Nucleare, un problema senza la soluzione in scena nel controspot di Greenpeace

di Redazione 3

Dimenticatevi le partite a scacchi truccate, i video di risposta fioriti in rete che facevano il verso più o meno duramente alla demagogia spudorata del Forum Nucleare Italiano capeggiato da Chicco Testa. Habemus un nuovo controspot che porta la firma di Greenpeace, un video-messaggio che ci accompagna con una dolcezza musicale che stride con le parole suadentemente tacciate di ironia e semanticamente pesanti, verso la presa di coscienza di un problema senza soluzione, il nucleare appunto.

La nota associazione ambientalista apre il filmato in evidente chiave polemica con la decisione del Governo di puntare sull’atomo, proprio oggi che le risposte sono necessariamente da cercarsi altrove, nelle rinnovabili, e dove altrimenti? Non certo in un’energia che lascia irrisolto il problema delle scorie radioattive, un’energia sulla quale nessuna azienda investirebbe mai senza i lauti incentivi statali che puntualmente gli si spalancano davanti, un’energia che ha fallito in passato sulla sicurezza e che non merita altre opportunità, non se ci sono altre alternative meno insidiose e complesse.

La nuova campagna di comunicazione lanciata da Greenpeace vuole informare i cittadini sui pericoli e le implicazioni ambientali, sociali ed economiche di una rivoluzione energetica basata sull’atomo.
Sullo schermo, in netto contrasto con un sottofondo melodico da cieli azzurri e mari cristallini, scorrono immagini poco rassicuranti sugli scenari futuri di un’Italia atomica che insegue il miraggio dell’indipendenza energetica nel peggiore dei modi possibili. Greenpeace chiama in causa addirittura il terrorismo, alludendo ai rischi per i siti nucleari di divenire facili bersagli per colpire un intero Paese. Gli autori dello spot spiegano che la loro mission è

fare il verso – ribaltandoli – ai codici comunicativi delle grandi compagnie energetiche, caratterizzati da atmosfere sognanti, immagini epiche e toni di voce rassicuranti che, com’é ovvio, servono a celare le pesanti conseguenze spesso nascoste dietro le loro attività.

Spiega Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia:

Con questo spot vogliamo fornire ai cittadini uno strumento per riflettere sui problemi del nucleare in un paese distratto da slogan ingannevoli.

Riusciranno i nostri eroi…al referendum l’ardua sentenza.

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