Oliviero Toscani, fotografia arma civica nel progetto Nuovo paesaggio italiano

di Redazione 5

ecomostro alimuri costa campanaOliviero Toscani, il celebre fotografo milanese conosciuto per le sue campagne ad alto impatto emotivo (vedi quella sull’anoressia e quella sull’abbandono dei cani), sceglie la fotografia come arma civica nell’ambito di un progetto Nuovo paesaggio italiano, che ci vedrà tutti protagonisti. Di cosa è presto detto: se è facile andare in vacanza armati di macchina fotografica e scegliendo di immortalare solo i paesaggi più belli, che dire di tutte le foto non scattate? Contano forse più delle altre: abbiamo il dovere civico di immortalare lo scempio: che si tratti di coste erose, di spiagge invase dai rifiuti piuttosto che di campi arati situati a pochi passi da industrie e discariche, il nostro obiettivo deve focalizzarsi su un territorio, quello italiano, ricco di bellezze e paesaggi suggestivi, ma anche profondamente martoriato e maltrattato.

La foto-delazione intesa da Oliviero Toscani come arma civica contro lo scempio ed il degrado del paesaggio italiani.  E il progetto Nuovo paesaggio italiano ha come armi bianche un archivio multimediale, un sito internet che esporrà gli Mms e i video inviati da noi cittadini. E c’è da scommettere che ne vedremo delle brutte.
Toscani ha presentato l’iniziativa in questi giorni insieme all’accademico dei Lincei e direttore della Scuola Normale superiore di Pisa Salvatore Settis, al vicepresidente del Fai Marco Magnifico, e all’imprenditore edile, Vittorio Moretti, viticoltore presidente della holding Terra Moretti. Magnifico attribuisce molta importanza alla crescita di una coscienza civica come strumento di salvezza del territorio italiano:

Arma vincente contro la morte del paesaggio italiano, quello dipinto da Leonardo e Raffaello, sono l’educazione e la crescita della consapevolezza civile.

Stando a quanto affermato da Moretti, gli italiani devono riscoprirsi artigiani del bello:

Nuovo Paesaggio Italiano ha la forza di risvegliare una coscienza estetica di cui noi italiani siamo sempre stati orgogliosi. Bisogna tornare a essere bravi artigiani del bello e costruire con cultura. Un paesaggio ordinato non è solo bello, ma è segno di cura, e la viticoltura, in Franciacorta come in Toscana, ha saputo dare forza al territorio.

Ed è lo stesso Toscani a ricordarci le armi in nostro possesso per denunciare il degrado, prima tra tutte proprio la fotografia,  invitando tutti ad essere

delatori contro lo scempio paesaggistico, fate sì che la fotografia diventi utile memoria storica dell’umanità. Non voglio essere né nostalgico né conservatore. Ambientalismo vuol dire costruire il necessario e costruirlo bene.

Le immagini inviate dai cittadini verranno aggregate in murales composti come lo schema del Dna in un rotolone fotografico lungo 100 metri, che verrà esposto in ogni città: prima tappa sabato 10 luglio a Suvereto, presso la cantina toscana Petra progettata da Mario Botta. Settis ha spiegato che Nuovo paesaggio italiano è un progetto di mobilitazione pubblica:

sulle cose di bellezza pubblica: c’è molto bisogno di azione popolare perché è in corso una mutazione genetica: con la cementificazione, gli eco-mostri, l’abusivismo, e i condoni, gli italiani stanno facendo a pezzi i paesaggi del Belpaese costruiti nei secoli. Come ha detto il poeta Zanzotto, siamo arrivati allo sterminio dei campi, che è il rovescio della medaglia dello sterminio nei campi.

Per partecipare ed inviare le vostre foto e video avete a dispozione tre canali:
email: [email protected];
contatto skype: nuovopaesaggioitaliano;
mms: +39 3381163674.

Commenti (5)

  1. Sono entusiasta di questa iniziativa.Posso dire che cercherò di partecipare con degli scatti da cellulare di situazioni architettoniche che mi colpiscono in negativo anche se a prima vista possono sembrare poco interessanti.Perchè anche la minima insensibilità che si dimostra nell’atto di costruire una nuova struttura nei confronti del bello preesistente mi sembra un peccato imperdonabile.Cercherò di essere presente all’esposizione delle foto: Grazie

  2. Ciao Roberto,
    concordo, è una gran bella iniziativa. Partire dall’immortalare gli scempi per ritornare a costruire e ad apprezzare il bello. Anch’io invierò qualche scatto, il materiale certo non manca, ovunque ci si trovi in Italia, Nord o Sud che sia purtroppo non è raro imbattersi nel degrado ambientale!

  3. Dove si possono vedere le foto che verranno pubblicate?
    Grazie.

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