Una casa passiva, per definizione, non ha bisogno di impianti di riscaldamento o raffreddamento in quanto, per ottenere il certificato di Passivhaus, deve garantire il benessere termico senza alcun tipo di impianto esterno. Eppure delle volte alcuni sistemi “tradizionali” sono ammessi, anche se in proporzioni ridotte. Teoricamente l’unico sistema di riscaldamento che si può usare in una casa passiva è un impianto ad energia rinnovabile, ma come vedremo, non sempre è così.
passivhaus
La storia della casa passiva
Il termine “casa passiva” deriva dal termine tedesco Passivhaus, che in modo molto simile all’inglese (Passive House) ha praticamente significato identico all’italiano. Questo termine è stato coniato come antitesi dell’abitazione convenzionale, detta casa attiva, in quanto una casa tradizionale attivamente produce riscaldamento o raffreddamento tramite sistemi elettrici come le stufe, ventilatori o caldaie, o sistemi a combustione come i camini, stufe a legna, ecc.. La casa passiva invece non produce riscaldamento con metodi convenzionali perché garantisce un benessere termico che permette di farne a meno.
L’efficienza energetica può tagliare il fabbisogno mondiale di elettricità del 73%
Semplici modifiche come l’isolamento termico degli edifici potrebbero ridurre la domanda di energia del mondo di tre quarti, secondo un nuovo studio britannico. Le discussioni sulla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra si concentrano soprattutto sulle vie più pulite per produrre energia in quanto promettono di ridurre le emissioni senza dover cambiare le nostre abitudini energivore. Ma mentre per le tecniche di nuova generazione ci vorranno anni, l’efficienza può essere migliorata già oggi, con le tecnologie e il know-how presenti.
Per calcolare quanta energia si potrebbe risparmiare attraverso tali miglioramenti, Julian Allwood e i colleghi dell’Università di Cambridge hanno analizzato l’effetto di alcune piccole modifiche per migliorare l’efficienza di veicoli, edifici e industria.
Progettato il grattacielo ecologico più alto al mondo
Ancora siamo al livello progettuale, ma CREE (Creative & Renewable Energy Efficiency) ha annunciato di star mettendo a punto “un sistema ibrido di costruzione di grattacieli che si basa prevalentemente su una materia prima rinnovabile, il legno“, e che il suo primo progetto sarà a Dornbirn, in Austria. Si tratterà della torre di legno più alta al mondo, paragonabile all’altezza di un grattacielo.
La maggior parte dei prodotti che si ottengono dalle risorse della terra riguardano molte più materie di quanto non sembri il loro peso effettivo, grazie allo scavo, trasporto e trasformazione. Secondo il celebre chimico e ricercatore ambientale Prof. Friedrich Schmidt-Bleek, ogni materiale ha un “zaino ecologico”. In media, 8 kg di combustibili e rocce fossili devono essere rimosse dalla terra al fine di produrre un chilo di acciaio, 348 kg per un kg di rame, mentre un chilogrammo di alluminio “effettivamente” pesa 37 kg. Inoltre, la comunità industriale di oggi genera enormi emissioni di CO2.
Casa attiva o casa passiva? Scegliete quale vi conviene di più
In tutto il mondo si stanno diffondendo le cosiddette Passivhaus o Case Passive, che stanno trovando terreno fertile soprattutto negli Stati Uniti. Si tratta di case progettate per essere così
Smarthouse Mabo: ad Arezzo inaugurata la prima casa ecologica montabile in due mesi!

Il progetto, con un investimento di circa un milione e mezzo di euro in due anni, è frutto del lavoro di Mapo Group, in collaborazione con il dipartimento di energetica dell’Universita’ di Firenze.