Nucleare Italia, quelli che cambiare opinione è inimmaginabile

di Redazione 5

Non solo cambiano opinione ma si svestono di un partito come i serpenti mutano pelle, migrano di valori, ideali, amori, amanti, mogli, orientamento sessuale come il vento radioattivo cambia direzione, passano da gioca  a palla con la testa dell’immigrato ad aggiungi un posto a tavola, può votare anche Ahmed. Sono i maestri del trasformismo. Alla disperata ricerca delle poltrone perdute, da ministri dell’agricoltura a ministri della cultura senza conoscere né i campi né i versi, se non quelle quattro righe di parole vuote che osano chiamare poesia solo perché le hanno scritte loro.

Eppure sul nucleare, anche alla luce di quanto sta accadendo in Giappone, dove ricordiamo i sistemi di sicurezza della centrale di Fukushima sono entrati in crisi per via del terremoto e del conseguente tsunami, cambiare opinione, per questi integerrimi signori millefacce, è inimmaginabile. Si voterà a breve per il referendum, la parola passa giustamente ai cittadini ed ancora non hanno realizzato che di fronte a quello che deciderà il popolo, quello stesso popolo che loro dicono sovrano da trattare con rispetto quando li elegge, non possono nulla se non cambiare opinione.

Il Ministro Romani, che con assoluta nonchalance ha messo in ginocchio l’intero settore delle rinnovabili già avviato al successo, sul nucleare ancora a zero non ha dubbi:

E’ inimmaginabile tornare indietro su un percorso già attivato.

L’iter è quello dello sfascio delle energie sicure, a cui si tagliano i viveri, a favore dell’atomo,  che di sicuro ha solo l’investimento, coperto anche qualora non venisse mai realizzato alcun impianto. Pier Ferdinando Casini:

Bisogna essere seri, non si può cambiare opinione a seconda di eventi pur drammatici come quelli del Giappone.

Il Pd chiede che si fermi ogni iniziativa per riflettere così come stanno facendo gli altri Paesi. Il leader di Confindustria Emma Marcegaglia:

Non agire in modo emotivo come l’Italia ha già fatto in passato.

Cosa vi ricorda? Le parole di ieri della Prestigiacomo che parlava di scelte di pancia e di errori intestinali datati 1987. Solo che la prima è un’imprenditrice e l’altra è il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Ambiente e territorio, queste due cosette da niente dove finiranno sotterrate le scorie radioattive. Ma per quelli che cambiare idea è inimmaginabile, l’ambiente, si sa, è limitato ad una poltrona che vola come un tappeto volante, in su e in giù, in sopra e in sotto, ma in fondo, chi si ci siede resta sempre della stessa opinione: l’importante è continuare a far parte della giostra, l’importante è volare…

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Commenti (5)

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