A Manila la prima scuola fatta di bottiglie di plastica

di Redazione 4

A San Pablo, provincia di Laguna, nelle Filippine, decine di muratori-volontari sono accorsi alla chiamata della MyShelter Foudation e si sono armati di malta iniziando ad erigere i muri di una nuova scuola. La malta e le cazzuole le metteva a disposizione l’organizzazione ma la materia prima la dovevano procurare loro: bottiglie di plastica da 1.5 e 2 litri.

E’ stata così eretta, nel dicembre scorso in brevissimo tempo, la prima scuola del continente asiatico fatta di bottiglie di plastica. Il progetto, che va ben oltre il riciclo creativosi chiama Bottle School Project, ed è nato dalla partnership tra My Shelter Foundation e Pepsi che, tramite la campagna di sensibilizzazione e volontariato sulla raccolta differenziata detta “Sarap Magbago”, ha fornito materia prima e forza lavoro.

Il progetto rappresenta la creativa soluzione a due problematiche gravi del Paese: la cattiva gestione dei rifiuti e la mancanza di scuole. Semplicemente i rifiuti da problema divengono soluzione. Da inutile materiale da smaltire divengono prezioso materiale da costruzione. La creatività non è la sola dote utilizzata dagli architetti che hanno concepito la tecnica costruttiva, unita ad essa è stato profuso anche un grande rigore tecnologico che rende la scuola confortevole e sicura.

Le bottiglie che compongono la muratura sono montate secondo una struttura reticolare a massimo impacchettamento che minimizza le cavità. In tal modo l’elemento volumetrico principale che costituisce il muro è l’aria contenuta nelle bottiglie stesse, così i costi da sostenere per gli altri materiali sono ridotti al minimo. Le bottiglie sono tenute insieme da una malta ricavata dal tradizionale impasto di paglia, foglie di mais con acqua ed argilla. La struttura, che si compone del solo piano terra, in caso di terremoto (evento frequente nelle Filippine) essendo molto leggera ed elastica resisterà meglio alle scosse e, qualora dovesse crollare, sarà proprio per la leggerezza dei suoi materiali, meno contundente di una struttura in muratura.

Il direttore esecutivo di MyShelter Foundation, Illac Diaz, che ama definirsi imprenditore sociale, ha espresso la sua soddisfazione per la buona riuscita del progetto:

“Attraverso Bottle School Project saremmo in grado di ottenere maggiori cambiamenti positivi nel nostro paese una bottiglia alla volta. Siamo lieti di lavorare con la Pepsi per fornire un modo sostenibile ed eco-friendly di risolvere la carenza di aule e il problema dei rifiuti nelle Filippine”.

Tale soddisfazione è stata accresciuta dal fatto che quando la scorsa estate l’idea venne proposta per la prima volta, si levarono più voci di critica e derisione. In proposito a ciò Diaz afferma che:

“Non è mai una cosa facile per le persone pensare a costruzioni alternative. Quindi non li biasimo. E’ davvero molto difficile ottenere sostegno su qualcosa se la gente non sa cosa di cosa si sta parlando e se non è mai stato visto prima. Ogni anno ci mancano circa 7.000 classi. Questa carenza non è causata solo dalla crescente popolazione di studenti, ma anche dalle aule che sono danneggiate ogni anno dai forti tifoni. D’altra parte bere una soda richiede solo 7 minuti, mentre una bottiglia di plastica sopravvive almeno 700 anni. Così abbiamo pensato a questa nuova soluzione sostenibile, che è sia educativa sia ambientale”.

[Fonte: rinnovabili.it; bottleschoolproject.org]
[Foto: bottleschoolproject.org]

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