Scoperto traffico illegale di tonno dal Mediterraneo, Italia coinvolta

Scoperto un traffico illegale di tonno rosso a partire dal Mediterraneo: oltre 18 mila tonnellate di pesce immesso illegalmente nel commercio attraverso Panama tra il 2000 e il 2010, all’insaputa dalla Commissione Internazionale per la conservazione dei tonni dell’Atlantico e del Mediterraneo (ICCAT). A denunciarlo il WWF, che invita i paesi coinvolti, l’ICCAT e l’Unione Europea a scoprire le origini del fenomeno al fine di debellarlo quanto prima. La destinazione finale di queste tonnellate e tonnellate di tonno rosso sarebbe il Giappone, e anche l’Italia sarebbe coinvolta nel traffico.

Tonno rosso, la Ue decide di non tutelarlo più

Nonostante sia una delle specie in via di estinzione più chiacchierate degli ultimi tempi, tanto di diventare uno dei simboli delle specie a rischio come gli orsi polari o i panda, come riportato dall’Associated Press, la pressione proveniente da alcuni Paesi come Francia, Spagna e altre nazioni del Mediterraneo ha costretto l’Unione Europea ad abbandonare i piani per ridurre notevolmente le quote di pesca annue di tonno rosso.

Ai tassi attuali, dove i numeri reali sui livelli di cattura di questi pesci sono di gran lunga superiori a quelli ufficiali, il tonno rosso potrebbe rischiare l’estinzione ancor prima di quanto si possa immaginare: entro il 2012. Dopo una trattativa estenuante, le 27 nazioni dell’UE hanno abbandonato il piano, in discussione da anni, in cui si discuteva di tagliare le quote di pesca in base ai pareri scientifici. Giovedi scorso la scure definitiva: i delegati hanno annunciato che prenderanno in considerazione solo gli interessi dei pescatori di tonno.