DL Terra dei Fuochi e Ilva, aggiunta la possibilità di screening gratuito

di Redazione 1

A view of the ILVA plant in the southernDL Terra dei Fuochi e Ilva, giungono modifiche di rilievo al decreto legge sulle emergenze ambientali: aggiunta la possibilità di screening gratuito per gli abitanti delle zone inquinate di Campania e Puglia, disposte maggiore risorse per l’attuazione dell’AIA per l’IVA, e altri interventi volti al sostegno, alla trasparenza e al controllo della filiera agroalimentare italiana.

Cambia il DL Terra dei fuochi e Ilva, ovvero il decreto destinato alle emergenze ambientali in Italia, dedicato in particolar modo alla zona tra le province di Napoli e Caserta e di Taranto. Tra le novità spicca la nuova possibilità di screening gratuito per gli abitanti di Puglia e Campania delle zone più inquinate. L’emendamento che è andato a modificare il decreto legge propone lo stanziamento di 50 milioni di euro equamente suddivisi tra le due regioni, fondi che saranno utilizzati per permettere nel 2014 e nel 2015 degli screening gratuiti per il monitoraggio delle condizioni di salute dei residenti nelle aree inquinate.

Il ministro dell’ambiente Andrea Orlando ha dichiarato:

Credo che si determinino i presupposti per un ragionamento organico sul tema che coniuga ambiente e salute che potrebbe esser affrontato, con la partecipazione del ministero della Salute, in sede di collegato ambientale.

Le modifiche al DL su Terra dei Fuochi e Ilva riguardano anche lo stabilimento siderurgico tarantino: si decreta infatti un aumento del capitale sociale per mettere in atto le disposizioni AIA per l’Ilva, nonché la possibilità di chiedere risorse alla famiglia Riva. Mentre continua la battaglia sui dati dell’inquinamento provocato dall’impianto a Taranto, la situazione in città resta infatti drammatica.

Il ministro Orlando si è inoltre impegnato con le ultime modifiche a delimitare le aree inquinate nella Terra dei Fuochi, di modo che possano tornare a essere considerate siti di interesse nazionale e non più regionale (come disposto in passato dal Governo Monti).

Photo credits | Getty Images

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