Ecco come le isole dell’energia daranno elettricità al futuro

I porti, specialmente quelli oceanici, abbondano di energie rinnovabili (sole, vento e onde). Ognuna di queste si potrebbe chiamare semplicemente “Isola dell’Energia“, un impianto galleggiante che ha le potenzialità di raccogliere molta più energia rinnovabile di quello che potrebbe fare con il petrolio.

Il concetto è un parto della mente dell’inventore inglese Dominic Michaelis, il quale è partito dalla sua personale insoddisfazione sul lento progresso dello sviluppo della conversione dell’energia termica degli oceani, un processo in cui l’acqua viene pompata dal fondo degli oceani per generare elettricità.

Unione Europea sblocca vendita frutta e verdura imperfetta

Cambiano gli standard di vendita di numerosi prodotti del mercato ortofrutticolo, per i quali l’Unione europea ha eliminato i rigidi parametri di perfezione, finora requisiti indispensabili per rientrare nella frutta e verdura smerciabile sul bancone di fruttivendoli e verdurai.
E così troveremo nel reparto ortofrutta anche i frutti bruttini, ammaccati, bitorzoluti, gobbi, insomma quelli che fino ad ora erano solo un vago ricordo legato all’agricoltura priva di trattamenti dei nostri nonni.

A segnare questo cambiamento di rotta contro modelli di frutta e verdura considerati troppo perfetti sono stati i ventisette Paesi aderenti all’Unione, che hanno deciso di approvare la proposta in materia avanzata dalla Commissione Europea.
I prodotti ortofrutticoli svincolati dai precedenti parametri sono in tutto ventisei ed includono alcuni tra i più comuni ortaggi e frutti che arrivano sulle nostre tavole quotidianamente: carciofi, asparagi, albicocche, meloni, melanzane, aglio, cipolle, cavoli, prugne e spinaci.

Energia: bollette più leggere nel 2009

Ogni tanto arrivano anche buone notizie per le tasche di noi italiani. L’Authority per l’energia, per bocca del suo Presidente Alessandro Ortis, ha dichiarato che nel 2009 le bollette di luce e gas saranno un pò più leggere, e in questo momento di crisi ce n’è proprio bisogno.

Le condizioni perchè ciò avvenga, spiega Ortis, sono due: la prima è che il petrolio non riprenda la corsa pazza dello scorso anno, ma rimanga sui costi di scambio attuali; la seconda è che, per l’uso domestico, lo Stato tagli l’Iva, attestandola al 10% fisso, già presente nel primo scaglione di consumo.

La Puglia si ribella al Governo e pone il tetto per l’inquinamento

Se non ci pensa lo Stato ci pensano le Regioni. Sfruttando la nuova autonomia di legiferare sull’ambiente, assegnata alle Regioni italiane, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha deciso che non è più il tempo di aspettare che il Governo decida cosa fare in tema ambientale, ma preferisce agire, decretando un tetto per l’inquinamento che nessuna azienda pugliese potrà più superare.

Naturalmente subito sono sorte polemiche da parte del Governo. Per bocca della ministra Prestigiacomo (che dovrebbe essere Ministro dell’Ambiente), il Governo fa sapere che non c’è bisogno che la Puglia adotti una politica così rigida per fermare l’inquinamento, dato che fino al 2012 c’è tempo per trovare una soluzione.

Maldive rischiano di sparire a causa del riscaldamento globale

Le Maldive, paradiso di atolli situati nell’Oceano Indiano a sud-sudovest dell’India, rischiano di scomparire per sempre non solo dalle brochures delle agenzie di viaggio, ma dalla Terra.
Colpa ancora una volta del riscaldamento globale, che espone proprio questo arcipelago ad un rischio più elevato rispetto ad altre zone del globo, a causa della loro altezza media sul livello del mare, pari ad appena 1,5 metri.

Tra qualche decennio, le Maldive potrebbero essere completamente sommerse dall’innalzamento delle acque dell’Oceano Indiano, svanendo in fondo al mar.
E così, i circa 349.106 abitanti, non volendo fare la fine di Atlantide, stanno seriamente prendendo in considerazione l’idea di acquistare una nuova Patria, in cui trasferirsi in massa non appena le cose dovessero volgere al peggio.

Mille treni in più per i pendolari, la proposta di Legambiente

Mille treni in più per i pendolari. Questo l’appello di Legambiente, affinchè venga potenziato il sistema di trasporto ferroviario nazionale, rispondendo così alle esigenze dei viaggiatori e alle sempre più numerose richieste di nuove corse da parte di studenti e lavoratori.

Si fa un gran parlare di coscienza ecologica e di educazione allo sviluppo sostenibile, spesso anche con una sottile, ma neanche tanto, vena polemica nei confronti dei cittadini italiani, impreparati e diseducati al cambiamento verso un modus vivendi maggiormente rispettoso dell’ambiente  e meno inquinante.
Ma, a conti fatti, cosa fa di concreto lo Stato per incentivare e offrire ai cittadini la possibilità di un vivere ecologico? Ultimo esempio, ma non meno grave, proprio quello dei treni.

Buon passo in avanti di Castorama verso l’efficienza energetica

Dopo il nostro articolo dell’Agosto scorso e la pubblicità (positiva per alcuni, negativa per altri) conseguita alla campagna di Greenpeace sul risparmio energetico, le più grandi catene di distribuzione italiane si sono adeguate al cambiamento, e così l’associazione ambientalista ha potuto stilare una nuova classifica in cui si dimostrano i progressi nei confronti dell’ecologia e in favore dei propri clienti.

Ricordiamo che, per legge, a meno che il nostro caro Governo non decida di cambiarla o di rigettare una proposta che viene dall’Unione Europea, entro il primo Gennaio 2011 tutte le lampadine ad incandescenza dovranno sparire dagli scaffali di tutti i super/ipermercati della nazione. Se tutte le lampadine ad alto consumo venissero sostituite con quelle ad alta efficienza, entro il 2020 risparmieremmo la bellezza di 100 miliardi di Kw/h all’anno, il doppio della produzione prevista per il nucleare.

G-Oil: l’olio motore biodegradabile proveniente dal grasso delle mucche

Un olio motore completamente biodegradabile. Non è fantascienza ma realtà. La Green Earth Technologies, azienda americana leader nel settore dei prodotti biodegradabili, infatti, ha creato il G-Oil, un olio per i motori realizzato non a partire dal tradizionale petrolio ma dal grasso delle mucche. Nello specifico, la GET per produrre il G-Oil utilizza grassi animali derivanti dagli scarti dell’industria della trasformazione della carne. Il risultato è un olio motore ecologico e biodegradabile utilizzabile per i veicoli a benzina e a diesel, per le falciatrici, per i ciclomotori e per i motocicli. Notevoli i vantaggi per l’ambiente: si stima che G-Oil impieghi solo 9 giorni per degradarsi completamente, a fronte del limite di 28 giorni fissato dalla legge americana.

Al via settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile

Lunedì. E’ l’alba di una nuova settimana. Ma quella appena iniziata non sarà una settimana come le altre, almeno non per noi ecologisti, che seguiremo in tutta Italia la miriade di eventi legati alla Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile.
Sette giorni, da oggi 10 novembre fino al 16 novembre, interamente dedicati ad iniziative, più di quattrocento nell’intera Penisola, di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti e del riciclaggio.

Il progetto, promosso dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco, prevede numerose tappe, raduni, conferenze, dimostrazioni pratiche, escursioni, percorsi educativi inerenti all’annoso problema dell’accumulo di spazzatura negli spazi urbani e non.

Quanto si risparmia con l’ecologia?

Ovunque voi prestiate ascolto in questo periodo, le parole che più si sentono (a parte crisi economica) sono “Risparmio” ed “Ecologia“. Ed è proprio per risolvere la crisi economica che sta colpendo tutto il mondo in questo periodo che ecologia e risparmio si vengono incontro, dato che seguendo un obiettivo si raggiunge anche l’altro, e viceversa.

I metodi per risparmiare carburante, energia elettrica, ecc. sono già stati raccontati più volte sulle pagine di questo blog, ma mai si erano fatte le cifre. Livescience.com ha provato a tirare le somme di quanto un americano medio può arrivare a risparmiare seguendo 7 semplici regole ecologiche, e siccome noi europei ci stiamo avvicinando molto allo stile di vita americano, allora le stesse cifre possono valere anche per noi.

Unione europea salva le scimmie, primati non più utilizzabili in ricerche scientifiche

Il problema dell’abuso di cavie animali, come conigli, roditori, gatti e scimmie nella ricerca scientifica, è da sempre un tema molto caro a noi di Ecologiae.
Se è inevitabile riconoscere l’utilità dell’utilizzare test sugli animali per sperimentare nuove cure contro le malattie più rare e mortali per l’uomo, non possiamo che scandalizzarci quando si fa soffrire un coniglio solo per testare l’efficacia dell’ennesima lacca per capelli o di un prodotto depilatorio, come vi abbiamo mostrato nelle raccapriccianti immagini diffuse da Petatv, la televisione che difende i diritti degli animali dai soprusi dell’uomo.

Dopo la mobilitazione di numerose associazioni, in primis la Lav (Lega Antivivisezione), di numerosi rappresentanti dello star system, dell’opinione pubblica mondiale, e più in generale di tutti gli animalisti, qualcosa sembra muoversi anche in Europa.
A Bruxelles, infatti, l’Unione si è pronunciata contro l’utilizzo delle scimmie nella ricerca scientifica, salvo in casi rari, previa autorizzazione speciale concessa a favore di ricerche che si rivelino effettivamente fondamentali per la sopravvivenza della specie umana e per debellare gravi malattie.

Nucleare sì, ma non nel mio cortile

Il nuovo sondaggio Demos, riportato da Repubblica, sul parere degli italiani sul nucleare, ha riportato un singolare quanto tutto italiano risultato: gli italiani sono favorevoli al nucleare, ma nessuno vuole una centrale nella propria provincia di residenza.

Dall’ultimo sondaggio effettuato nell’Aprile scorso la percentuale delle persone che vogliono il nucleare è leggermente sceso, anche se purtroppo rimangono ancora la maggioranza. Con l’appoggio anche del leader dell’Udc Pierferdinando Casini, il Governo può vantare ancora una discreta parte di italiani (circa il 47%) d’accordo con i progetti energetici promessi in campagna elettorale. Se contiamo che il 9% fa parte degli indecisi, seppur con un piccolo scarto rimangono la maggioranza.

Canada e Germania insieme a Obama contro il riscaldamento globale

Yes, we can. L’ormai famoso motto del neoeletto presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, infonde fiducia e ottimismo, anche negli altri Paesi, tranne forse nel nostro, come leggevo nei commenti rilasciati sul New York Times, relativamente alle polemiche sull’abbronzatura di Obama, la carineria di Berlusconi. Un lettore italiano ha sintetizzato in una sola frase, il nostro stato d’animo frustrato e imbavagliato: We can’t.

Ebbene, fortunatamente, nei Paesi civili, they can, si pensa già ad un’adesione ad un eventuale programma del partito democratico americano, che faccia fronte al fenomeno allarmante del riscaldamento globale.
Soprattutto nei Paesi i cui governi, a differenza del nostro, hanno ospitato Obama e parteggiato dichiaratamente per la sua vittoria, già prima che questa fosse certa e dichiarata (noi nel frattempo, mentre tutto il mondo pregava per l’elezione di Obama, facevamo costosi regali a Bush a spese dei contribuenti, rappresentati, bene o male, dal nostro illustre premier viso pallido, è una carineria anche la mia!).
A dichiarare la volontà di perseguire intenti comuni contro la crisi ambientale e l’annoso problema delle emissioni, in prima linea ci sono il Canada e la Germania.

Progettata una bici per pedalare anche con la neve

La bicicletta, il mezzo a due ruote più ecologico, economico e salutare che esista, diventa protagonista nel corso del Salone del ciclo e motociclo (Eicma), in svolgimento proprio in questi giorni a Fieramilano. Ce n’è per tutti i gusti e per ogni esigenza tra le novità in esposizione alla mostra.
A colpire di più l’attenzione è stata la mountain-bike versione ghiaccio e gelo, per affrontare in maniera meno inquinante anche il più rigido tra gli inverni.

Se le due ruote sono perfette d’estate, infatti, o nelle tiepide giornate accarezzate dalla brezza primaverile, che fare durante la brutta stagione, quando l’asfalto è scivoloso e la neve impedisce di inforcare la bici anche ai più temerari degli ecociciclisti? Ebbene, la bicicletta equipaggiata per la neve presentata a Milano sembra essere la soluzione più appropriata per risolvere il problema.