Legambiente: incentivi del governo pericolosi per sicurezza case

incentivi casaIl decreto legge incentivi approvato nei  giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri non convince affatto Legambiente, che accusa il governo di mettere a repentaglio la sicurezza delle case e dei cittadini, incidendo negativamente ed ulteriormente sulla già disastrata situazione edilizia italiana.

Eppure, nel dl sono presenti sconti per chi acquisti nuovi immobili ad alta efficienza energetica. Cosa c’è dunque che non va? Ebbene, stando al parere dell’associazione ambientalista, gli edifici nuovi che soddisfano i requisiti di alta efficienza energetica sono pochissimi in Italia.

Nuova strategia per salvare le tartarughe dagli ami per palangari

tartaruga caretta carettaLa popolazione delle tartarughe marine (Caretta caretta) è in declino in tutto il mondo, e in particolare nel Mar Mediterraneo, dove oltre 20.000 esemplari vengono catturati accidentalmente ogni anno. Trovare una soluzione per arrivare ad una pesca responsabile e sostenibile è stato uno dei principali obiettivi di un recente studio spagnolo, pubblicato sull’ultimo numero del Journal of Applied Ichthyology.

I ricercatori dell’Istituto Spagnolo di Oceanografia (IEO) a Malaga, l’Università di Malaga (UMA) e la Sea Classroom, sempre a Malaga, hanno testato nuovi metodi utilizzando diversi tipi di esche, senza tralasciare l’impatto di questi cambiamenti sui rendimenti della pesca.

Ridurre le emissioni di gas serra tramite incendi controllati

co2 incendiChi lo ha detto che il fuoco deve essere necessariamente un nemico per l’ambiente? Un recente studio ha scoperto infatti che gli incendi controllati sono utili a ridurre le emissioni di carbonio.

Per incendi controllati si intendono quelli utilizzati dai forestali per ridurre il sottobosco e proteggere in tal modo gli alberi più grandi. In questo tipo di incendio il rilascio delle emissioni di biossido di carbonio è risultato notevolmente inferiore rispetto ad incendi incontrollati delle stesse dimensioni.

I Paesi del Mediterraneo tolgono il divieto al commercio del tonno rosso

tonno rosso mediterraneo

Il cosiddetto “Club Med“, cioè il gruppo dei Paesi meridionali dell’Unione Europea, ha eliminato il divieto al commercio del tonno rosso, il quale poi viene trasformato nel pregiato pesce giapponese sushi. Ovviamente questa decisione ha scatenato l’ira degli ambientalisti, dato che le popolazioni di tonno rosso sono in calo pericolosamente in tutto il mondo.

Due settimane fa la Commissione europea ha deciso, dopo settimane di discussione, di accettare una proposta proveniente da Monaco di vietare il commercio di tonno rosso. Se l’Unione europea avesse votato per il divieto al forum internazionale di marzo, la pesca del tonno rosso sarebbe stata effettivamente messa fuori legge, almeno temporaneamente. Nonostante l’ottimismo che il divieto ha suscitato, e nonostante il sostegno da parte dei 21 Governi dell’Unione, il procedimento è stato bloccato in una riunione a Bruxelles ieri sera da parte di Malta, Cipro, Spagna, Italia, Francia e Grecia.

Cambiamenti climatici, farfalle e primavera in anticipo

farfalle PrimaveraSe una rondine non fa Primavera, che dire delle farfalle, sempre più in anticipo, stando a quanto affermano gli esperti, sulla tabella di marcia del cambio di stagione? A giudicare dalle temperature ancora poco miti un po’ su tutta la Penisola, in Italia non sembra certo spirare una brezza tiepida. Eppure, a livello globale, team di scienziati sono pronti a giurare che la Primavera, ormai da qualche anno, arriva prima.

E a dare credito a queste affermazioni ecco spuntare le farfalle che, rispetto a circa 65 anni fa, vengono fuori con dieci giorni di anticipo. Una spia del cambiamento climatico, stando a quanto afferma un recente studio coordinato dal dottor Michael Kearney, del Department of Zoology della University of Melbourne, in Australia.

Cap and trade: utile ma sbagliato

cappa di inquinamento

Tutti sanno che l’anidride carbonica è il principale gas a effetto serra che determina il cambiamento climatico. E tutti sanno che è un problema globale. Ora uno studio della Stanford University ha dimostrato che è anche un problema locale, dato che danneggia la salute degli abitanti delle città “molto più degli abitanti delle zone rurali”, a causa dell’effetto “cappa” del biossido di carbonio che si sviluppa sulle aree urbane.

Tale constatazione, ha detto il ricercatore Mark Z. Jacobson, espone una grave mancanza del cap-and-trade per la riduzione delle emissioni di gas che trattengono il calore, dato che non fanno distinzione sui diversi punti inquinanti d’origine. La scoperta fornisce anche la prima base scientifica per il controllo delle emissioni di biossido di carbonio locali in base al loro impatto sulla salute.

Avviata in America la costruzione della prima discarica che produrrà combustibile

compattatore rifiuti

S4 Energy Solutions LLC, una joint venture tra Waste Management, Inc. e InEnTec LLC, ha annunciato l’intenzione di sviluppare un impianto di gassificazione al plasma nella discarica di Ridge Columbia ad Arlington, in Oregon, USA. L’impianto previsto servirà per convertire i rifiuti solidi urbani in combustibile ed energia.

La costruzione dovrebbe iniziare in estate, con avvio previsto entro la fine dell’anno. Con il sistema S4, i materiali di rifiuto sono preparati e inseriti in una camera per una prima fase di gassificazione che opera a temperature di circa 1.500 gradi Fahrenheit (più di 800 gradi Celsius). Dopo la prima fase, il flusso di rifiuti viene inviato in una seconda camera chiusa dove viene surriscaldato a temperature tra i 10.000 e i 20.000 gradi Fahrenheit (5-10 mila gradi Celsius) utilizzando un conduttore di energia elettrica a gas chiamato “plasma“. Il calore intenso del gassificatore riorganizza la struttura molecolare dei rifiuti, trasformando quelli organici (a base di carbonio) in un gas di sintesi (syngas). Il syngas può quindi essere convertito in carburanti per il trasporto come l’etanolo e diesel, o in prodotti industriali come l’idrogeno e il metanolo.

Economia rinnovabili 2009: nonostante la crisi, il mercato cresce dell’11,4%

installazione pannelli solari

Nonostante un anno molto difficile per la maggior parte delle industrie nel 2009, i tre rami principali del settore dell’energia pulita hanno evidenziato una crescita significativa.

Nel 2009, le entrate globali complessive per i tre principali settori di energia pulita – solare fotovoltaico, energia eolica, e biocarburanti – sono cresciute del 11,4% dal 2008, raggiungendo 139,1 miliardi dollari. Questi tre settori si prevede raggiungeranno 325,9 miliardi dollari entro il 2019 , secondo il rapporto Clean Energy Trends 2010 pubblicato oggi da Clean Edge Inc., società di ricerche nel settore dell’alta tecnologia.

Dopo il salto le conclusioni principali della relazione.

Eolico e fotovoltaico: Sardegna, lettera Associazioni al Presidente

eolico-fotovoltaicoLe Associazioni delle imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili, ed alcune Associazioni ambientaliste, nella giornata di ieri, mercoledì 17 marzo 2010, hanno inviato una lettera ad Ugo Cappellacci, Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, e per conoscenza ai Consiglieri Regionali, a Claudio Scajola, Ministro per lo Sviluppo Economico, ed a Raffaele Fitto, il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali. La lettera inviata, in particolare, è stata sottoscritta da Aper, Anest, Greenpeace Italia, Kyoto Club, Ises Italia, Legambiente, Itabia e Fiper in merito a dei provvedimenti che la Giunta della Regione Sardegna ha adottato e che, secondo le Associazioni, rischiano seriamente di ostacolare sul territorio sardo lo sviluppo e l’espansione delle energie rinnovabili, a partire da quella generata da fonte eolica.

Con la lettera le Associazioni chiedono il ritiro di questi provvedimenti che, in particolare, prevedono l’istituzione di una apposita Agenzia che si occuperà su tutto il territorio sardo delle attività inerenti la realizzazione e la gestione degli impianti fotovoltaici.

Milano e Brescia lanciano i primi distributori per auto elettriche in Europa

stazione ricarica auto elettrica

Dobbiamo aspettare ancora poco più di due mesi, ma poi a giugno l’Italia potrà vantare la prima rete di distributori per veicoli elettrici. L’iniziativa è stata lanciata dalla multiutility A2A, dal gruppo Renault-Nissan e dai sindaci dei due capoluoghi, i quali sperano che con questa novità finalmente il mercato dell’auto elettrica potrà spiccare il volo.

In previsione ci sono 270 stazioni di rifornimento, 200 a Milano e 70 a Brescia, distribuite in tutta l’area urbana, in modo tale da favorire i possessori di auto elettriche in un processo non semplice. Le prime stazioni infatti garantiscono un “pieno” (che dura 160 km) in 6-8 ore, anche se Letizia Moratti, sindaco di Milano, ha già promesso che entro il 2011 la città sarà fornita anche di prese da 400 volt che riusciranno a ricaricare un’auto in solo mezz’ora.

Ossidazione omogenea: la nuova procedura per far diventare l’acqua il miglior combustibile al mondo

ossidatore acquaI chimici della Emory University hanno sviluppato il più potente catalizzatore per l’ossidazione omogenea nota per l’acqua, considerata una componente fondamentale per la generazione di idrogeno pulito utilizzando solo acqua e la luce del sole. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto di Chimica Molecolare di Parigi.

Il più veloce, e senza emissioni di carbonio, catalizzatore di ossidazione dell’acqua molecolare (WOC) fino ad oggi

ha veramente alzato lo standard degli altri noti WOC omogenei

ha detto il chimico della Emory Craig Hill, a capo della ricerca. Per essere validi, il WOC ha bisogno di selettività, stabilità e velocità. L’omogeneità è anche una caratteristica desiderata, visto che aumenta l’efficienza e la rende semplice da studiare e ottimizzare. Il nuovo WOC ha tutte queste qualità, e si basa sul cobalto, elemento abbondante e a buon mercato, che si aggiunge al suo potenziale per aiutare l’energia solare a diventare la più usata.

Le concentrazioni di CO2 nell’atmosfera riprendono a salire nel 2010

emissioni

Non ci è voluto molto tempo. Le emissioni globali, dopo una fase di stallo a seguito della recessione mondiale cominciata nel 2008, la quale ha portato come unico beneficio il crollo delle emissioni da parte di molte nazioni, prima delle quali la più inquinante, gli Stati Uniti, sembrano ripartire. Il 2010 infatti ha registrato un nuovo rialzo della concentrazione di CO2 nell’atmosfera, dopo un calo del 2009.

Secondo un rapporto della Reuters,

I livelli del principale gas a effetto serra nell’atmosfera sono aumentati a nuovi massimi nel 2010, nonostante un rallentamento economico in molte nazioni che ha frenato la produzione industriale, hanno mostrato i dati di lunedi. Il biossido di carbonio, misurato alla stazione di Zeppelin, in Norvegia, sull’arcipelago Artico di Svalbard, è salito a una media di 393,71 parti per milione nell’atmosfera nelle prime due settimane di marzo dalle 393,17 nello stesso periodo del 2009, che ha interrotto anni di incrementi.

Fotovoltaico e fonti rinnovabili, Avviso pubblico nel Comune di Roccalumera

fotovoltaico-provincia-messinaIn Provincia di Messina, nel Comune di Roccalumera, l’Amministrazione locale ha provveduto a riaprire i termini di partecipazione, prorogandoli di oltre un mese, ad un Avviso pubblico col quale sul territorio si punta a raccogliere le manifestazioni di interesse nel campo dei progetti e delle iniziative per le energie rinnovabili, ed in particolar modo nella realizzazione di impianti di produzione di energia fotovoltaici. Il Comune di Roccalumera, infatti, vuole avviare un importante percorso di sensibilizzazione che apporti benefici ai privati offrendo il patrocinio gratuito a quei soggetti che presenteranno, in materia di energie e fonti rinnovabili, iniziative e progetti che specifichino, in maniera chiara, le tecnologie che saranno utilizzate, i costi, le modalità di accesso ai finanziamenti ed ogni altra informazione utile per valutare il progetto presentato anche attraverso una relazione.

Lista rossa Ue: a rischio farfalle, scarabei e libellule

cavolaia di madeira

La Commissione Europea lancia l’allarme: sempre più specie stanno sparendo dal nostro territorio. Ogni anno, dal 2007, viene stilata la cosiddetta “lista rossa“, un elenco di specie che rischiano l’estinzione, il quale si aggiunge a quello degli animali ormai tristemente estinti, almeno all’interno dei confini europei.

L’aggiunta di quest’anno è piuttosto sorprendente, dato che considera alcune specie di insetti che si pensava potessero sopravvivere più facilmente alle mutate condizioni climatiche e dell’habitat rispetto alle specie più complesse. Ma il dato ancora più triste è che alcune specie, come la cavolaia di Madeira, una specie di farfalla tipica dell’isola portoghese, esistevano soltanto nel nostro Continente, e sono ormai da considerare estinte. I ricercatori spiegano di non aver avvistato una cavolaia di Madeira nemmeno una volta negli ultimi 20 anni, e questo fa di lei una specie scomparsa. Ma non finisce qui.