Di piattaforme in mare si è lungamente discusso nella scorsa primavera in vista del referendum del 17 aprile. In quella occasione gli italiani sono stati chiamati a decidere sulle trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa ed in particolare sul prolungamento delle concessioni esistenti fino ad esaurimento del giacimento. Il mancato raggiungimento del quorum ha di fatto reso nullo l’effetto della consultazione, ma la questione delle piattaforme estrattive nei mari italiani resta evidentemente aperta. Ne è una riprova un nuovo rapporto pubblicato da Legambiente ed intitolato #Dismettiamole. Il documento è stato presentato ieri a Ravenna nell’ambito delle iniziative di Goletta Verde per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi del rispetto dell’ambiente.
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Terremoti e fracking, 7 milioni di americani a rischio sismicità indotta
Sette milioni di cittadini americani sarebbero esposti al rischio di terremoti causati o favoriti dall’attività umana. Il preoccupante dato è stato diffuso dalla United States Geological Survey, l’agenzia governativa americana che studia tre le altre cose anche i fenomeni sismici. Questa nuova tipologia di rischio definita ‘sismicità indotta’ è stata introdotta per la prima volta nelle nuove previsioni di rischio sismico dell’USGS ed in molte aree degli Stati Uniti evidenzia una corrispondenza geografica tra terremoti e fracking delle rocce con un legame che tuttavia risulterebbe meno diretto di quanto si sarebbe portati a supporre.
Referendum trivellazioni in mare, la mappa di Legambiente
Manca ormai meno di un mese al referendum che domenica 17 aprile 2016 chiamerà circa 50 milioni di italiani a pronunciarsi sul tema delle trivellazioni in mare entro le 12 miglia nautiche dalla costa. Il quesito referendario in particolare riguarda la norma che permette di prolungare la durata delle concessioni già in essere fino all’esaurimento del giacimento.
Greenpeace vs Renzi, le foto della protesta contro lo Sblocca Trivelle
Greenpeace contro il Governo Renzi e il decreto Sblocca Trivelle: l’associazione ambientalista ha occupato una piattaforma nel canale di Sicilia al largo della costa di Licata esponendo enormi striscioni che ritraggono il volto di Matteo Renzi accompagnato dallo slogan “Più trivelle per tutti” e altre frasi di protesta come “Stop fossil, go renewable”. Ecco le foto e i dettagli sull’ultima iniziativa di Greenpeace.
Trivellazioni in Italia, nuove località nel mirino da Taranto alla Sicilia
Le trivellazioni in Italia non si fermano, il WWF con il suo rapporto Trivelle in Vista lancia un nuovo allarme sulle prossime esplorazioni nei nostri mari: si parla del Golfo di Taranto, del mar Ionio e, immancabilmente, del Canale di Sicilia.
Sicilia, nuovi progetti di trivellazione Eni tra la rabbia degli abitanti
L’Eni non si ferma e continua a perseguire l’obiettivo petrolio in Sicilia. Nuovi progetti di trivellazione, tra pozzi esplorativi ed espansione di piattaforme petrolifere preesistenti, il colosso dell’Energia continua per la sua strada, senza che nessuno, dal governo sembra abbia molto da ridire.
Abruzzo, a Pescara un bagno di folla contro le trivellazioni di Ombrina Mare
In Abruzzo la manifestazione del 13 aprile contro le trivellazioni e contro il progetto Ombrina Mare più nello specifico ha visto un autentico bagno di folla riversarsi per le strade della città. In 40 mila secondo gli organizzatori e in 10 mila secondo la questura, con adesione di Regione e Provincia: tutti a protestare contro il petrolio e le trivellazioni.
Sicilia, Greenpeace chiede aiuto a Crocetta: “dica no alle trivellazioni”
Il governatore della Sicilia Crocetta, che da quando si è insediato ha dato dimostrazione di saper mettere in pratica delle ottime politiche ambientali, ha però lasciato correre sin troppo sulla vicenda delle cosiddette “trivelle facili”. Molte compagnie petrolifere hanno messo gli occhi sul mare intorno all’isola, e così finora soltanto il lavoro di molte associazioni ambientaliste è riuscito a limitarle. Ma con le loro sole forze non ce la possono fare, e così oggi Greenpeace compie il grande passo e chiede aiuto direttamente all’amministrazione della Regione.
Sicilia, le trivellazioni potrebbero avvicinarsi ad Agrigento, appello degli ambientalisti a Crocetta
Sicilia, le ricerche petrolifere continuano e ora la Northen Petroleum vuole estendere le trivellazioni fino a poche miglia da Agrigento. Gli ambientalisti insorgono per fermare le trivelle e si appellano, insieme, al presidente Crocetta.
Trivellazioni in Artico, Obama blocca la Shell
Obama ce l’ha fatta. Pochi giorni fa vi annunciavamo le intenzioni del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama di bloccare le trivellazioni nell’Artico, almeno nell’area di competenza del suo Paese. Ebbene, circa una settimana dopo la Shell ha risposto fermandosi e rivedendo il proprio intero piano. Più che ad Obama in realtà dobbiamo questa decisione a Carol Browner, ex consigliere sul clima del Presidente nel precedente mandato, e a John Podesta, consigliere dal 2009, i quali hanno sollevato dubbi sulla sicurezza nelle operazioni in quell’area.
Save the Arctic, tante star italiane impegnate in Abbracci Polari
Entro l’iniziativa Save the Arctic promossa da Greenpeace contro trivellazioni, pesca irresponsabile e altri pericoli per l’Artico, ecco Abbracci Polari, un progetto fotografico che vede impegnate un gran numero di star italiane, da Claudia Gerini a Margherita Buy passando per Giobbe Covatta, unite in una campagna di sensibilizzazione.
Petrolio, tutti guardano alla Sicilia per nuove estrazioni
La ricerca dell‘oro nero prosegue imperterrita anche in Italia, con le compagnie che guardano soprattutto alla Sicilia. 26 i permessi già concessi per ricerche di idrocarburi e addirittura oltre 40 le ulteriori richieste di esplorazione già avanzate. Nel mirino vi sono soprattutto il canale tra Italia e Tunisia e quello tra Sicilia e Malta.
Fracking e trivellazioni: quale legame con il terremoto in Emilia?
Attorno alle cause del terremoto in Emilia sono sorte delle domande spinose, tra cui quelle riguardanti il fracking e le trivellazioni, cui sono state date risposte, sul web e sui social network, non sempre chiare e corrette. È davvero possibile che tali pratiche abbiano causato il terremoto che ha sconvolto l’Emilia? Come vedremo, in linea teorica è possibile che trivellazioni e fracking causino delle scosse sismiche, ma occorre chiedersi anche se possano causare scosse di magnitudo elevata quanto quella registrata in Emilia e se possano averle causate in quella specifica zona. Maria Rita D’Orsogna, fisico, da molti considerato il maggior esperto sull’argomento, è di recente intervenuta portando un po’ di chiarezza sulle possibili cause del terremoto.
Terremoto in Emilia e nel Sud Italia,colpa delle trivellazioni?
Il sospetto è venuto a qualcuno: quasi un mese di scosse di terremoto in Emilia e un bilancio di almeno 17 vittime, e ricordiamo le oltre 550 scosse di terremoto con magnitudo fino a 4.3 che nell’ultimo anno hanno colpito la Calabria, la Basilicata, la Campania con tanta paura e nessun intervento per mettere in sicurezza la popolazione. E se fosse colpa delle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi o di gas? La FederPetroli Italia risponde subito che negli anni non si sono “mai registrate onde sismiche di alta scala in seguito a trivellazioni per ricerca di idrocarburi”. E’ proprio così?