Incentivi alle auto: giusto togliere fondi alle industrie pulite?

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Anche con grandi incentivi per l’acquisto di un’auto nuova, l’industria automobilistica è ben lungi dal recuperare dal maggior calo delle vendite della sua storia. Le automobili, che hanno visto un costante incremento delle vendite fin dalla loro invenzione, sono state sperimentate e testate in migliaia di modi diversi, ma mai nessuno si era posto la seguente domanda: Che cosa succede quando c’è un surplus di automobili ed una diminuzione della domanda?

Ma altre domande importanti e giuste da farsi sono: Conoscete qualcuno che non possa andare al lavoro senza la macchina? Oppure conoscete qualcuno che ha una macchina, ma non ha un posto dove andare? Mentre le vendite delle auto nuove in America è sceso a soli 9 milioni lo scorso anno, dai 17 milioni dell’anno precedente, le case automobilistiche sono in preda al panico e il Governo sta cercando di dare un sollievo. Il timore è che, poiché i grandi produttori di auto hanno un ruolo trainante nell’economia di mercato e dei posti di lavoro, la domanda calante per i loro prodotti, e tutti i prodotti accessori e servizi che vanno insieme con essa, sarà dannosa per l’economia stessa. Lo stesso si può dire per il tabacco, birra, caffè, e le altre forze trainanti dell’economia. Ci sono alcune industrie, che al contrario si può considerare di lasciar morire se esse perdono popolarità. Ed indovinate un po’ chi sono quelle che si sacrificano sempre?

Ford introduce il sistema di ricarica intelligente per le auto elettriche e ibride

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Una ricarica intelligente sarà estremamente importante per le automobili elettriche e ibride. Sarebbe disastroso infatti se milioni di ricariche iniziassero contemporaneamente durante i picchi di domanda. Su questo i responsabili della produzione di queste auto stanno lavorando, per introdurre sistemi che consentano all’auto di essere programmate in modo da caricare quando l’energia elettrica è più economica, ed anche di comunicare direttamente con la rete elettrica tramite contatori intelligenti.

Sul sito della Ford si legge:

Quando è collegata, la batteria di questi sistemi ibridi appositamente attrezzati sono in grado di comunicare direttamente con la rete elettrica tramite contatori intelligenti forniti dalle aziende pubbliche attraverso la rete wireless. Il proprietario del veicolo utilizza il touch screen e l’interfaccia di navigazione sul computer di bordo per scegliere quando il veicolo deve ricaricarsi, per quanto tempo e in quale tasso di utilità.

Da auto più inquinante a più pulita: ritorna la Trabant con un look “elettrico”

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A guardarla potrebbe sembrare la zia tedesca dell’auto di Fantozzi, ma in realtà potrebbe essere l’auto del futuro. Anche se con una linea piuttosto retrò, disegnata negli anni ’70, la buona vecchia Trabant si candida al titolo di auto più ecologica dell’anno. Come ricorda il Corriere della Sera, prima della caduta del Muro di Berlino si diceva di lei che era

l’auto simbolo del lato peggiore del comunismo.

Infatti era piccola, bruttina, lenta (raggiungeva al massimo i 60 km/h), ed inquinantissima, tanto da non reggere il confronto con le auto che si sviluppavano contemporaneamente in America, come le Buick o le Cadillac. Ma nel nuovo millennio la tanto vituperata auto della VEB (Sachsenring Automobilwerke Zwickau) potrebbe ritornare di moda grazie ad una ripulitura generale: avrà un motore elettrico e sarà anche più bella da guardare.

Ferrari e Lamborghini annunciano l’auto ibrida nel 2015

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Tra le tante gare che le case automobilistiche affrontano ogni anno, ce n’è una pulita e che ci piace ricordare: quella all’auto ecologica. Dopo lo strapotere delle auto giapponesi e coreane, adesso è arrivato il momento (come al solito in ritardo) delle italiane, il fiore all’occhiello della nostra economia: la Lamborghini e la Ferrari.

Il primo a dare l’annuncio è stato l’amministratore delegato della Lamborghini Stephan Winkelmann, il quale ha annunciato che sarà introdotto il motore ibrido nel prossimo modello della Gallardo. L’annuncio è arrivato sulla rivista tedesca Automobilewoche, ed ha già fissato la data di uscita di questo capolavoro, previsto per il 2015. Winkelmann afferma che la Gallardo avrà un motore elettrico utilizzato per la guida lenta, ad esempio nel traffico cittadino, come avviene già con la Toyota Prius. Quando però la Lamborghini farà sentire tutta la sua potenza, a velocità più elevate con il suo motore a 10 o 12 cilindri, sarà alimentato a gas facendo ritornare l’auto quell’animale da strada che tanto piace agli appassionati.

Camion elettrici, alcune delle aziende più grandi al mondo puntano sulle emissioni zero

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Martedì scorso negli Stati Uniti sei grandi società hanno accettato di utilizzare i nuovi veicoli Smith Newton, i più grandi camion elettrici del mondo. Questi tir hanno una velocità massima di 50 mph (80,5 km/h), fanno almeno 100 miglia (160 km) con un pieno, e possono trasportare un carico utile fino a 16.280 libbre (circa 7 tonnellate). E’ anche il primo veicolo ad ottenere la certificazione “zero emissioni” da parte del California Air Resources Board.

Robin Mackie, della Smith CTO, ha descritto la finalità della Newton come “logistica urbana ad alta densità”, utile per fare servizio pubblico o consegne all’interno di grandi città (dove la velocità di 50 mph è anche eccessiva). Le società che hanno aderito all’iniziativa sono la Pacific Gas and Electric (PG & E), Coca-Cola, Staples, Frito-Lay, AT & T, e Kansas City Power & Light (KCP & L).

Salvataggio case automobilistiche: 8 miliardi di dollari in prestito per la conversione ecologica delle quattro ruote

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Il segretario dell’US Energy, Steven Chu, ha appena erogato alla Ford Motor Co. 5,9 miliardi di dollari in prestiti per aiutare l’azienda automobilistica a sviluppare e produrre una nuova generazione di carburante per veicoli efficienti.

L’innovazione della macchina americana è la più grande del mondo. Oggi, stiamo cominciando ad accendere il motore.

Il segretario Chu ha anche annunciato un prestito da 1,6 miliardi di dollari alla giapponese Nissan Motor Co. per la produzione di veicoli elettrici e batterie nel Tennessee e 465 milioni di prestito alla californiana Tesla Motors per produrre una versione meno costosa del suo veicolo elettrico, così come già accaduto per la Daimler AG. Ma il progetto più ambizioso è quello di diventare i “leader dell’economia del carburante”, come spiega l’amministratore delegato della Ford Alan Mulally.

Green Racing, la Formula Uno delle auto ecologiche

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Mentre i partecipanti alla Formula Uno litigano su eventuali nuove federazioni e nuove regole, negli Stati Uniti nasce la Green Racing, una corsa ecologica che conferisce un premio per la vettura più veloce che produce il minor impatto ambientale in una corsa.

L’American Le Mans Series in sostanza è un’intero campionato concentrato in una sola gara che si è tenuta lo scorso ottobre in via sperimentale. Michelin è stato lo sponsor per il 2009, ed ha ribattezzato la gara Michelin Green X Challenge. Si tratta di una delle più veloci corse di auto al mondo, basata sulla ricerca di combustibili più puliti e motori più efficienti sotto il profilo energetico. Ma non fate l’errore solito, cioè pensare che essere ecologico significa essere lento.

Quasi pronta l’auto ad idrogeno, ecco le caratteristiche della Riversimple Urban Car

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Una concept car che tenta di eludere i tre principali ostacoli per il sogno delle autostrade alimentate ad idrogeno è stata presentato a Londra pochi giorni fa. Come le altre vetture ad idrogeno, la Riversimple Urban Car (RUC) è alimentata da una cella a combustibile che combina l’idrogeno con l’ossigeno dall’aria e libera energia e nulla di tossico, ma solo acqua.

La Honda FCX Clarity sarà la prima auto che sperimenterà commercialmente quest’idea, ma per la produzione su scala mondiale dovremo aspettare fino al 2018, mentre i primi prototipi della Riversimple si potranno ammirare già nel 2011 e nel 2013.

Utilizzare l’idrogeno nelle automobili significa tagliare l’inquinamento urbano e le emissioni di carbonio, ad un costo minore del petrolio, visto che l’idrogeno è una fonte rinnovabile. A parte la mancanza di distributori, i tre principali problemi per le auto ad idrogeno sono le costose celle a combustibile di platino, la difficoltà nella costruzione di un veicolo convenzionale, e la difficoltà nel conservare ed utilizzare grandi quantità di idrogeno.

Z5, il filtro per ridurre le emissioni e aumentare la potenza dell’automobile

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Come fare per inquinare meno con la propria automobile? Utilizzare meno gas, ad esempio. Migliorare il proprio chilometraggio, viaggiare con una marcia alta o acquistare un’auto ibrida o elettrica. Tutti questi consigli sono già arcinoti, ma un giovane inventore israeliano, Badash Sion, è andato oltre qualsiasi idea verde e ha cominciato a produrre il filtro per la marmitta Z5 fin da quando aveva a 16 anni.

Due anni fa, faceva una passeggiata per le strade di Tel Aviv guardando i fumi di automobili e autobus che ammorbavano l’aria. Non ha mai preso la patente di guida, il più grande risparmio di energia possibile, ma non è stata questa la sua principale preoccupazione. Sapeva infatti che per ridurre l’inquinamento non sarebbe bastato eliminare dalla circolazione una sola auto.

Emissioni diesel, più pericolose di quello che si pensava

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Gli scienziati dell’Health Effects Institute presso l’Università di Ottawa hanno effettuato un’estesa analisi epidemiologica che si è basata sui dati di 350.000 persone con più di 18 anni, più un ulteriore campione di 150.000 minorenni per valutare gli effetti dell’impatto delle particelle dovute alle emissioni delle auto nell’aria sulla salute. Questo è stato fatto perché qualche benpensante qualche tempo fa disse che non era molto pericolosa. Purtroppo, non c’è nessuna buona notizia:

La revisione ha ritenuto che il rischio di avere una condizione alterata, precursore di attacchi di cuore mortali per le persone che vivono in zone con molto inquinamento, è del 24% anziché del 12 come precedentemente si pensava.

Il New York Times scrive che i settori rilevati inclusi nello studio erano 116 città americane, con i più alti livelli di particelle di inquinamento trovate, in particolare nei settori della periferia orientale di Los Angeles e la valle centrale della California, Birmingham, Alabama; Atlanta, l’Ohio River Valley, e Pittsburgh. Una varietà di fonti di produzione di particelle sottili che comprendono i motori diesel, pneumatici di automobili, centrali termoelettriche a carbone e raffinerie di petrolio concentrate in quelle zone.

Entrano in commercio anche i primi camion elettrici

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Come riportato dal The Kansas City Star:

Smith Electric Vehicles è in procinto di avviare la costruzione di carrelli elettrici a luglio in un impianto vicino al Kansas City International Airport. La società punta a trovare una domanda sufficiente per lo sviluppo del mercato elettrico ideale per i camion.

I veicoli elettrici Smiths sono costosi, ma sono i migliori dal punto di vista ecologico perché hanno costi per i carburanti molto più bassi rispetto a tutti gli altri tipi di camion, che essi siano a gas, a gasolio, ma anche rispetto agli ibridi.

La Smith Electric ha affermato di aver costruito, e di voler immettere sul mercato, i primi veicoli ad emissione zero così pesanti come i camion, i mezzi di trasporto più inquinanti al mondo. Frito-Lay Nord America, una divisione di PepsiCo che ha sede a Plano, Texas, e la Gas Electric Company, con sede a San Francisco, in California, hanno firmato l’accordo per sostituire i loro camion con quelli puliti della Smiths. Una mossa che considerare ecologica è poco. Ma se un costruttore europeo (o magari italiano) volesse entrare nel mercato dei camion ecologici, come dovrebbe regolarsi sul proprio prodotto? Dopo il salto vedremo come.

Veicoli comunali ad idrogeno, il primo passo verso le auto pulite

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Empa e l’Istituto Paul Scherrer si sono uniti con Bucher Schoerling, Proton Motor, BRUSA Elektronik und Messer Schweiz AG, e hanno sviluppato un veicolo ad idrogeno per la pulizia delle strade comunali, presentato al pubblico il 14 maggio scorso a Basilea. Il veicolo, chiamato “Bucher CityCat H2“, è il primo veicolo comunale al mondo alimentato da una tecnologia di celle a combustibile.

Per i prossimi 18 mesi sarà testato nel suo utilizzo quotidiano. Le celle a combustibile sono considerate fonti energetiche pulite adatte alle nostre future esigenze di mobilità. Esse convertono direttamente l’idrogeno in corrente elettrica, che viene poi usata per guidare un veicolo a motore elettrico. Il grande vantaggio è che non è inquinante, non emette gas di scarico, ma solo vapore acqueo prodotto dalla reazione chimica tra idrogeno e ossigeno nelle celle a combustibile.

Obama fissa lo standard nazionale dei consumi

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Niente più inquinamento a tutto spiano e produzione delle automobili senza regole. L’ultimatum che Obama dette alla Chrysler durante la trattativa con Fiat (o firmi l’accordo o fallisci) è stato solo il primo passo della nuova amministrazione verso le auto ecologiche e verso la “pulizia” delle strade.

Attualmente negli Stati Uniti vigono tre diversi standard di consumo delle automobili. Le auto cittadine, il corrispettivo delle nostre utilitarie, lì sono quasi assenti, mentre vanno di moda i Suv, presenti in quasi ogni famiglia. Di conseguenza i consumi sono eccessivi e questo è uno spreco di petrolio, un inquinamento atmosferico notevole, ed anche un altro peso sulle tasche degli americani in un periodo di crisi.

Auto elettriche, ecco i modelli per il futuro

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Al momento, le vere auto elettriche sono rare. In effetti, la versione più comune è quella utilizzata sui campi da golf, permessa anche in città, che raggiunge al massimo 50 km/h. Ma ora a Detroit intendono fare sul serio e costruire macchine elettriche nel vero senso della parola, cioè che siano uguali alle macchine attuali, solo che al posto del serbatoio di benzina avranno una batteria elettrica.

Non aspettatevi che il primo prodotto sia molto diverso da quelli disponibili oggi sul mercato. Anche se i motori elettrici occupano meno spazio rispetto a quelli convenzionali a combustione interna, i designer Ford e GM hanno ammesso che non è necessario ridisegnare radicalmente gli esterni dell’auto. L’obiettivo è di rendere gli interni più spaziosi e le automobili più piccole e più aerodinamiche.

Nel corso del tempo, tuttavia, le automobili elettriche sono tenute ad evolversi inevitabilmente come forma e funzione. La Toyota Prius, una ibrida elettricità-gas, ha già dimostrato che alcuni cambiamenti sono possibili per migliorare l’efficienza.