Il genio di Leonardo ispira centrale solare dell’Enel a Firenze

Si ispira ad un modello estetico di Leonardo Da Vinci, capostipite indiscusso del genio e dell’inventiva italiana, la centrale solare che sarà costruita dall’Enel a Firenze.
Il progetto, che partirà nel 2009, prevede la realizzazione di una struttura, alquanto imponente, a forma di diamante, con un diametro largo circa otto metri, ricoperta di ben 38 pannelli fotovoltaici di silicio policristallino.

La centrale solare fiorentina verrà installata nel Parco mediceo di Villa Demidoff a Pratolino e avrà come principale scopo quello di rifornire il Parco dell’energia elettrica necessaria alla sua illuminazione durante la notte, nonchè al suo fabbisogno energetico nel corso del giorno. Ma in cosa si può ricollegare questa straordinaria opera a Leonardo da Vinci? Sostanzialmente nella forma. La linea geometrica dell’impianto fotovoltaico ricorda infatti il duodecedron elevatus, uno dei poliedri che il genio fiorentino aveva disegnato per il De divina proportione dell’amico Luca Pacioli, correva l’anno 1498.

Britney Spears si schiera contro la PETA

La PETA le chiede una mano, e lei le si rivolta contro. Stiamo parlando di una delle star più chiacchierate al mondo, Britney Spears, che da qualche anno è fuori di sè, e combina sempre tutto e il contrario di tutto. Lei, come tante altre star di Hollywood ma non solo, si è dichiarata animalista e tutte quelle belle parole scontate che si sentono durante le interviste.

La PETA così sperava di ottenere un aiuto nella campagna che sta portando avanti da anni a favore dei diritti degli animali, ma come risposta ha ottenuto soltanto un utilizzo brutale di alcuni elefanti nell’ultimo video della cantante pop, in cui questi poveri animali veniva maltrattati (veramente) per fargli eseguire alcuni numeri da circo.

Polveri sottili oltre il limite nel 65% dei capoluoghi di provincia italiani

La bandiera nera di Legambiente, che effettua un costante monitoraggio sulle polveri sottili nei capoluoghi di provincia italiani, quest’anno è toccata alla città di Torino. Ma hanno poco di che congratularsi con sè stessi anche il 65% dei centri cittadini presi in analisi dal consueto rapporto annuale sulle PM10 stilato dall’associazione ambientalista più attiva nel campo della lotta all’inquinamento urbano.

Il superamento dei livelli di PM10 sembra essere diventato una triste consuetudine nei nostri capoluoghi, che spesso nel corso nel 2008 hanno superato il limite previsto dalle legge, i 50 microgrammi/m3, in periodi di tempo prolungatisi oltre i 35 giorni considerati “ancora nella norma“. Le conseguenze dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini sono gravissime: aumento dell’asma nei bambini, incremento delle malattie respiratorie, tumori, impotenza.

Bush mette a rischio centinaia di specie in via d’estinzione per un capriccio

Le elezioni americane hanno eletto come Presidente degli Stati Uniti per i prossimi 4 anni Barack Obama. Ma ancora per un mese e mezzo a capo del Governo americano ci sarà George W. Bush, purtroppo. Il Presidente uscente sembrava avesse avuto improvvisamente una svolta ambientalista prendendo alcune decisioni in merito a questioni ambientali che gli facevano onore negli ultimi mesi, ma la sensazione è che fossero tutte mosse elettorali.

Essendo stato eletto un candidato dello schieramento avverso, Bush ha deciso di mettergli i bastoni tra le ruote il più possibile, ed anche dal punto di vista delle decisioni ambientali ha deciso che Obama dovrà sudare sette camicie per recuperare agli orrori che lui sta compiendo in questo periodo. I cambiamenti che sta apportando Bush negli ultimi 4 mesi avranno bisogno di molto più tempo per essere riparati dall’amministrazione Obama.

Una rivoluzione energetica anche in Italia, firmato accordo su energie rinnovabili tra ambientalisti e industriali

Mentre a Poznan si conclude la conferenza dell’Onu sul clima, con l’adozione di una road-map, un programma di negoziati da adottare nei prossimi dodici mesi, e a Bruxelles i 27 rappresentanti dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo soddisfacente, ridurre le emissioni del 20%, arrivare al 20% di fornitura dell’energia totale da fonti rinnovabili e pulite entro il 2020, in Italia ambientalisti e industriali iniziano a venirsi incontro, raggiungendo un’intesa che riguarda proprio le energie rinnovabili.

L’idea alla base dell’accordo è quella di scatenare una vera e propria rivoluzione energetica anche nel nostro Paese, dando un’enorme spinta al settore delle rinnovabili, evitando che ristagni in progetti scarsamente finanziati che finiscono per rivelarsi buoni solo per l’ambiente ma improduttivi per gli industriali. D’altra parte, Il nome del patto è già di per sè programmatico degli intenti da raggiungere: Una rivoluzione energetica anche in Italia.

Trovato l’accordo sul clima, ma ancora non è stata detta l’ultima parola

I proclami del Governo italiano ormai li conosciamo tutti, e conoscendo i nostri rappresentanti dovremmo anche sapere che vanno presi con le pinze. Quello che Berlusconi andava sbandierando in ogni conferenza (abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo) è vero solo per metà, e quello che adesso sta circolando dopo la conferenza sull’ambiente (l’Italia ha ottenuto una clausola di revisione al marzo 2010) non è nemmeno così positiva.

Infatti, secondo il Ministro Frattini, questa clausola dovrebbe essere positiva per l’Italia, in quanto, se il nostro Paese dovesse rimanere indietro rispetto ai programmi di riduzione della CO2, i parametri verrebbero rivisti al ribasso, in maniera tale da non costringere più l’Italia a sforzarsi di ridurre l’inquinamento. Tutto falso. Andando a leggere il testo del trattato infatti si legge al paragrafo 23 che la clausola di revisione al marzo 2010 si deve intendere al rialzo, non al ribasso. Più precisamente si specifica che, qualora i Paesi Europei, ed in particolare quelli dell’Est Europa, in quella data si trovassero a buon punto con gli obiettivi posti in sede di conferenza sul clima, i parametri di riduzione dell’inquinamento potrebbero anche aumentare, portando dal 20% al 30% la riduzione dell’inquinamento al 2020. Esattamente il contrario di quello che dice il Governo italiano.

Conferenza sul clima, si va verso l’accordo

Berlusconi alla fine (forse) ce l’ha fatta. Pare che mentre il Ministro degli Esteri Frattini parlava alla conferenza sul clima di Bruxelles, il presidente francese Sarkozy si sia avvicinato al Premier italiano, e gli abbia sussurrato sottovoce che l’avrebbe accontentato. Una confidenza non ufficiale, subito sbandierata ai quattro venti, tanto che Berlusconi, appena avuta la notizia, è corso dai giornalisti dicendo

“Si va verso un compromesso, stiamo ottenendo tutto ciò che abbiamo chiesto”.

La minaccia (ridicola, visto che non prevista) di porre il veto ha convinto il presidente francese che forse era il caso di aiutare le industrie in difficoltà, ma più che altro sembra che ciò non sia stato fatto per accontentare solo Berlusconi, ma perchè schierati con lui c’erano Angela Merkel, Cancelliere tedesco, e la Polonia, insieme agli altri Paesi dell’ex blocco sovietico, i quali avevano bisogno di troppi aiuti per poter accettare il trattato senza battere ciglio. Ma anche lo stesso Cavaliere ha esagerato. Infatti non è completamente vero ciò che ha detto.

Operazione Quattro mani, traffico rifiuti pericolosi continua, alti i guadagni

Benvenuti in Italia. Sotto ai cartelli di ingresso alle frontiere, andrebbe aggiunto un sottotitolo: discarica dei rifiuti tossici. Il Paese dei controllori amici dei controllati segna un altro punto di demerito a suo favore. Continua infatti il traffico di spazzatura smaltita illegalmente, da un capo all’altro della penisola. Le regioni se la passano come fosse una patata bollente, con la differenza che non si tratta di un gioco, i soldi in ballo sono tanti.

L’operazione Quattro Mani, le cui indagini sono state coordinate dalla Procura di Chieti e condotte dai Carabinieri del Noe di Pescara, ha fatto scattare le manette per cinque persone in Abruzzo, sgominando un giro d’affari sporchi (doppiamente sporchi, è proprio il caso di dirlo) del valore di 3 milioni di euro.

Obama chiama Al Gore per risolvere i problemi climatici

La svolta ecologica passa anche e soprattutto dalla politica, e il politico più ambientalista della storia, Al Gore, ritorna a far sentire la sua voce grazie a colui che guiderà il mondo per i prossimi 4 anni: Barack Obama. Il neo presidente eletto degli Stati Uniti, intento in questi giorni a formare la squadra di Governo, ha annunciato di aver chiesto una mano all’ex candidato alla Casa Bianca del Partito Democratico per rendere la sua squadra il più ecologica possibile.

L’annuncio lo ha dato ieri il Washington Post, il quale ha rivelato l’incontro tra Obama, il suo vice Biden e Al Gore, per discutere di cambiamenti climatici e di energie rinnovabili. Un primo segnale importante che segnala la svolta ecologica dell’amministrazione americana, come promesso in campagna elettorale.

Rapporto German Watch, Italia arretra ancora nella lotta ai gas serra

Crescere è un verbo poco usato in Italia, quasi quanto investire. In compenso sappiamo bene come arretrare, siamo geni nel fare sempre peggio. E poco importa se obbediamo solo a logiche di un illusorio e temporaneo profitto, se l’ambiente è sempre più abbandonato a sè stesso, è sufficiente che l’economia giri, quella soltanto è rinnovabile.
Noi siamo quelli che pensano al nucleare, agli acquisti malgrado la crisi, all’ottimismo ad ogni costo, realizziamo l’irrealizzabile, non sentiamo affatto la recessione incombente.

E come una mamma perdona gli errori reiterari dei suoi figli, prima o poi, passata l’ora del tg, l’Italia dimentica tutti i posti di demerito che occupa nelle classifiche europee e mondiali, un po’ in tanti campi, e ritorna a sorridere indulgente verso sè stessa, vittima di un giustificazionismo che fa venire la nausea a chi ha ancora un po’ di cervello e lo usa per pensare, altro verbo caduto in disuso, nell’era del voglio tutto e subito.
Ebbene, la notizia da dimenticare in fretta questa volta riguarda la nostra ulteriore retrocessione nella lotta ai gas serra.

Ue: no a compromessi, il pacchetto clima rimane così

Gli obiettivi del pacchetto clima dell’Unione Europea non sono negoziabili, e non si possono annacquare soprattutto ora, che con l’elezione a Presidente di Barack Obama, anche gli Stati Uniti si stanno allineando alle scelte dell’Europa.

E’ questo l’appello lanciato dal presidente della commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso a due giorni dall’incontro dei 27 per ratificare il pacchetto del 20-20-20. Barroso non fa mai il nome dell’Italia nel suo discorso di presentazione del summit, ma i riferimenti sono fin troppo evidenti per permettere ai nostri rappresentanti di fare orecchie da mercante.

“Taranto la città malata”, dall’Ilva alle pecore contaminate da diossina

Risale al 2005 il video shock realizzato da Vittorio Vespucci, un tarantino che vive a Treviso dal 1995, dal titolo cupo come una nube tossica:”Taranto, la città malata“. Immagini crude di cieli inquinati dal mostro, lo stabilimento dell’ILVA, che da solo produce elevate quantità di diossina.
In questa città della Puglia, il numero delle morti per tumori è aumentato di oltre il 100% dal 1971 ad oggi. Pensate che l’Ilva di Taranto è responsabile da sola di ben il 9% delle emissioni totali di diossina prodotte in tutta Europa.

A distanza di tre anni da quel filmato di denuncia, vogliamo ripubblicare quelle immagini di degrado ambientale e abbandono del territorio. Oggi, infatti, si ritorna a parlare dell’ILVA dopo le recenti proteste dei cittadini, tra l’altro mai placatesi, che mirano più che a far chiudere la fabbrica, che da’ migliaia di posti di lavoro alla popolazione locale, a trovare soluzioni alternative, come l’adeguamento a parametri e a norme meno inquinanti e più rispettose non solo dell’ambiente, ma della salute degli abitanti del posto, gravemente compromessa dalle emissioni.

iPhone lancia un albero tamagotchi collegato ad un real tree

Piantare nuovi alberi è l’ecomoda del momento: fa chic regalarli per Natale tra parenti e amici, è utile per farsi un po’ di pubblicità verde alle aziende più attente all’ambiente, come compensazione alle emissioni delle fabbriche più inquinanti, o semplicemente fa sentire meglio le persone che sperano di riuscire a respirare un’aria pulita nel prossimo futuro.

Ebbene, nell’era del virtuale non poteva mancare un albero-amico avatar che ci infondesse un po’ di ottimismo e di allegria direttamente dallo schermo dell’oggettino più usato oggi, l’inseparabile, irrinunciabile, indispensabile (?) telefono cellulare. A proporlo è la Apple con un’applicazione per i dispositivi mobili iPhone chiamata Real Tree, un albero virtuale sul nostro cellulare.

Ue, traballa l’accordo sul clima

Non siamo prossimi alla rottura, ma non manca molto. Il rischio che l’accordo salti per tutti c’è, e il Governo italiano pare non esserne affatto dispiaciuto, anzi. Ciò che la nostra nazione voleva è stato ottenuto, e cioè mettere zizzania tra i vari Paesi europei coinvolti nel pacchetto clima. Si parte dalle lamentele che il nostro Paese presentò nei confronti del pacchetto, considerato inadeguato e penalizzante per la nostra Economia in un momento così critico.

Di pochi giorni fa la richiesta di esonerare il comparto manufatturiero dall’insieme di quelle industrie che dovevano rivedere i loro piani di produzione per diminuire l’impatto climatico della loro attività. Non appena si sono intravisti segnali di apertura verso la concessione da parte della Comunità Europea, ecco che il nostro Governo ci va giù pesante, tentando di “salvare” dal pacchetto anche il settore termoelettrico.