Un nuovo modello di previsioni meteo potrebbe ridurre i costi dell’energia idroelettrica

energia idroelettrica

Brasile, Canada, Cina, Stati Uniti, Russia, Norvegia, Giappone e Svezia sono tra i maggiori produttori di energia idroelettrica del mondo. Un problema per le imprese di energia idroelettrica è che le grandi variazioni nella portata dei fiumi e la mancanza di previsioni a lungo termine rendono difficile determinare quanta acqua nella loro dighe deve essere accumulata e liberata.

Ma prescindendo dalle informazioni dei modelli climatici globali e dalla combinazione con i dati delle misurazioni locali, i ricercatori della Lund University School of Engineering (LTH) hanno sviluppato un metodo che produce previsioni due volte più affidabili dei metodi tradizionali, comportando così un abbattimento dei costi.

In Scandinavia, inverni secchi e freddi comportano le esigenze del riscaldamento in generale, insieme al rischio che i livelli dei serbatoi idroelettrici siano bassi in primavera a causa dell’alto consumo di energia elettrica. Se la neve si scioglie, non è sufficiente a riempire le dighe, e questo può portare ad un drastico aumento dei prezzi per l’energia nel corso dell’anno. Le società devono potere avere previsioni a lungo termine soprattutto durante l’inverno, anche se c’è bisogno di indicazioni sulle risorse idriche tutto l’anno.

Scioglimento ghiacci Himalaya: stima al 2035 sbagliata, ma i pericoli ora sono altri

himalaya

Una settimana dopo da quando sono emerse alcune osservazioni speculative da parte di un giornalista in merito alla fusione di tutti i ghiacciai dell’Himalaya entro il 2035 (spiegato nella relazione del 2007 IPCC), l’organizzazione del mondo rispetto al cambiamento climatico ha cominciato ad essere più attentamente esaminata, ed ha richiesto un riesame del dato contestato.

Ma facciamo un passo indietro. Il rapporto IPCC ha spiegato che:

I ghiacciai dell’Himalaya si stanno ritirando più velocemente che in qualsiasi altra parte del mondo e, se il tasso di riscaldamento attuale dovesse continuare, la loro probabilità di sparire entro l’anno 2035, e forse prima, è molto elevata.

La dichiarazione originale che ha dato vita a questa ipotesi è stata fatta dal glaciologo indiano Syed Hasnain a Fred Pearce per un articolo apparso su New Scientist. Pearce stesso ha poi fatto marcia indietro sulla notizia, affermando che proprio Hasnain ha poi rivisto quelle indicazioni.

Fotovoltaico: Hera, posa primo pannello Interporto Bologna

interporto-bolognaCon un’estensione pari all’incirca a 17 mila metri quadrati, corrispondenti alla superficie di oltre due campi di calcio, Hera ha effettuato la posa del primo pannello fotovoltaico presso l’Interporto di Bologna. Nella giornata di oggi, martedì 19 gennaio 2010, si è dato così avvio ai lavori che, entro l’estate prossima, porteranno poi al collaudo definitivo di due impianti che garantiranno una produzione di energia elettrica pari al fabbisogno di ben mille abitazioni; la potenza, infatti, sarà pari complessivamente a 2 MW a fronte di una produzione annuale di energia elettrica di 2.400 MWh circa. Molto interessante è tra l’altro la tecnica di progettazione dei due impianti: il primo, infatti, avrà pannelli realizzati nella maniera tradizionale, ovverosia in silicio policristallino, l’altro invece sarà realizzato con pannelli che adottano la nuova pellicola al telloruro di cadmio. In questo modo, visto che i due impianti avranno all’incirca la stessa potenza, sarà molto interessante confrontare a regime le performances.

Anche la Apple entra nel mercato della “smart-grid”

apple risparmio domestico

Può la Apple migliorare l’efficienza energetica di tutti i suoi prodotti come ha fatto per gli smartphone? Pare proprio di sì. Il sito Patently Apple ha scoperto un brevetto depositato dalla società di Steve Jobs, il quale suggerisce che è in previsione una nuova gestione energetica dei suoi prodotti. Lo “Smart Home Energy Management System” (Sistema di gestione intelligente dell’energia domestica), comprende una serie di settori, tra cui quello che piace tanto ai fan della Apple: i gadget.

[Il dispositivo potrebbe collegarsi ad] ogni presa di corrente nella vostra casa o in ufficio in un condotto per l’audio, video e dati. Le tecnologie wireless potrebbero essere inclini al “dead-spot” e poi spegnersi, ma con gli adattatori HomePlug certificati è sufficiente collegarla per pochi minuti e disporre di una connessione Internet ad alta velocità proveniente da ogni presa della casa. Si potrebbe fare la stessa cosa per l’HDTV e iTunes.

Gli impianti offshore possono favorire la rinascita della barriera corallina

impianto eolico offshore

La barriera corallina sta sparendo? Nessun problema: la soluzione la trova ancora una volta il mondo dell’ecologia. Gli impianti per l’energia eolica offshore e quelli per creare energia dalle onde possono aumentare l’abbondanza locale di pesci, granchi, e della barriera corallina, la quale a sua volta favorisce il proliferare di mitili e balani. Ma c’è di più: è possibile aumentare o diminuire l’abbondanza delle varie specie alterando la loro progettazione strutturale.

Questo è stato dimostrato da Dan Wilhelmsson del Dipartimento di Zoologia, Università di Stoccolma, in una tesi di recente pubblicazione.

Le superfici dure sono spesso difficili da gestire nel mare, e le strutture possono funzionare come barriere artificiali. Le rocce sono spesso disposte intorno alle strutture per prevenire la loro erosione, e questo rafforza la funzione di barriera.

Una maggiore espansione dei parchi eolici offshore è in corso lungo le coste europee, e l’interesse sta crescendo in paesi come gli Stati Uniti, Cina, Giappone e India. Inoltre, anche le tecnologie che riguardano l’energia delle onde si stanno sviluppando molto rapidamente. Molte migliaia di impianti eolici di grandi dimensioni oggi coprono diversi chilometri quadrati di oceani e mari. Se la vita marina si ribelli a questo non è chiaro, ma diversi progetti di ricerca stanno indagando sull’impatto del rumore, le ombre, i campi elettromagnetici, e i cambiamenti nell’idrologia.

Eco-arte: dal riciclaggio nascono dei quadri (gallery)

obama-elisabetta

Con i temi dell’ambientalismo e dei cambiamenti climatici che diventano sempre più popolari nel mondo dell’arte, un artista in particolare sta applicando la filosofia eco-friendly alla pratica dei ritratti fatti interamente di oggetti indesiderati. Il riciclaggio e il riutilizzo di oggetti normalmente destinati alla discarica è sempre stato un processo creativo, ma nelle mani di un artista esperto, la pratica può dare luogo a capolavori superiori alle opere artigianali con mezzi più tradizionali. Tale opera d’arte ha il potere di estendere l’immaginazione e, trasformando l’immondizia in un più modesto oggetto può essere maggiormente nobilitato sulla tavolozza di un pittore.

Ispirata dai parrucchieri ecuadoriani, che sono noti per l’uso di gioielli rotti e altri oggetti che luccicano nelle loro acconciature, l’artista inglese Jane Perkins ha iniziato a creare spille da pezzi di oggetti che non utilizzava. Dal 2008, la sua tecnica si è ampliata al riciclaggio, e dalle spille si è passati ai ritratti utilizzando i bottoni, giocattoli, forchette di plastica, o praticamente qualsiasi altra cosa su cui riusciva a mettere le mani su, spiega alla BBC. Il suo lavoro è stato esposto in una mostra nel Regno Unito al Devon Open Studios.

Fotovoltaico: GSE, Italia supera quota 800 MW potenza

potenza-installata-fotovoltaicoA conclusione del processo di valutazione delle domande presentate nel 2009, in Italia la potenza installata complessiva da impianti di produzione di energia da fotovoltaico, connessi in rete, supererà la quota dei 900 MW. A stimarlo è il GSE, Gestore Servizi Energetici, sottolineando in particolare come in corrispondenza della data odierna, lunedì 18 gennaio 2010, sia già stata ampiamente superata la soglia degli 800 MW di potenza fotovoltaica installata su tutto il territorio nazionale. Siamo infatti arrivati a quota 815 MW a fronte di oltre 60 mila impianti fotovoltaici che risultano essere in pieno esercizio. In particolare, facendo riferimento ai dati ufficiali comunicati dal GSE, 164 MW di potenza installata fotovoltaica, per complessivi 5.731 impianti, riguardano il primo Conto Energia, mentre 649 MW di potenza installata fotovoltaica riguardano 56.142 impianti connessi in rete con il nuovo Conto Energia.

Una nuova tecnica permetterà di produrre energia solare in grande quantità anche di notte

energia solare

Un salto rivoluzionario potrebbe trasformare l’energia solare da lusso marginale e alternativo in una fonte di energia tradizionale, secondo i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Essi infatti hanno superato un importante ostacolo nella produzione su ampia di energia solare: immagazzinare l’energia per l’uso anche quando il sole non brilla.

Fino ad ora, l’energia solare è utilizzata solo di giorno nella maggior parte dei casi, e spesso l’immagazzinamento per un uso successivo è proibitivo e gravemente inefficiente. Oggi, i ricercatori del MIT hanno escogitato un modo semplice, poco costoso, ma altamente efficiente, per immagazzinare l’energia solare.

Inquinamento del mare: come sta il Mediterraneo?

mar mediterraneoIl Mar Mediterraneo lambisce tre continenti: Africa, Asia ed Europa, con i suoi 46000 chilometri di costa è una ricchezza che appartiene a 19 paesi. Questa risorsa abbondante di vita e acqua ha sostenuto la civiltà umana per migliaia di anni ed ora è in grave pericolo a causa dell’inquinamento.

Quasi completamente chiuso, occorrono infatti fino a 100 anni affinché le sue acque possano rinnovarsi completamente. Questo ambiente unico è la patria di una vasta gamma di ecosistemi marini, ora a rischio per via dell’alto tasso di sostanze tossiche che stanno avvelenando il nostro mare.

I pannelli solari potranno aiutare la popolazione di Haiti

solare ad haiti

Il 12 gennaio il terremoto che ha colpito Haiti ha mobilitato le agenzie di soccorso, che stanno lavorando senza sosta per aiutare i sopravvissuti. La cosa che manca, tra le altre, è l’elettricità. Ci sono racconti di persone che bruciano i pneumatici per illuminare la notte. La luce che può dare l’energia solare, che si carica durante il giorno e funziona di notte, è un’idea migliore.

Per questo una società della Florida, la Sol Inc., ha donato circa 400.000 dollari di forniture di illuminazione solare per i soccorsi, per consentire di operare agli ospedali, ai campi di soccorso e di effettuare le operazioni di distribuzione del cibo anche dopo il tramonto.

Immobili comunali: progetto fotovoltaico per Capo d’Orlando

fotovoltaico-immobili-comunaliNel Comune di Capo d’Orlando, in Provincia di Messina, sta per prendere corpo un progetto che vedrà una superficie di ben 25.000 metri quadri ricoperta di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita. A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa tenutasi venerdì scorso, sono stati congiuntamente Enzo Sindoni, Sindaco del Comune di Capo d’Orlando, Aldo Sergio Leggio Vice Sindaco della Città, e Carmelo Perrone Assessore al Commercio dell’Amministrazione cittadina. La superficie sfruttabile è quella relativa ai tetti degli impianti sportivi e delle scuole unitamente alle pensiline dei parcheggi. In tutto, secondo quanto emerge dai piani dell’Amministrazione, la superficie disponibile è di circa 35 mila metri quadrati ma ne basteranno 25 mila per abbattere le spese relative al consumo di energia elettrica che solo per le scuole a Capo d’Orlando ammontano a ben 90 mila euro annui.

Le 10 eco-auto che ci attendono nel 2010 (gallery)

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Il 2010 è iniziato, e vi sarete resi conto che le pubblicità delle automobili non puntano più sulla bellezza o sulle prestazioni, ma sul comportamento “ecologico” dei nuovi modelli. La maggior parte delle auto verdi che vedremo in circolazione sono già sul mercato, per tentare, oltre che di rilanciare il settore dell’automobile, anche di far diventare un po’ più pulite le nostre strade, abbattendo le emissioni del secondo settore più inquinante al mondo, quello del trasporto su strada.

Ion Peugeot elettrica: Lo ione del motore elettrico fornisce prestazioni adeguate di 0-100 km/h in 13,0 secondi, con un tempo di ricarica di sei ore con una spina comune. Tuttavia, le zero emissioni automobilistiche hanno un costo, e cioè che la prima batteria al litio da 16 kW dovrebbe essere affittata per diverse centinaia di euro al mese. Detto questo, i costi del carburante sono meno di due centesimi al chilometro, la tassa di circolazione è pari a zero, e la vettura rientra a pieno titolo tra quelle che hanno diritto agli ecoincentivi.

2010, anno della biodiversità: cosa possiamo fare nel nostro piccolo

orso polare

Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2010 Anno Internazionale della Biodiversità. Alla cerimonia di lancio a Berlino, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ammonito che il mondo dovrà affrontare “dei costi enormi” se non saranno intraprese azioni contro il cambiamento climatico per garantire la biodiversità.

Gli esseri umani sono ovviamente parte integrante del bilancio naturale. Il nostro destino è indissolubilmente legato alla biodiversità. Possiamo contare sull’incredibile diversità del mondo naturale nel fornire il cibo, medicine, carburante e le materie prime che ci sostengono. La biodiversità è la chiave di volta di tutta la vita sulla terra.

Mal’aria: il dossier di Legambiente sullo stato di salute delle città italiane

industria inquinante

La situazione delle città italiane, per quanto riguarda l’inquinamento, è preoccupante. Questo lo sapevamo già, e ce ne eravamo accorti a proposito della vicenda dell’immondizia di Napoli, o più recentemente, degli avvisi di garanzia al presidente della Regione Lombardia, a quello della Provincia di Milano e al sindaco Moratti, per i superamenti della soglia consentita di inquinamento del capoluogo lombardo.

Ma ovviamente non sono soltanto queste due città a sforare i limiti consentiti dalla legge. Su 88 città monitorate da Legambiente, ben 57 sono quelle che superano tale limite per quanto riguarda le polveri sottili, e circa la metà per gli altri agenti inquinanti. Le sostanze preoccupanti nell’aria cittadina sono le ormai famose polveri sottili (lite fissato sui 50 microgrammi per metro cubo superabili 35 giorni all’anno), l’ozono (120 mg/m cubo superabile al massimo per 25 giorni all’anno), ma anche anidride solforosa (SO2), monossido di carbonio (CO), piombo e benzene.