Nucleare, Fukushima come Chernobyl: alzato pericolo a livello 7

di Redazione 1

Meglio tardi che mai. Ciò che da settimane chiedevano in molti, e cioè l’innalzamento del livello di gravità dell’incidente di Fukushima al livello 7, lo stesso dell’incidente di Chernobyl nel 1986, è stato rinviato per un mese, nella speranza che si riuscissero ad arginare le radiazioni. Ma visto che, esattamente un mese dopo, la situazione è ancora critica, dopo il tentativo della scorsa settimana di scendere da 6 a 5, ora il livello è stato nuovamente riportato in su, toccando quel fatidico livello 7.

Secondo le rilevazioni effettuate dalla Tepco, che vanno prese sempre con le pinze visto che più volte si sono rivelate errate, le radiazioni all’esterno della centrale giapponese sono “appena” (si fa per dire) il 10% di quelle all’esterno di Chernobyl. Ma il problema è che sono in aumento e loro non sono in grado di fermarle. Per questo il pericolo è che in breve tempo raggiungano quelle del distrastro nucleare più grave della storia.

Ieri una nuova scossa di magnitudo 6.3 ha costretto, per motivi di sicurezza, all’evacuazione della centrale da parte del personale impegnato nella sua messa in sicurezza. Si tratta della seconda scossa molto forte in pochi giorni, ma dell’ennesima da un mese a questa parte. Ciò ha provocato anche l’allargamento dell’area evacuata fino a 30 km e l’ammissione che le radiazioni hanno colpito verdura, acqua di rubinetto e persino l’oceano, cosa che il Governo nelle scorse settimane ha più volte smentito, probabilmente per evitare un crollo nelle vendite dei prodotti della pesca, uno dei pilastri su cui si basa l’economia nipponica.

Anche l’Aiea, dalla sua sede centrale di Vienna, non può più negare l’evidenza, e nonostante sia stata tra coloro che hanno tentato sin dal primo momento di minimizzare i rischi, questa mattina ha dovuto ammettere che

il grave incidente può avere conseguenze più ampie.

Sono lo iodio-131 ed il cesio-137 a preoccupare perché sembra si siano ormai stabilizzati nell’ambiente esterno.

Abbiamo evitato di fare dichiarazioni finché non abbiamo avuto dati certi. L’annuncio è stato fatto adesso perché è stato possibile guardare e controllare i dati raccolti in due modi diversi, ovvero le misurazioni di Nisa da un lato e della commissione per la Sicurezza nucleare dall’altro

ha affermato il portavoce di Nisa (agenzia per la sicurezza nucleare giapponese) Hidehiko Nishiyama, il quale ha rassicurato sull’assenza di esplosioni del nocciolo, quelle che resero Chernobyl così terribile, anche se alcune esplosioni di idrogeno non possono far dormire sonni tranquilli.

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[Fonte: Corriere della Sera]

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