Mark Moore, ricercatore della NASA, potrebbe aver scoperto una nuova forma di energia rinnovabile. Dei nanotubi di lunga portata che raggiungono le nuvole potrebbero alimentare una turbina che vola dai 600 metri ai 9 km di altezza per raccogliere energia eolica da inviare sulla Terra. Il macchinario potrebbe avere una forma di dirigibile con una turbina sul retro o un palloncino con alette che ruotano, un paracadute o un aquilone. Ognuna di queste idee รจ attualmente al vaglio degli scienziati.
Moore lavora come ingegnere aerospaziale presso l’Analysis Systems Branch del NASA Langley Research Center, e sta sfruttando un fondo da 100.000 dollari per realizzare la sua idea.
E’ il primo tentativo di ricerca finanziato dal governo federale che riguarda il vento catturato da piattaforme nell’aria
ha spiegato Moore che paragona lo sviluppo dell’energia dal vento ai primi tentativi di far volare un apparecchio
รจ come essere tornati nel 1903. Tutti hanno qualcosa da mostrare. Tutti hanno un modo diverso di farlo.
I problemi perรฒ sono tanti e riguardano il traffico aereo che c’รจ oggi, ben diverso da quello che si sono trovati ad affrontare i fratelli Wright un secolo fa, a cui si aggiunge la difficoltร di trasmettere energia per via aerea. Moore ci tiene a specificare che non sarร la svolta che renderร l’energia pulita l’unica del futuro, ma solo un’altra fonte che affiancherร l’energia solare, gli impianti eolici a terra, le alghe e le altre soluzioni.
Potenzialmente perรฒ potrebbe essere ben piรน conveniente perchรฉ, ad esempio rispetto all’eolico classico, non ha bisogno di occupare grosse aree di terra come accade per i parchi eolici. Inoltre non ha bisogno di grande manodopera e non inquina. Secondo i suoi calcoli un apparecchio potrebbe rimanere per un anno in aria, scendere per un controllo di manutenzione e poi tornare di nuovo tra le nuvole. Inoltre potrebbe resistere ad oltre 100 tempeste, aspetto che permette di superare le difficoltร di operare tra le nubi.
Ma cosa c’รจ di diverso rispetto agli impianti classici? Un apparecchio che agisce a 600 metri da terra, secondo i calcoli dell’ingegnere, dovrebbe ottenere 2-3 volte il vento che raggiunge il suolo, permettendo di produrre da 8 a 27 volte l’elettricitร di un parco eolico. Vien da sรฉ che piรน si sale e maggiore รจ la produzione. L’apparecchio a 9 km di altezza riceverebbe vento costante a 240 km/h che significherebbe 20-40.000 watt per metro quadrato, circa 40-80 volte piรน del suolo.
Un altro aspetto positivo รจ che le centrali che ricevono l’energia possono trovarsi ovunque nel mondo, potenzialmente anche in mare, in modo da non “rubare” terreno che puรฒ essere destinato ad altri usi. Le difficoltร riguardano la progettazione, ancora a livello di idea e dunque tutta da sviluppare, e la difficoltร di non intralciare il traffico aereo, che sembra lo scoglio piรน grande. In ogni caso, con i giusti finanziamenti, Moore รจ convinto che questa tecnologia un giorno vedrร la luce.
[Fonte: Sciencedaily]
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