Proprietà della camorra trasformata in parco fotovoltaico, accade in Campania

di Redazione 2

Una volta era una delle mille proprietà della camorra, guadagnata con traffici illeciti e finita nel portafoglio di terreni del super-boss Francesco Schiavone, meglio conosciuto come Sandokan. Oggi, in seguito al suo arresto e all’esproprio di quelle terre, è diventato un parco fotovoltaico. Il merito va ad un consorzio, Agrorinasce, che da 13 ettari di terreno comprato (o conquistato) con il sangue, hanno tratto quanto di meglio poteva esserci.

Ci troviamo a Ferrandelle, azienda agricola in un Comune tra Caserta e Casal di Principe, Santa Maria La Fossa, covo dei casalesi, che tra fondi pubblici e privati vedrà investiti 16 milioni di euro per costruire uno dei più grandi parchi fotovoltaici del Sud Italia, in grado di produrre 3 Megawatt di energia. Ma non solo. Infatti l’area, essendo molto grande, consente anche di avviare altre iniziative interessanti, che gli ideatori del progetto non hanno intenzione di lasciarsi sfuggire.

In una parte del parco saranno costruiti degli edifici che faranno da “scuola” per l’educazione ambientale dedicata alla popolazione, insieme ad un centro di documentazione e un’isola ecologica; mentre un’altra parte del terreno sarà dedicata all’impianto di novemila alberi di eucalipto.

Con questo progetto vogliamo creare un circuito virtuoso di collaborazione con le imprese private e imprese del settore sociale. Nel giro di una settimana partiranno i primi bandi di gara, tra cui quello per la realizzazione del parco fotovoltaico per il quale ci aspettiamo una grande partecipazione di imprese. In caso di successo, non solo avremmo i fondi necessari per finanziare il Centro di documentazione e di educazione ambientale, ma individueremmo altre zone o altri immobili suscettibili di ulteriori investimenti nella produzione di energia da fonte rinnovabile

ha spiegato Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, il quale tiene anche a ribadire i tre risultati che, con quest’operazione, il suo consorzio ha ottenuto:

1 – Questo progetto è il più importante effettuato in Italia su un terreno sequestrato alle mafie;
2 – Si tratta del più grande parco fotovoltaico su un terreno sequestrato alle mafie;
3 – Un bene confiscato alla camorra diventa un punto d’incontro tra Stato e cittadini per una collaborazione gestionale e finanziaria dall’alto valore simbolico.

Sono stati aperti i bandi per alcune forniture e partecipazioni, per conoscerli potete visitare il sito di Agrorinasce.

[Fonte: Corriere della Sera]
[Foto: Agrorinasce]

Commenti (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.