Nuovo scandalo dal Giappone, protagonista ancora una volta la centrale nucleare di Fukushima. Ma questa volta non si tratta di insabbiamenti o nuove rilevazioni preoccupanti, ma di uno scandalo di natura sociale: la Yakuza è riuscita infatti a reclutare e far lavorare i clochard nei siti contaminati.
La centrale di Fukushima e tutti i problemi e gli scandali connessi continuano a mostrare al mondo alcuni dei lati peggiori del Giappone. A seguito di un’inchiesta di Reuters e del lavoro delle autorità nipponica si è proceduto di recente a svariati arresti collegati all’infiltrazione della yakuza, la mafia giapponese, in procedure legate all’appaltore legale Obayashi (una società ) che ha portato al reclutamento di senzatetto (spesso direttamente presso delle stazioni ferroviarie, come quella di Sensai) e al loro utilizzo per la pulizia dei siti contaminati di Fukushima.
Il salario attribuito ai senzatetto raggiungeva circa 90 dollari al giorno, retribuzione inferiore ai minimi nazionali giapponesi e vitto e alloggio restavano esclusi, portando quindi i clochard reclutati a svolgere lavori di pulizia in siti pericolosi per ottenere pochi soldi. Inutile dirlo, è emerso che i senzatetto erano spesso reclutati senza adeguate spiegazioni relativi ai rischi cui andavano incontro. Il Fatto Quotidiano riporta le seguenti parole di un senzatetto, drammaticamente chiare:
Siamo un facile bersaglio per chi va in giro a reclutare gente. Siamo sempre qui intorno alla stazione, a girare con le nostre buste. Ci chiedono stai cercando un lavoro? Sei affamato? E se rispondiamo di sì poi ci offrono di andare a Fukushima.
Purtroppo non si deve pensare a piccoli episodi di illegalità : secondo l’inchiesta di Reuters il mercato nero di appalti e reclutamento che gira attorno a Fukushima e nel quale si è infiltrata la Yakuza avrebbe un giro d’affari enorme, pari a 23 miliardi di euro.
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