Le città consumano il 75% dell’energia mondiale e producono l’80% della CO2. Numeri insostenibili che, se si vuole aumentare la sostenibilità dell’Europa, bisogna cambiare. Il progetto che l’Ue ha promosso si intitola Smart City, è già partito da qualche anno ed ora sempre più città italiane vogliono aderirvi. Si tratta di una serie di attività che mirano a rendere più pulite, confortevoli e sicure le attività di una città, in modo tale da ridurre il proprio consumo energetico senza però ridurre la qualità dei servizi per i cittadini.
città sostenibili
Città sostenibili: la migliore del 2010 è Copenaghen, italiane fuori dalla top 10
Ancora una volta il Nord Europa si conferma la zona più attenta alle tematiche ambientali, piazzando Copenaghen, la capitale della Danimarca, in cima alla classifica delle città più sostenibili del mondo redatta da ICLEI e US Green Building Council e pubblicata su Triple Pundit. Per città sostenibili si intende città popolose (è chiaro che con i piccoli borghi non c’è partita) che hanno attuato politiche volte al miglioramento delle pratiche ambientali come riduzione delle emissioni, stimolo all’uso della bicicletta, ecc.
Enel e comuni italiani insieme per le smart grids delle città sostenibili
Ancora sulle città sostenibili e sul concept di smart grid. Restiamo sul territorio italiano per occuparci dell’impegno di Enel e del ruolo indiscutibilmente rilevante che l’azienda di servizi energetici è in grado di assumere nell’evoluzione intelligente del contesto urbano. L’Enel ha una presenza molto importante sul territorio, arriva infatti a coprire ben l’85% delle rete nazionale.
A ricordarlo è lo stesso direttore infrastrutture e reti, Livio Gallo, intervenuto ieri a Roma al First Italian Smart City Forum, e sottolineando come l’azienda possa assumere la veste di innovatore tecnologico più di chiunque altro, quasi come processo evolutivo naturale in chiave futuro sostenibile. Buoni auspici che speriamo si concretizzino in piani d’investimento a lungo termine e che Gallo sintetizza in alcune dichiarazioni sui programmi aziendali:
Avendo una presenza molto importante sul territorio (l’85% della copertura della rete nazionale) sentiamo la missione di operare come innovatore tecnologico al servizio del paese, dei cittadini e dei nostri clienti. Per questo da anni siamo impegnati sul tema delle smart grids e oggi anche su quello delle smart cities (città intelligenti), che saranno sempre più importanti per le generazioni future.
XVII rapporto Ecosistema urbano, i sindaci d’Italia si danno appuntamento a Firenze per ripensare la città del futuro
Il 18 ottobre prossimo a Palazzo Vecchio (Firenze) sarà presentato da Legambiente il XVII rapporto Ecosistema Urbano. I sindaci delle città capoluogo di provincia, esponenti di Publiacqua s.p.a., dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia ed i responsabili dei coordinamenti di Agenda 21, si daranno appuntamento per analizzare la fotografia del funzionamento ambientale delle città Italiane, discutere le “pagelle” assegnate ai vari centri ed organizzarsi per migliorare la città di domani. Come scrive l’antropologo francese Marc Augè
Le luci della città brillano ancora.
E’ della stessa idea Vittorio Cogliati Dezza, Presidente nazionale Legambiente che scriveva nell’introduzione al rapporto Ecosistema Urbano sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia, presentato lo scorso anno, che:
già in altre epoche l’Italia è stata salvata dai Comuni, certo non sarà come ai tempi del Barbarossa, ma davvero oggi l’Italia ha qualche motivo in più per puntare sulla capacità di iniziativa dei propri sindaci, per affidarsi alle capacità e alla possibilità degli amministratori locali di risolvere i problemi.
Brescia è la città più sostenibile d’Italia
Trasporti, efficienza energetica, rinnovabili, rifiuti e aree verdi. Grazie a questi 5 parametri, analizzati per un anno da Legambiente e Ambienteitalia, nel rapporto presentato a Milano pochi giorni fa è risultato che la città di Brescia è la più sostenibile d’Italia. Il capoluogo lombardo, segnalatosi qualche giorno fa per aver cominciato, insieme a Milano, la diffusione delle aree di servizio per le auto elettriche, stavolta balza agli onori della cronaca per le sue iniziative verdi.
Come mai Brescia? La spiegazione è chiara sulla motivazione ufficiale delle due associazioni ambientaliste:
con i suoi 189 mila abitanti si stacca di misura rispetto alla media delle altre città italiane e questo grazie ai buoni risultati sul fronte delle energie rinnovabili, sul trasporto pubblico e sullo sviluppo del teleriscaldamento.
A dir la verità molti progetti, come quello riguardante il trasporto pubblico ed il teleriscaldamento, risalgono a parecchi anni fa, alcuni anche tre decenni fa, ma allo stato attuale la città bresciana risulta aver fatto meglio di tutte le altre.
Eco-town: novità sui vecchi progetti e un’occhiata ai nuovi
Non ci vuole una crisi finanziaria mondiale per affondare i grandi progetti sulle città sostenibili. Anche prima che la Lehman Brothers fallisse, qualche eco-progetto molto ambizioso delle nuove città è stato sepolto senza tanti complimenti, mentre altri semplicemente sono stati strappati via. Tuttavia, crisi o non crisi, il numero delle eco-iniziative nelle città spuntano recentemente in tutto il mondo e continuano a crescere.
Probabilmente il più alto profilo dell’eco-città, è quello già più volte descritto di Masdar City, già in in costruzione alla periferia di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Alla fine del mese scorso, secondo Architecture and Design, un piano è stato selezionato per il centro città di Masdar. Il piano, progettato dall’australiana Lava, contiene una soluzione interessante per moderare il clima del deserto di Abu Dhabi: gli “ombrelli solari.” Presumibilmente modellati sui girasoli, questi strani dispositivi rimangono aperti durante il giorno per raccogliere l’energia solare e fornire ombra, e si chiudono durante la notte. Masdar sarà un luogo seriamente futuristico. I responsabili di Lava immaginano il seguente elenco di funzionalità verdi:
facciate di edifici che si adattano per compensare o ottimizzare il riverbero solare, materiali per le pareti che rispondono ai cambiamenti della temperatura e contengono l’energia incorporata, stoccaggio sotterraneo, pali della luce interattivi, tecnologia sensibile al calore, giardini pensili per la produzione alimentare, produzione di energia rinnovabile, efficienza dell’acqua e riutilizzo dei rifiuti da alimenti biologici.
Il trasporto sostenibile? Per l’Italia è ancora un’utopia
Come al solito l’Italia va a due velocità su tutto, anche sul trasporto sostenibile. Secondo una nuova indagine del Kyoto Club, in collaborazione con Euromobility, le iniziative per ridurre l’incidenza di emissioni nocive dovute ai mezzi di trasporto privato sono ancora troppo poche, con pochi esempi di eccellenza, e molti casi di inefficienza. Ma stavolta questa disparità non avviene tra Nord e Sud, ma le città a trasporto eco-sostenibile sono sparse un pò in tutta Italia, a macchia di leopardo.
Il dato positivo è che queste stanno aumentando in numero ed efficienza, il che fa ben sperare per il futuro; quello negativo è che si tratta ancora di casi isolati, e che in alcuni comuni, anche capoluoghi di provincia, non si sta facendo assolutamente nulla (vedi L’Aquila, in cui bike sharing e altre iniziative non sono nemmeno state prese in considerazione, o Siracusa, in cui il livello previsto dalla legge di Pm10 è stato superato da quasi 300 giorni senza che sia stato preso alcun provvedimento).