Il dossier diffuso da Legambiente, come ogni anno, sull’inquinamento nelle principali città italiane, come da consuetudine ormai, non fa emergere certo dati positivi. Mal’aria 2011 evidenzia infatti come nei centri urbani della penisola, più o meno popolosi, si superino spesso i livelli di polveri sottili consentiti e per sempre più giorni di fila. E ne abbiamo avuto la prova a Torino e Milano, dove domenica 30 è previsto il blocco del traffico proprio per dare un po’ di respiro alle due metropoli dopo diversi giorni di sforamento del PM10.
E Roma come se la vive quest’aria? Male, putroppo. O almeno stando ai dati raccolti il 21 gennaio scorso dal monitoraggio di Legambiente, su un percorso che si snodava lungo dieci chilometri da EUR Fermi, attraverso il centro, e fino a Trastevere.
Una ricerca compiuta dalla Regione Puglia ha svelato interessanti aspetti sulle polveri sottili, anche note come particolato atmosferico, PM.
In chimica l’ossido di azoto è il termine che indica la combinazione degli elementi azoto e ossigeno. Le due varianti comuni dell’ossido di azoto sono l’ossido nitrico (NO) ed il biossido di azoto (NO2), in cui entrambe hanno un singolo atomo di azoto, collegato rispettivamente ad uno e due atomi di ossigeno.
