Rinnovabili, in Italia +19% nel 2009

di Redazione 3

Saranno i costi del carbone e del petrolio che continuano a salire, sarà la voglia di un’aria più pulita o una coscienza decisamente più verde rispetto al passato, ma l’Italia continua a crescere in quanto ad energie rinnovabili. Nonostante un’economia che un po’ vacilla, almeno dal punto di vista degli investimenti sulle energie pulite il nostro Paese rimane uno dei maggiori produttori mondiali.

Una corsa verso gli obiettivi UE che sono sempre più vicini grazie al +19% fatto registrare nell’ultimo anno nel ricorso alle rinnovabili. Ad annunciarlo è Gestore dei Servizi Energetici, che ha attribuito questo incremento al maggiore utilizzo dell’energia idroelettrica, specialmente al Sud, favorita dalle abbondanti piogge dell’annata. Ma pare che anche le altre forme energetiche non stiano a guardare.

Se l’idroelettrico fa la parte del leone (+11% con oltre 49 mila gigawatt complessivi, il 77,5% delle energie rinnovabili totali), buone speranze ci sono per la biomassa e l’eolico, mentre il solare, nonostante gli impianti siano più che raddoppiati (da 31 a 71 mila), ancora incide troppo poco sulla percentuale totale con 1,14 MW di potenza installata. Stando sempre ai dati del GSE, la quantità totale di energia rinnovabile prodotta in Italia nel 2009 è stata 63.300 GW, i quali grazie anche al calo della richiesta di energia (efficienza e risparmio energetico sono i motivi principali), arrivano a coprire il 19% del fabbisogno energetico nazionale.

Non male se pensiamo che uno degli obiettivi imposti dall’Europa è di raggiungere almeno il 20% entro il 2020. Se effettivamente la domanda di energia, come previsto ultimamente, non dovesse aumentare non perché non ci sia maggiore richiesta, ma perché gli apparecchi tecnologici e l’illuminazione saranno sempre più efficienti, basterà continuare di questo passo per raggiungere e superare gli obiettivi. L’Italia oggi insegue il 26% del consumo lordo di energia elettrica ed il 17% dell’energia generale proveniente da rinnovabili. Se non dovessero accadere stravolgimenti ed il flusso economico dovesse continuare in questa direzione, questi obiettivi potrebbero essere raggiunti con largo anticipo rispetto alla data ultima del 2020.

Fonte: [Repubblica]

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