPSRC) e dai costruttori di aeromobili Airbus e GKN, prevede possa utilizzare le fibre di carbonio che sono curve in piastre piane per produrre una tolleranza al danno nelle strutture senza fibbie.

Risparmio carburante sugli aerei? Basta volare come gli uccelli

aerei in formazione

Gli scienziati hanno proposto un metodo insolito per il taglio del consumo di carburante degli aeromobili: gli jumbo jet devono volare in formazione, come le oche. La prospettiva di flotte di aerei che solcano attraverso il cielo in stormi a forma di V, come gli uccelli migratori, è sorprendente. Tuttavia, la ricerca da parte degli esperti dell’aviazione ha dimostrato che questo metodo potrebbe portare a notevoli riduzioni nel consumo di carburante degli aerei.

Il lavoro segue una ricerca svolta quasi 100 anni fa da un ricercatore tedesco, Carl Wieselsberger. Nel 1914, ha pubblicato un documento in cui si calcola che gli uccelli che volano in formazioni a V utilizzano meno energia per sbattere le ali di quella dei voli singoli. Per questo gli stormi possono volare per periodi più lunghi di quelli che viaggiano per conto proprio.

Wieselsberger ha dimostrato che la corrente in questo modo non crea attrito con le loro ali, ma anzi, le favorisce dandogli un’ulteriore spinta aerodinamica. Questa idea è supportata da osservazioni di scienziati francesi che hanno studiato i grandi pellicani bianchi addestrati a volare alle spalle di un aereo. La squadra – dal Centre National de la Recherche Scientifique, Villiers-en-Bois – ha rivelato che i tassi di fatica degli uccelli scendevano quando volavano insieme.

KLM ha programmato il primo volo con biocarburanti con passeggeri a bordo

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L’industria aerea è in continua crescita per quanto riguarda le sperimentazioni ecologiche. Oggi un nuovo passo in avanti è stato fatto dalla compagnia olandese KLM. Sappiate infatti che se il 23 novembre prossimo prenderete uno di questi aerei, potreste stare volando grazie a del biocarburante. Si tratta del primo volo di prova con un carburante pulito con passeggeri a bordo in Europa.

La compagnia aerea ha annunciato che l’aereo di prova sarà un Boeing 747, con un motore alimentato da una miscela al 50% di bio-petrolio e al 50% carburante convenzionale:

A differenza di altri voli di collaudo [effettuati] fino ad oggi, in cui un certo numero di materie prime differenti sono state utilizzate per creare il biocarburante dell’aviazione – alcune miscele di jatropha, alghe e Camelina il più delle volte – questo combustibile sarà effettuato esclusivamente da Camelina.

Record di volo per un aereo a zero emissioni senza pilota: quasi 24 ore di fila

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Lo Ion Tiger, un aereo senza equipaggio con celle a combustibile alimentate a idrogeno sviluppato dal Naval Research Laboratory, ha appena registrato un record ufficioso di volo: ha volato per 23 ore e 17 minuti su un’area di prova. E ha fatto il tutto con emissioni zero.

Viaggiando in aria per quasi un giorno intero, il record del Tiger riguarda la durata di volo per un veivolo a motore a celle combustibile. Queste celle svolgono un ruolo a bordo non solo super-efficiente, ma il sistema elettrico con celle a combustibile ha una propulsione super silenziosa, un altro vantaggio durante l’atterraggio, in quanto il motore è a combustione interna. È relativamente leggero, tutto il piano pesa solo 37 chili.

Aerei ecologici: la Nippon Airlines risparmia sul peso dei passeggeri facendoli andare in bagno

bagno nippon airlines

Già non è molto simpatico che, prima di salire su un aereo, gli impiegati invitino i passeggeri a togliersi le scarpe e svuotare le bottiglie d’acqua, ma adesso si sta proprio esagerando. Nel segno dell’ecologia, la compagnia giapponese Nippon Airlines chiede ai propri passeggeri di svuotarsi la vescica prima di salire a bordo.

L’esperimento, che varrà per ora solo per il mese di ottobre, consisterà nel chiedere a tutti i passeggeri di utilizzare il bagno prima di salire sull’aereo, al fine di perdere qualche chilo prima di volare. Questa stramba idea è venuta quando qualcuno ha spiegato che un aereo più leggero consuma meno carburante. Secondo quanto sostengono i dirigenti della Nippon Airlines, con questo escamotage sperano di risparmiare circa 5 tonnellate di emissioni di carbonio in soli 30 giorni.

Arriva il tanto sospirato impegno delle compagnie aeree: inquinamento dimezzato entro il 2050

inquinamento aereo

L’industria del trasporto aereo ha promesso di tagliare le emissioni di biossido di carbonio della metà entro il 2050, in una mossa che costringerà le compagnie aeree ad innescare una corsa verde verso le tecnologie pulite con i costruttori di aeromobili. L’amministratore delegato della British Airways, Willie Walsh, presenterà un accordo tra le compagnie aeree, aeroporti e costruttori per ridurre le emissioni del 50% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2050.

Nel tentativo di approfittare dell’iniziativa, alcuni gruppi ambientalisti chiedono a gran voce tasse più alte per l’industria aerea, in un piano che sarà presentato ai leader mondiali nel Forum delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che è stato inaugurato oggi a New York.

Le compagnie aeree sono state accusate di rallentare gli sforzi sul cambiamento climatico, ma il cambiamento strategico riflette le preoccupazioni del settore che potrebbe essere pronto, in occasione del vertice sul riscaldamento globale di Copenaghen di dicembre, ad affrontare il problema delle proprie emissioni.

Volare non è ecologico, tasse aeree saranno più care

aerei ecologici fotoNovità in arrivo (ahìvoi non tanto piacevoli) per chi viaggia spesso in aereo. Molto probabilmente, infatti, le tasse dei voli saranno presto più costose per scoraggiare il traffico nei cieli e far diminuire le emissioni provocate dai velivoli. A prendere in seria considerazione questa ipotesi è il Comitato britannico per il cambiamento climatico, che ha esposto il suo piano contro l’inquinamento atmosferico  in una lettera indirizzata al governo.

Volare non è ecologico, o perlomeno non lo è con gli aerei che circolano oggi, ancora ben lontani dai prototipi green di cui pure si sta parlando già da tempo. E così niente di meglio che alzare le tasse in tempo di crisi per scoraggiare l’utilizzo degli aerei come mezzo di trasporto anche su tratte brevi che si possono compiere comodamente in treno (forse meno velocemente, ma se si contano le ore necessarie per raggiungere gli aereoporti, quasi sempre fuori città, il tempo perso al check-in, i ritardi, le pratiche, il ritiro del bagaglio, quando e se arriva senza intoppi… vedrete che il tempo si perde comunque).

Carburante per i jet proveniente dall’acqua di mare

jet americano

Di fronte al riscaldamento globale ed alla carenza di petrolio, la US Navy sta sperimentando la produzione di combustibile per i jet proveniente dall’acqua di mare. I chimici militari hanno trasformato l’acqua di mare in una breve catena di idrocarburi insaturi che, con un successivo affinamento, potrebbe essere trasformata in kerosene per dare energia ai jet. Ma rimane da trovare una fonte di energia pulita per alimentare le reazioni, se la finalità ultima è di non emettere carbonio.

Il processo prevede l’estrazione dell’anidride carbonica disciolta nell’acqua e combinarla con l’idrogeno ottenuto dalla scissione delle molecole d’acqua usando l’energia elettrica, per produrre idrocarburi. Viene utilizzata una variante di una reazione chimica chiamata processo Fischer-Tropsch, che viene utilizzata commercialmente per produrre una benzina simile agli idrocarburi dal syngas, una miscela di monossido di carbonio e idrogeno, spesso derivate dal carbone.

Heathrow, l’aeroporto ecologico

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La porta di Londra? L’aeroporto di Heathrow, scalo principale della capitale britannica. Non solo: è l’aeroporto più grande d’Europa, ed è in arrivo un nuovo terminal tutto ecologico. La mission è esplicitamente quella di arrivare ad un rispamio della spesa in termini energgetici del 40% rispetto al livetto attuale su base annuale.

Un disegno ambizioso: ristrutturare il Terminal 2 e il Queen’s Building. Il progetto è a cura della Foseter + Partners. Il termine dei lavori è previsto per il 2019.

Celle solari anche sugli aerei da guerra. Prossimo obiettivo: gli UAV

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Celle solari con vernice sensibilizzata (DSSCs) stanno venendo testate in questi giorni per fornire energia agli aerei miiltari senza equipaggio (UAV). Essi sono una fonte ottimale di raccolta di energia e possono portare a tempi di volo più lunghi senza rifornimento. Uno dei ricercatori della University of Washington’s Multidisciplinary University Research Initiative (MURI), Dr. Minoru Taya, sta lavorando sulle celle solari flessibili utilizzando una sottile pellicola di rivestimento di vetro trasparente con elettrodi conduttivi. Egli ha constatato che i materiali organici della cella, come i coloranti della vernice, sono in grado di catturare i fotoni e di convertirli in elettroni sintetici che possono raccogliere fotoni ad alta energia.

Pochi anni fa la squadra ha montato celle solari sensibilizzate con vernice sulle ali di un aeroplano giocattolo. Il propulsore è stato alimentato in modo efficace, ma il piano non è andato a buon fine perché le celle solari a base di vetro utilizzate erano troppo pesanti. Al momento della sperimentazione, ha deciso di utilizzare la tecnologia della pellicola con batteria, che per ora ha consentito il piano di volo.

Super-gruppo di compagnie aeree adotta il biocarburante. Scatta l’avio-sostenibilità collettiva

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Ha fatto scuola l’esempio dello scorso anno promosso dalla Virgin Atlantic di utilizzare il biocarburante per i propri aerei. Dopo un anno di esperimenti e polemiche, pian piano le varie compagnie aeree le hanno tentate tutte per ottenere dei viaggi quanto più eco-sostenibili possibile, e alla fine hanno adottato la soluzione della compagnia americana.

Si legge in quest’ottica l’accordo stilato tra 5 delle compagnie più grandi al mondo (Alaska Airlines, British Airways, Cathay Pacific, Tuifly e Virgin Blue) che si vanno ad aggiungere al Gruppo Utenti Carburante Avisostenibile già composto da Air France, Air New Zealand, Ana (All Nippon Airways), Cargolux, Gulf Air, Japan Airlines, Klm, Sas e dalla già citata Virgin Atlantic Airways.

Ma su cosa si baserà questo accordo? A risponderci è il portavoce della Boeing, uno dei promotori dell’accordo, che ha spiegato che il gruppo utilizzerà d’ora in avanti biocarburanti eco-sostenibili, i quali devono soddisfare una serie di requisiti. Il primo di essi, il più importante, è che non devono provenire da colture alimentari, cioè non devono entrare in concorrenza con le colture di cibo, come si faceva all’inizio dell’era dei biocarburanti, per non far diminuire la quantità di prodotti alimentari nel mondo e non far aggravare il bilancio dei Paesi poveri. Le altre caratteristiche sono che il biocarburante non abbia impatto sulla biodiversità, cioè le colture devono essere del luogo e non essere introdotte come specie invasive, danneggiando la biodiversità del luogo; non debba pregiudicare la disponibilità di acqua potabile e, aspetto ancora più importante, deve contribuire a diminuire le emissioni di gas serra.

Astronauta italiano compie il record di velocità con aereo elettrico

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Un’incredibile impresa è stata compiuta all’inizio di questo mese, dall’astronauta italiano Maurizio Cheli. Ma ancora più incredibile è stato il fatto che nessuna tv o giornale italiano ne abbia parlato. Cheli ha portato la sua esperienza nell’areonautica nel mondo dell’elettricità verde, applicata al volo, stabilendo un nuovo record: la velocità maggiore mai raggiunta da un velivolo completamente elettrico, senza quindi alcun combustibile inquinante.

Il veicolo elettrico è stato battezzato SkySpark,ed ha volato per la prima volta, l’8 giugno, seguito da un secondo volo il 10 giugno scorso. Il volo complessivamente è durato 8 minuti ed ha raggiunto una velocità massima di 155 mph (250 km/h). Questa velocità è un record per un aereo alimentato elettricamente al 100%. Il progetto è stato realizzato grazie ad una collaborazione tra la società di ingegneria DigiSky ed il Politecnico di Torino, che già in passato aveva regalato molte novità ecologiche passate sotto silenzio, mentre il volo è stato effettuato al World Air Games 2009 di Torino.

Nuova impresa di Bertrand Piccard: giro del mondo su un aereo solare

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Il nome Piccard probabilmente ai più non dirà molto, ma nel mondo scientifico, e soprattutto nel mondo dei Guinness World Record, è uno dei nomi più ricorrenti della storia. Auguste Piccard, amico di Einstein e di Marie Curie, salì nella stratosfera in una bolla di metallo appesa ad un pallone a 16 km di altezza nel lontano 1931 per studiare i raggi cosmici. Suo figlio, Jacques Piccard, scese nel 1960 nelle profondità della Fossa delle Marianne, primo uomo a compiere l’impresa, percorrendo con il batiscafo Trieste i 10.916 metri della più profonda gola oceanica del mondo.

E se buon sangue non mente, anche il nipote di Auguste e figlio di Jacques, Bertrand, non poteva essere da meno. Così dopo aver fatto il giro del mondo nel 1992 a bordo di un pallone aerostatico, ecco che nell’Era dell’ecologia si prepara a 51 anni, a compiere la sua ennesima impresa: girare il mondo a bordo di un aereo alimentato esclusivamente dal sole.