Quirra, poligono sotto sequestro preventivo: uranio impoverito in agnello a due teste

Il poligono del Salto di Quirra, in Sardegna, nei giorni scorsi è stato messo sotto sequestro preventivo dal Gip di Lanusei, Paola Murru:

Sussiste il fumus del delitto di disastro ambientale, quantomeno colposo, posto in essere con plurime condotte, da militari che hanno accettato il rischio di contaminare in modo grave l’ambiente.

Le attività agropastorali sono state vietate. L’area di Perdasdefogu risulta altamente inquinata ed occorre tutelare gli allevamenti, i pastori, gli abitanti, la sicurezza della catena alimentare. Il poligono è il più grande d’Europa, con i suoi 12mila ettari estesi fra le province di Cagliari e Ogliastra.

Quirra, uranio impoverito: ISS e Regione coinvolte nelle nuove indagini

Per far luce sulla sindrome di Quirra e sulle responsabilità imputabili alle attività del Poligono Interforze, saranno avviate nuove indagini. Analisi approfondite che vedranno coinvolte, oltre alla Regione, alle Asl ed alle Province di Cagliari e Ogliastra anche l’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, che si avvarrà del supporto di scienziati e tecnici del posto.

A deciderlo la Commissione di inchiesta del Senato sull’uranio impoverito nell’ambito della due giorni in Sardegna volta a valutare lo stato delle indagini ed a prendere provvedimenti sul proseguimento delle stesse.

Quirra, c’è l’uranio dietro le malattie della popolazione

Ci eravamo occupati tempo fa di un fenomeno, denominato sindrome di Quirra, per cui si sospettava un alto tasso di inquinamento dietro i picchi di malformazioni nei neonati, linfomi e leucemie tra la popolazione. Ora il responsabile potrebbe essere stato individuato: è l’uranio. In particolare l’isotopo 238, meglio conosciuto come uranio arricchito.

In particolare sarebbero ben 5 le cassette ritrovate in un magazzino (con rilevazioni di radioattività di 5 volte superiori alla norma) nell’area del poligono di tiro del Salto di Quirra, le quali sono state scoperte insieme a parti di missili e radiobersagli, tutti materiali radioattivi, spuntati da sotto terra in seguito ad una forte pioggia che ha smosso il terreno e fatto scoprire questo macabro “tesoro”.

Quirra, Procura blocca i bombardamenti: si indaga per omicidio plurimo

Dopo avervi aggiornato in questi ultimi giorni sull’emergenza inquinamento che ha colpito Porto Torres in seguito allo sversamento di olio combustibile dagli impianti E.On, restiamo in Sardegna per seguire gli sviluppi di un’altra triste vicenda di contaminazione ambientale che ha risvolti pesanti sulla salute pubblica dei cittadini sardi: quella che riguarda il poligono di Quirra.

Due settimane fa avevamo sentito in merito Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’Intervento Giuridico e di Amici della Terra, che ci aveva aggiornati sulle ultime analisi compiute dalla Asl nell’area delle esercitazioni e su quella che può essere definita una sindrome di Quirra provocata dai contaminanti rilasciati dalle armi utilizzate: aumento di leucemie e linfomi tra i pastori, malformazioni, aborti. Dati confermati da esperti in nanopatologie che da anni studiano il fenomeno, come la dottoressa Antonietta Morena Gatti.
Notizia di queste ultime ore è che il procuratore Domenico Fiordalisi ha ordinato l’interruzione dei bombardamenti a tempo indeterminato. Il sequestro di otto bersagli è avvenuto giovedì, a cura della sezione omicidi della Mobile di Nuoro.

Sindrome di Quirra: intervista a Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

Una nuova ondata di attenzione mediatica sull’annoso nodo della contaminazione ambientale della base militare nel Salto di Quirra, in Sardegna, fa seguito ai recenti riscontri dei servizi veterinari delle Asl di Cagliari e Lanusei, che hanno registrato un tasso elevato di malformazioni tra gli agnelli degli ovili vicini al poligono interforze nonché un picco dei casi di leucemia e linfomi fra i pastori dell’area.

Ecologiae segue con interesse e preoccupazione l’evolversi della vicenda. Per saperne di più, abbiamo contattato Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’Intervento Giuridico e di Amici della Terra, associazioni impegnate da anni, tra le altre attive sul territorio, a lottare affinché si faccia chiarezza sull’eventuale relazione tra le attività militari e l’incremento di tumori tra i pastori e malformazioni tra gli animali.

Sindrome di Quirra, quando l’inquinamento nascosto mette in pericolo la salute

Le polemiche sugli effetti delle basi militari sul territorio circostante sono destinate a durare presumibilmente per sempre, ma una molto pesante è stata sollevata tempo fa dalla ricercatrice Antonietta Morena Gatti, direttrice del laboratorio dei biomateriali dell’Università di Modena la quale, supportata dall’Associazione Amici della Terra e dal Gruppo d’Intervento Giuridico, ha chiesto maggiori controlli sulla base del Salto di Quirra, in Sardegna.

La base militare, afferma la studiosa, emetterebbe

Particelle infinitesimamente piccole (le nanoparticelle) di materiali esplodenti e di metalli, quali il tungsteno, che possono provocare tumori gravissimi e, forse, malformazioni.