Atlante Italiano Conflitti Ambientali, la mappa nazionale delle ingiustizie ecologiche

È da poco stato lanciato l’Atlante Italiano Conflitti Ambientali, una interessantissima piattaforma online consultabile gratuitamente da qualunque cittadino, nata dalla collaborazione tra università, ricercatori, attivisti e giornalisti e che presenta le schede delle maggiori vertenze sull’ambiente del nostro paese, quindi e ovviamente la Terra dei Fuochi e il Vajont e Taranto, ma non solo.

mare monstrum infrazioni 2012

Mare Monstrum, 13 mila infrazioni sulle coste italiane nel 2012

mare monstrum infrazioni 2012Gli italiani continuano a maltrattare le proprie coste. Nonostante gli appelli alla responsabilità ed al rispetto ambientale, nonostante le leggi sempre più restrittive e le multe, secondo i dati di Legambiente raccolti nel rapporto Mare Monstrum 2013, lo scorso anno in tutto il Paese sono state registrare oltre 13 mila infrazioni. Per ogni ecomostro abbattuto (l’ultimo in ordine di tempo è quello a Scala dei Turchi), ce ne sono decine che vengono eretti. E purtroppo non sempre vengono scoperti.

Ambiente, Goletta Verde: in Sicilia mare illegale con 1,2 violazioni per km

La Sicilia, in particolare, si aggiudica la medaglia d’oro per l’abusivismo edilizio

Questo il commento degli esperti di Goletta Verde che hanno registrato lungo la costa siciliana 1,2 violazioni per ogni km. Nel 2010 le Capitanerie di porto e le forze dell’ordine hanno accertato 1.813 infrazioni in Italia, arrestato 2.216 le persone  e messo sotto sequestro 564 case abusive. Solo in Sicilia sono stati registrati 682 reati legati all’abusivismo edilizio, pari al 6% del totale in Italia, 1.041 le denunce e gli arresti, 298 i sequestri.

Abusivismo edilizio, i cinque ecomostri incubo delle coste italiane

Cari amici di Ecologiae, continuiamo ad occuparci dei dati diffusi nelle ultime ore dal report annuale di Legambiente, Mare Monstrum 2011, un dossier che analizza lo stato di salute dei nostri mari e gli scempi che deturpano le coste e le acque italiane. Abbiamo analizzato nel servizio precedente le dieci peggiori minacce che incombono sull’integrità degli ecosistemi del Mediterraneo. Vogliamo ora soffermarci nello specifico sull’annoso fenomeno dell’abusivismo edilizio, pubblicando la classifica aggiornata dall’associazione ambientalista, che comprende i cinque ecomostri che più spudoratamente deturpano i nostri litorali, da Nord a Sud della penisola.

Goletta Verde 2011 pronta a salpare…sali a bordo?

Goletta Verde, come ogni anno, anche questa estate torna a solcare le acque dei nostri mari per monitorare l’ambiente marino, gli ecosistemi, lo stato delle trivellazioni petrolifere e anche delle nostre coste, individuando gli ecomostri. Vuoi dare anche tu un piccolo contributo per una causa così grande?

Legambiente invita a partecipare tutti gli interessati alla selezione dello staff di laboratorio e dell’equipaggio di Goletta Verde 2011, nella giornata di sabato 7 maggio a Roma, per un corso di formazione sulla campagna di Goletta Verde.

Più condoni edilizi per tutti

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Fino ad oggi l’Italia ha conosciuto in media un condono edilizio ogni 4-5 anni. Se dovesse passare una proposta di legge presentata ieri alla Camera, i condoni diventeranno giornalieri. E’ quanto denuncia Ermete Realacci, responsabile della green economy del PD, il quale ha spiegato che, mentre l’attenzione dei cittadini è concentrata sul ddl intercettazioni, la maggioranza vuol far passare sotto silenzio una nuova legge che consentirà una cementificazione a tappeto legalizzata.

La nuova norma, a firma degli onorevoli Stasi, Cesaro e Petrenga, prevede che i comuni non potranno più opporsi ai nuovi condoni (se ne prevedono almeno 1,5 milioni per il 2010), riapre i termini scaduti per la presentazione delle domande sull’ultimo condono, stravolge le procedure amministrative, ma soprattutto introduce il sistema del silenzio assenso anche in questo campo. In breve, dopo un certo periodo di tempo (che dovrebbero essere 6 mesi) se nessuno denuncia un ecomostro e non si provvede ad abbatterlo, questo verrà condonato, anche se palesemente illegale. L’alternativa, considerata “federalista”, è di far diventare l’immobile di proprietà del Comune, il quale lo può mettere all’asta e guadagnarci su. Ovviamente l’acquirente sarà la stessa persona a cui l’immobile è stato sequestrato (che avrà anche il diritto di prelazione, come se non bastasse), con l’effetto di aver in pratica pagato una sorta di “pizzo” allo Stato per veder riconosciuta un’opera illegale.

Goletta verde 2010, parte la nave anti-inquinamento di Legambiente

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Come ogni anno è salpata ad inizio estate la Goletta Verde, la barca a vela di Legambiente che ha come compito quello di controllare lo stato delle coste italiane, e quest’anno avrà un onere in più: verificare lo stato delle trivellazioni petrolifere nei nostri mari. Sì perché, nonostante siano in pochi a sapere che anche le nostre coste sono trivellate proprio nello stesso modo del Golfo del Messico, basta fare un giro in mare aperto per vedere trivelle e petroliere in diverse parti d’Italia.

Negli anni scorsi, in cui i volontari di Legambiente hanno superato le 50 mila miglia di navigazione, sono stati scoperti ecomostri, spiagge inquinate, cementificazione selvaggia e qualsiasi altro scempio che gli italiani sono stati in grado di fare sulle proprie spiagge. Tutti aspetti denunciati ed in alcuni casi risolti.

Legambiente assegna le bandiere nere e segnala le migliaia di abusi edilizi italiani

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Due giorni fa abbiamo parlato degli abusi edilizi che presenti in Calabria, uno ogni 150 metri. Ma non dimentichiamoci che il fenomeno non è presente solo in quella Regione, anzi, c’è di peggio. Secondo il recente rapporto di Legambiente, gli ecomostri sono presenti in tutto il Paese, e facendo una ideale classifica delle Regioni più devastate, la Calabria è solo quarta, dietro la Campania che ha 2.776 infrazioni accertate (quasi il doppio di quelle calabresi), la Sicilia e la Puglia.

Questo rapporto chiamato Marenostrum 2009 viene redatto già da molti anni, ma sembra che purtroppo non porti a dei miglioramenti, visto che rispetto allo scorso anno le infrazioni accertate anziché diminuire, sono aumentate dell’1,6%. La Goletta Verde di Legambiente segnala oltre agli ecomostri, anche la cattiva gestione degli ambienti costieri italiani, i quali sono tra i più belli al mondo, ma purtroppo sono lasciati gestire da mani di approfittatori senza scrupoli.

Il Governo favorisce le Eco-mafie

In campagna elettorale Berlusconi ha promesso che non avrebbe mai fatto un indulto o un condono edilizio se l’avessero eletto. Ma come spesso accade per i politici, le promesse lasciano il tempo che trovano, e così il Governo ha deciso di preparare l’Italia al più grande condono edilizio della sua storia.

Sulla tutela dell’ambiente l’Italia sta arretrando e questo rischia seriamente di essere un regalo alle ecomafie e alla criminalità ambientale.

Esordisce così il comunicato stampa diramato da Legambiente che riguarda le nuove norme edilizie che il Parlamento sta discutendo, e che cambieranno per sempre lo scenario italiano. Il pericolo infatti, avvertono da Legambiente, è che si torni all’abusivismo edilizio ed alle costruzioni senza regole degli anni ’60, quelle descritte perfettamente dal film “Le mani sulla città” di Francesco Rosi, in cui speculatori senza scrupoli, grazie all’assenza dello Stato, hanno potuto fare il bello ed il cattivo tempo nelle costruzioni cittadine, creando migliaia di edifici brutti ed insicuri.

Mare monstrum: la costa italiana deturpata dal cemento

Di ecomostri sorti sulle coste italiane ne abbiamo visti sorgere e crollare molti, alcuni hanno resistito alle denunce di abusivismo e sono ancora lì, a deturpare il paesaggio.
Uno tra i più invidiati e tra i più belli al mondo, che andrebbe tutelato e salvaguardato come risorsa non solo naturale ma anche economica, dal momento che alimenta l’industria del turismo, in special modo al Sud, dove è un settore fondamentale dell’economia locale.

Nonostante ciò i 7.400 chilometri di costa italiana sono infangati da fogne e abbruttiti da costruzioni abusive.
E’ quanto si legge nel dossier Mare Monstrum di Legambiente, che rende già nel titolo l’idea del processo di degradazione fisica dei nostri litorali.

Proposta shock del Governo: tagliare le spese ambientali per recuperare l’Ici

Gli effetti del taglio dell’Ici cominciano a farsi sentire. Chi si sfregava le mani ed esultava perchè nella prossima dichiarazione dei redditi avrebbe risparmiato qualche centinaio di euro perchè non dovrà più pagare l’Ici, forse farà meglio a mettersi una mano sulla coscienza e chiedersi se davvero ci ha guadagnato.

Il taglio della più federale delle tasse (in tema di federalismo fiscale) ha già prodotto i primi danni: il primo, annunciato qualche giorno fa, è stato tagliare i costi sulla sicurezza stradale. Gli altri sono di poche ore fa: taglio alla ricerca, al recupero del patrimonio, alla cultura. Chi ci va di mezzo, ovviamente, è ancora una volta l’ambiente, e la nostra salute.

Patto per l’ambiente: la proposta elettorale di Legambiente

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Sotto elezioni politiche, si sa, ogni candidato venderebbe la propria anima per un voto. E così Legambiente ha cercato di approfittarne, facendo firmare ai politici, volontariamente, un’adesione al programma per l’ambiente presentato dall’Associazione.
Il programma si chiama “Patto per l’Ambiente” e prevede 13 proposte per migliorare la qualità della vita dell’Italia.

I politici che hanno sottoscritto questo patto si prendono così l’impegno di porre in atto le proposte di Legambiente durante la prossima legislatura, con l’obiettivo primario di ridurre l’inquinamento e l’effetto serra, ma anche di fornire alle nostre città infrastrutture per “renderle più vivibili – si legge sul patto – per conservare e valorizzare le ricchezze del nostro Paese”.